Dettagli Recensione

 
Ospedale di Trento
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamento per un intervento urgente

Nel 2004 sono stato operato d'urgenza per dissezione aortica tipo Stanford A nel reparto di cardiochirurgia, diretto dal dr. Angelo Graffigna. Di quell'operazione ricordo soltanto che sono andato al pronto soccorso dove mi hanno fatto un elettrocardiogramma dicendomi che, se non avevo altri impegni, potevo rimanere fino al giorno dopo per eventuali ulteriori controlli. Risposi naturalmente affermativamente, ma non appena dissi al medico di turno, il dr. Fauri, che mio padre era morto ad appena 64 anni per rottura dell'aorta, fui subito sottoposto ad altri esami e da quel momento io non ricordo più nulla se non quando sono stato dimesso dopo 11 giorni passati in coma farmacologico nella sezione di terapia intensiva. Dopo la riabilitazione, fatta in parte all'ospedale S. Pancrazio di Arco (TN), da dove chiesi di andarmene perché trattato veramente male da una psicologa di cui non voglio assolutamente parlare, e successivamente all'ospedale S. Giovanni di Mezzolombardo (TN), dove invece mi trovai benissimo. Finita la riabilitazione ho ripreso la mia vita normale, evitando soltanto poche cose fra le quali viaggi, mare, montagne sopra i 1500 m, eccessive fatiche. Da allora non ho più avuto problemi di cuore, come peraltro risulta dai controlli cardiologici fatti annualmente.
Quello che so è quello che mi è stato raccontato successivamente e quello che ho letto nella mia cartella clinica. In ogni caso non potrò mai dimenticare la prima visita di controllo quando il dr. Graffigna mi disse chiaramente che la morte mi aveva sfiorato ed ero probabilmente uno dei pochi ad avere superato, nelle condizioni in cui ero stato ricoverato, i due lunghi e difficili interventi del 20 febbraio, per la sostituzione dell'aorta ascendente secondo Bental-De Bono con tubo valvolato (St Jude meccanica) e quello immediatamente successivo del 21 per applicazione di 1 bypass aorto-coronarico. Fatto sta che dopo oltre 12 anni sono ancora qua sano e vegeto, finché dura, pur essendo stato sottoposto in questo periodo ad altri interventi chirurgici non proprio facili, che qui non è il caso che ricordi. Per concludere vorrei dire che se nel 2004 non sono morto per dissezione aortica tutto è dipeso dal fatto che sono stato ricoverato con tempestività, operato ed assistito da personale assai preparato, di altissima qualificazione professionale e grande disponibilità, in un reparto ben coordinato. Al dr. Graffigna e a tutta la sua equipe chirurgica la mia più grande stima, che per me significa tranquillità e fiducia, e la mia più profonda riconoscenza. A tutti con grande simpatia, soprattutto al dr. Carlo Pederzolli, che più volte ho incontrato per la lettura delle tac di controllo annuale, un cordiale saluto.
Sergio Cont

Patologia trattata
Dissezione aortica tipo STANFORD A.
Sostituzione dell'aorta ascendente secondo Bentall- De Bono con tubo valvolato (St.Jude meccanica + 1 BPV VGS su CDX).

Commenti

 
 
Per Ordine