Dettagli Recensione

 
Ospedale San Raffaele di Milano
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Quando curi una malattia puoi vincere o perdere

Il mio primo contatto con il Prof. Aldrighetti è avvenuto l'11 febbraio 2020 in seguito al suggerimento della mia oncologa di riferimento, che mai finiro' di ringraziare.
Sono giunta da lui dopo essermi sottoposta a dieci chemio che hanno fortunatamente determinato un'importante riduzione delle gravi lesioni epatiche secondarie, causate da una primitiva con sede nel colon (sigma).
In quell'occasione il Prof., ad oggi per me persona speciale ed illustre professionista, schietto e rigoroso ma al tempo stesso accogliente e premuroso, mi ha dedicato il suo tempo e la sua attenzione senza risparmiarsi, illustrandomi con un linguaggio chiaro e comprensibile cosa intendesse fare, sciogliendo tutti i miei dubbi e fornendo una risposta precisa ad ogni mia domanda (ero lì con una discreta lista).
Valutando, dopo attenta analisi, la mia situazione ottimale per poter intervenire chirurgicamente, si é immediatamente attivato, insieme alla splendida dott.ssa Ratti, affinché questo avvenisse nel più breve tempo possibile: il 13 febbraio ho effettuato tutti gli esami preoperatori ed il 19 sono stata operata con esito positivo.
Durante i giorni di degenza ho avuto modo e piacere di conoscere tutta l'equipe: ciascuno di loro ha la sua peculiarità, una sorta di elemento distintivo che lo rende immediatamente identificabile agli occhi del paziente; esiste però tra loro un comune denominatore che risiede, a mio parere, nella passione sconfinata per il proprio lavoro, che io non considero una professione ma una vera e propria missione, nel rispetto e nella presa in carico del paziente a 360 gradi, nel riuscire a vedere davanti a sé in primis la persona nella sua unicità, con la sua storia, le sue paure, le sue fragilità, e dopo la sua malattia, che rappresenta solo una parte del tutto, seppur in quel momento significativa e forse totalizzante nel vissuto della persona stessa.
Io mi sento molto fortunata ad aver incontrato questi "esseri speciali"...la relazione costruita con loro nei giorni di degenza, durante le puntuali visite quotidiane, in cui mi informavano sul mio stato di salute e dove non si sono mai presentati sprovvisti di un sorriso o di una parola carina, la telefonata inaspettata del Prof., le chiamate quotidiane ed i messaggi sinceri della mia amata Pergi, una volta tornata a casa, hanno fatto la differenza nel modo di affrontare il momento decisamente più difficile della mia vita, almeno fino ad oggi.
Mi sono sempre sentita seguita, protetta, in mani sicure, e mai, neanche solo per un istante, mi sono sentita un numero.
Questo vissuto continua a restituirmi tuttora, a circa due mesi di distanza dall'intervento, una sensazione di fiducia e conforto nei momenti in cui, e ci sono, lo sconforto rischia di prendere il sopravvento.
Infinitamente GRAZIE...

Patologia trattata
Metastasi epatiche da k colon.

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