Dettagli Recensione

 
Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza con la struttura ed il Team

Allora, la mia esperienza ricca di delusioni e fallimenti con la Immunoterapia oncologica dell'Istituto Toscano dei Tumori comincia al centralino, quando l'addetta agli appuntamenti mi prevede circa un mese di attesa per poter fissare un appuntamento privato con un medico del team del Dott. Maio.

Prima di passare ai dettagli della vicenda, lasciate che vi dia un po' di informazioni di fondo.
Una mia parente è stata diagnostica con un carcinosarcoma ovarico MMMT. Un tumore estremamente raro ed aggressivo. Durante un appuntamento presso l'Humanitas di Milano, mi è stato consigliato di parlare con il Dott. Maio del dipartimento di immunologia oncologica a Siena.
Faccio una breve ricerca online, mando una serie di email al Dott. Maio con la cartella clinica, ma nessuna risposta. Allora chiamo l'addetta agli appuntamenti dell'istituto e le spiego la condizione della paziente.
La prima cosa che mi si dice è che con il Dott. Maio è pressoché impossibile parlarci perché troppo impegnato. Però mi è stata data la possibilità di fissare un appuntamento con un medico del suo team con tempistiche da definire (forse un mese); mi avrebbe comunque chiamato l'addetta agli appuntamenti per dirmi il giorno in cui la Dott.ssa Monica Valente (del team del Dott. Maio) sarebbe stata disponibile.
A distanza di una settimana niente. Chiamo e mi dicono che mi chiameranno loro. A distanza di due settimane, la stessa cosa. A distanza di tre settimane chiamo per la terza volta ed insisto a che mi dicano almeno il numero di telefono al quale mi stanno chiamando.
L'addetta agli appuntamenti mi detta il numero specificando che è sbagliato perché il numero di cellulare ha un 0039 davanti. Allora, questo è il codice dell'Italia che non modifica assolutamente il numero di telefono. Dopo che ho spiegato all'addetta di cosa si trattava, la signora, per provare di avere ragione, chiede alla collega seduta di fianco al lei, mentre stava al telefono con me, di fare il mio numero con il 0039 davanti. E indovinate cosa? è caduta la linea. Ma io ero al telefono con lei e stavo chiamando da quel numero non potevo rispondere a quell'altra.... Mi si è aperto una voragine di terrore davanti agli occhi. Avrei dovuto rendermi conto con chi stavo parlando, ma ero in cerca di aiuto e speranza e l'Humanitas di Milano mi aveva consigliato di contattarli. Cosa dovevo fare? Ho spiegato di nuovo alla signora la condizione clinica ed il tipo di tumore della paziente e l'ho pregata di darmi l'appuntamento con la Dott.ssa Monica Valente, che gentilmente ha fatto senza aggiungere molto. Quasi dimenticavo, qualcosa ha aggiunto, mi ha detto che era assolutamente richiesto di portare con me la paziente perché la dott.ssa Monica Valente doveva vedere le sue condizioni di salute (la gravità del tumore è tale per cui la paziente era in pronto soccorso durante quei giorni, cosa che ho spiegato all'addetta agli appuntamenti)......
Dopo una attesa di circa un mese e 4 ore di macchina per arrivare a Siena + 130€ di tariffa da pagare prima ancora di dare la cartella clinica al medico, finalmente incontro la Dott.ssa Monica Valente, che dopo aver visionato la cartella clinica ha affermato: "noi non abbiamo terapie in essere per i carcinosarcomi ovarici MMMT".....

L'appuntamento è durato per noi 30 giorni, 8 ore di viaggio in macchina, svariati tentativi di telefonate e chiacchierate surreali con il centralino del dipartimento ed una delusione e sensazione di smarrimento imperdonabile, 130 € pagati di fretta e furia mentre una persona aspettava di vedere la dott.ssa Monica Valente ed un'altra a pagare.

Per la Dott.ssa Monica Valente l'appuntamento è durato pochissimo.
La diagnosi è la prima cosa che si legge in una cartella clinica, è la prima cosa che avevamo detto al telefono, è la prima cosa che avevamo inviato via email al Dott. Maio. E' l'esatto motivo per cui eravamo andati ad incontrare la Dott.ssa Monica Valente presso il dipartimento di immunoterapia oncologica dell'Istituto Toscano dei Tumori.

E poi?

Giudicate voi se questo posto merita anche solo il fiato che serve per menzionarlo.

Ho scritto questa recensione affinché nessun'altro viva la mia stessa esperienza.

Patologia trattata
Tumore ovarico.

Commenti

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Inviato da Amalia
19 Novembre, 2018
È incredibile... quanto tempo sprecato. Questo male è un mostro impietoso, è estremamente importante e confortante sapere che si può sperare di poterlo sconfiggere. Ho sentito notizia al TG di questo Centro a Siena e volevo segnalarlo a un conoscente a cui hanno scoperto di recente un tumore al polmone. Tutti i familiari chiaramente disperati, ma dopo la tua recensione ho delle perplessità.
Un grande in bocca al lupo.
Inviato da Francesca
24 Novembre, 2018
Pazzesco! Grazie per l'informazione, avrei voluto anche io sentire un parere in questo centro ed ora ci sto ripensando.
Probabilmente, essendo uno dei pochi, se non l'unico, in Italia si permettono atteggiamenti di onnipotenza.
La centralinista poi... come figura di primo impatto verso il paziente ti fa capire la poca professionalità.
Inviato da sergio gentili
09 Mag, 2019
Scrivi al Ministro della Salute e al Presidente della Repubblica. Vedrai che almeno quest'ultimo qualcosa farà per migliorare la situazione di un Ospedale magnificato come super efficiente, ma in realtà molto poco disponibile a venire incontro ai cittadini. Basti dire che non hanno una email di riferimento per ogni dipartimento. Le 3 presenti sul sito rigettano quelle in arrivo. Siamo nel 2019, in Italia, in Toscana, a Siena? E al centralino ti dicono di mandare un fax. Ho capito bene, un fax? Assolutamente incredulo!
In bocca al lupo.
Inviato da Sandro
17 Agosto, 2022
Mi dispiace per la sua parente..
In famiglia abbiamo avuto molti casi di tumore, quasi tutti chiusi (nel peggiore dei modi) in pochi mesi.
Sono in cura sperimentale da loro da Giugno, primo colloquio a fine maggio; l’umanità è infinita, la qualità delle cure e l’organizzazione non hanno nulla a che vedere con quella di altri ospedali (sono stato ricoverato al Policlinico Careggi di Firenze, papà al Santissima Annunziata di Firenze, oltre al Garibaldi di Catania… lasciamo stare i miei nonni, zii e cugini).

Probabilmente hanno sbagliato anche a Milano a “scaricare” un paziente molto, troppo malato, su Siena ed a non fare da filtro per una struttura di eccellenza, ma troppo piccola.
Ad immunoterapia hanno solo 8 o 10 stanze (sono su due reparti, io ho accesso soltanto ad uno) e le fanno girare al meglio per la quantità di pazienti trattati.
I medici sono gentili, gli infermieri ed il resto del personale idem.
La competenza è livelli elevatissimi, l’etá media molto bassa… ho 39 anni e sono più anziano di molti di loro… in compenso sono tra i pazienti più giovani e più pazienti!
Gli ospedali sono luoghi di sofferenza, la pressione per chi ci lavora elevatissima.
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