Medicina Ospedale Mirano

 
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Il reparto di Medicina Interna dell'Ospedale di Mirano in provincia di Venezia, situato in Via L. Mariutto 76, ha come Direttore F.F. la Dott.ssa Ornella Barbato. Il reparto si occupa di pazienti con patologie acute e croniche cardio-vascolari, bronco-pneumologiche, gastro-entero-epatologiche, endocrino-metaboliche (diabete, tiroide sopratutto), oncologiche (soprattutto nella fase diagnostica e nelle complicazioni del decorso clinico) e reumatologiche. Fanno parte dell'equipe i dirigenti medici Ciprian Luca, Concolato Alessia, Forte Paola, Gatti Lucia, Minniti Francesco, Peruzza Silvia, Pesce Paola, Polentarutti Valentina, Sartore Francesco, Vedovetto Valentina, Cesaro Gianni (specialista Sai).

Recensioni dei pazienti

6 recensioni

 
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Voto medio 
 
3.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Ospedalizzazione di mia mamma

Il mio ringraziamento va al dott. Luca Ciprian, che con molta competenza, umanità e pazienza mi ha dato chiare indicazioni sullo stato di salute di mia mamma.
Desidero inoltre ringraziare il dott. Paolo Zangrande del Pronto Soccorso per come il 21 marzo 2023 ci ha accolti e si è preso cura della situazione di mia mamma, molto precaria, per non dire di peggio.
Un grande grazie va alla dott.ssa Marina Centenaro, Assistente Sociale dell'Ospedale di Mirano, che mi ha supportata con molta competenza nell'iter riabilitativo sia di mio papà prima, che di mia mamma poi.
Un grande complimento e auguro di prosperità alle persone qui menzionate.

Patologia trattata
Infezione alla gamba.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Visita gastroenterologica

Sono stato seguito dal dottor Francesco Minniti per un problema di gastrite recidivante. Cortesia mai vista finora in un reparto ospedaliero, umanità prima di tutto. Puntualità è precisione.
Sono stato piacevolmente sorpreso dalla chiarezza espositiva e anche dalla capacità dello specialista di far sentir il paziente a proprio agio.

Patologia trattata
Gastrite resistente ad IPP.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza reparto Medicina

Voglio raccontare l'esperienza che mio padre ha subìto nel corso del suo ultimo ricovero di gennaio 2021. Sofferente di cuore, con problemi alla prostata e una seria compromissione ossea, lo abbiamo ricoverato perché venisse stabilizzato a livello cardiaco. La seconda notte è caduto rovinosamente a terra, riportando una emorragia alla testa, un setto nasale rotto, alcuni punti in fronte e una frattura alla spalla. Chiaramente inorriditi di fronte a questo, chiedevamo spiegazioni su come potessero succedere cose di questo tipo a pazienti fragili che vanno tutelati più di altri. Il responsabile ci ha chiamato una sola volta e candidamente ha liquidato l'accaduto con "sono cose che accadono". Ai dubbi che io ho espresso in merito al fatto che forse si poteva metterlo in sicurezza in modo un po' più serio, lui era pronto a chiamare l'avvocato per dar avvio alle pratiche... invece di rassicurare i parenti in un periodo come questo.. Di contro, nel team abbiamo trovato medici professionali e molto competenti, in particolare la dott.ssa Peruzza e la dott.ssa Pesce, alle quali va la nostra stima.
Aggiungo inoltre che mio padre durante il ricovero ha contratto il Covid ed è poi purtroppo deceduto.

Patologia trattata
Scompenso cardiaco.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

GENTILEZZA E COMPETENZA

OTTIMO TRATTAMENTO (OSSIGENO APPLICATO ALLE VIE RESPIRATORIE, ANTIBIOTICI A LARGO SPETTRO IN PAZIENTE DIABETICO TRATTATO CON IPOGLICEMIZZANTI ORALI - METFORMINA 1000 MG.) E, MALATTIA A PARTE, HO TROVATO UN BELL'AMBIENTE.

Patologia trattata
INFEZIONE DA BATTERI.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

La tragedia di mia madre

Voglio raccontare l’incredibile avventura che sta vivendo mia Madre all’interno dell’ospedale di Mirano. Si chiama Ornella Agostinelli (30/9/1930). Circa 20 giorni fa è stata ricoverata nel reparto di medicina, al terzo evento di pronto soccorso per iperglicemia. Al secondo dopo una visita al centro diabetico ci era stata solo consigliata una dieta piu’ stretta. Mia madre è gravemente ammalata di scompenso cardiaco, e da 10 anni circa la porto con una certa frequenza in ospedale perche’ venga ricompensata, e torna a casa.
Sfortunatamente in medicina non riuscivano a compensare lo squilibrio diabetico ed io avevo messo in guardia il dott. Pegoraro del suo pregresso e che doveva avere molta attenzione con i medicinali per i problemi cardiaci.
Dopo 10 giorni di degenza, la trovo bloccata a letto perché si è rotta il coccige all’interno del bagno, dopo essersi lavata senza assistenza, e gli infermieri erano stati avvertiti di tale intenzione, come conferma la testimone in degenza nella stessa camera.
Nella doccia non esiste nulla per sostenersi, andate a vedere il bagno del letto 18.
Da quel momento fino a ieri la terapia ha annientato le funzionalità renali di mia madre, che ha iniziato ad avere vomito 3 giorni fa, e lentamente a perdere il respiro, fino a ieri.
Verso le 12.00 vengo chiamato dagli infermieri che mi chiedono di correre in ospedale perche’ la situazione di mia madre era gravissima. La trovo cianotica senza respiro, con problemi cardiaci indotti dalla dissennata terapia medica. Chiedo per quale ragione non fosse stata immediatamente trasportata in Unità coronarica ai primi segni di mancanza di respiro, ed il giovane medico presente (uno specializzando) mi dice che la cardiologia era stata avvisata ma che bisognava attendere ancora un po’, ci sono dei tempi da rispettare!! Io li supplico di portarla immediatamente in cardiologia, ma niente da fare, e lei stava morendo!!!!
Telefono subito al Prof. Francesco Di Pede, cardiologo di mia madre, lo passo al giovane medico e da quel momento parte una corsa forsennata fino in unità coronarica. In 2 minuti mia madre è in dialisi e ora non so che aspettative di vita possa avere. Rilevo incompetenza, inefficienza, incredibile superficialità, se non correvo subito lasciando l’ufficio mia madre ora sarebbe certamente morta, come da conferme verbali ricevute in Unità Coronarica. Mia madre ha sicuramente un cervello ancora giovane per morire così stupidamente.

Patologia trattata
Diabete e scompenso cardiaco + frattura coccige in bagno della camera.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Reparto molto ben organizzato - dr. Donà

Desidero lasciare qui un commento per dare riconoscimento al dottor Donà, responsabile e primario del reparto di Medicina di Mirano, per come ha organizzato e motivato i propri collaboratori, tutti.
Ho osservato per molti giorni questo reparto perché un mio congiunto vi è stato ricoverato a lungo.
Ho visto il dottor Donà arrivare presto al mattino per preparare il lavoro della giornata con medici e infermieri all'interno della segreteria, in modo informale, tutti a proprio agio, in piedi. Un lungo briefing, prima di visitare ogni ricoverato rilevante.
Se c'è stato un ricovero nella notte di una certa importanza, il Dottore parla subito, anche prima del briefing, con i famigliari.
Poi nel corso delle visite in corsia l'ho visto interrompersi per rientrare in segreteria, credo per decidere consultandosi, per poi ripartire dal punto in cui si erano interrotta la visita.
In generale ho percepito un ottimo clima lavorativo a tutti a livelli. Anche da un'infermiera ho ricevuto delle parole di grande umanità, di certo non previste nelle specifiche mansioni.
Ma l'aspetto che mi ha più colpito è l'umanità del dottor Donà. Ho apprezzato le motivazioni dei suoi consigli.
Quando ho cercato di fargli intendere quanto avessi apprezzato le sue parole, si è schernito dicendo: dovere. Ma era molto più di dovere e capacità quello che mi ha consigliato.
Grazie davvero dottor Donà.

Patologia trattata
Geriatrica.