Implantologia Ospedale Pisa

La mia esperienza è stata positiva.
Nel leggere varie recensioni di varie situazioni personali, vorrei precisare che non si è in una clinica privata dove si hanno orari comodi, nè si sceglie da chi farsi curare. Per avere ciò, si paga e così si avranno tutti i confort che si vogliono, aria condizionata inclusa!

Attese interminabili per una visita, ho pagato un ticket solo per essere invitato a rivolgermi allo studio privato (e non sono stato neanche visitato).

Quest'anno mi sono recata dopo tante peripezie in clinica odontoiatrica a Pisa per un mal di testa che nessuno riusciva a togliermi. Andare dal dentista per un mal di testa mi sembrava strano, ma era un controllo chiesto dal neurologo e sinceramente non volevo farlo. Ma tali erano i dolori, soprattutto il mattino che mi sono convinta anche perché la mia mandibola cominciava a schioccare.
Arrivata un mercoledi mattina, dopo un po' di attesa mi hanno visitata. Erano due medici uno giovane e un altro di mezza età. Visita lunghissima, accurata e dettagliata alla fine della quale mi viene consigliato un bite. Faccio anche degli esami. Creme, fisioterapia e bite.
Ora sto bene. Ringrazio l'equipe tutta.

Sconsiglio di rivolgersi a questo reparto per problemi gnatologici.
Dopo una spesa di più di 800 euro di ticket per RM bite e percorso riabilitativo, sono passati sette mesi e ancora il problema non si è risolto. I medici lavorano con metodi incompatibili fra loro, ognuno portando le proprie tecniche e convinzioni e non esiste alla fine un referente e responsabile per il lavoro fatto.
Inoltre in corso d'opera e a detta (fra l'altro priva di ufficialità) di qualche operatore, è cambiato l'iter burocratico, per cui i controlli del bite devono essere prenotati come "controllo apparecchio" e non come visita gnatologica, con notevoli tempi di attesa che inizialmente non erano previsti.
Da febbraio 2014 non mi viene controllato il bite e ho dovuto ricorrere a antidolorifici e anti-infiammatori esattamente come all'inizio della terapia.
Se non avessi pagato il bite, fra l'altro in un unico versamento al momento delle impronte, non ci metterei più piede.
Tengo a sottolineare che i medici del reparto mi hanno invitata a recarmi privatamente nei loro ambulatori per ottimizzare l'iter.

Ad ottobre prenoto la visita in ospedale, dicendo sia al mio medico che fa la richiesta, sia al centro di prenotazione telefonica, che ho già avuto una consulenza e devo devitalizzare un dente. Il primo posto disponibile è a gennaio 2013. Aspetto, prendo due ore di permesso da lavoro, appuntamento alle 10.45. Arrivo di volata in reparto alle 10.40 e mi dicono che devo pagare il ticket prima. Signorina, se non lo paga prima non la ricevono. Ma io ho l'appuntamento tra 5 minuti, ha visto quanta gente c'è? Non posso perdere il posto, lo pago dopo. No. Ok, corro a pagare il ticket, prima di me ci sono 50 persone. Guardo la lancetta dei minuti correre, mi agito, e poi mi passa di fianco una ragazza che va diritta a una cassa e chiede: "scusi, mi dà il modulo per ricevere il ticket a casa?" Ah, ecco, si può ricevere il bollettino a casa e non c'è nessun avviso. La imito e torno in reparto, con la voglia di far polemica con l'accettazione, ma in quel minuto chiamano il mio nome, e vaiiii! finalmente. Mi riceve, come dappertutto negli ospedali pisani, una specializzanda. Io sono terrorizzata dai dentisti... Vabbè, ormai ci sono. Mi accomodo e dò alla dottoressa la radiografia che avevo fatto due mesi prima. Lei guarda la radiografia e mi dice: lei deve devitalizzare un dente. Sì, lo so. Ma noi qui non facciamo le devitalizzazioni. Prego? Ripete. Scusi, ma io l'ho detto anche in fase di prenotazione. Oh, le credo, ma ci sta che non lo sappiano al CUP quello che noi facciamo e quello che non facciamo. Ah, bene. Grazie e arrivederci e si ricordi di pagare il ticket.
Un'ultima nota: il sito internet dell'azienda ospedaliera pisana ad oggi riporta che gli interventi fatti in ambulatorio comprendono l'Endodonzia clinica, che tratta le complicazioni della carie e comprende il trattamento canalare dei denti vitali e necrotici.

Anche io mi sono recata presso questo reparto per lo stesso problema di Sara: un dente del giudizio incluso malposizionato. la Dottoressa di Turno, Natalia Filice, mi ha accuratamente visitato, ha visto la panoramica e mi ha spiegato la situazione clinica che richiedeva un intervento in chirurgia orale. quindi è stata molto gentile nello spiegarmi l'iter burocratico da seguire e con la sua guida sono riuscita ad ottimizzare i tempi.

In data 13 agosto ho prenotato tramite il CUP una visita presso la struttura di Odontostomatologia e Chirurgia Orale del Santa Chiara di Pisa, specificando che necessitavo:
- dell'estrazione di un dente del giudizio inferiore e
- di un'otturazione.
In tale data mi è stato dato appuntamento per il giorno 22 ottobre 2010. Con pazienza ho aspettato la data, intanto il dente del giudizio si è rotto provocandomi dolore e costringendomi all'assuzione di antidolorifici quasi giornalmente.

Mi sono presentata all'appuntamento per riceve la prestazione richiesta: durante la visita presso l'edificio 16 dell'Ospedale Santa Chiara, la Dott.ssa di turno, dopo avermi visitato accuratamente, mi ha fatto presente che l'otturazione non era praticabile con annessa spiegazione accurata riguardante il caso; per quanto riguarda il dente del giudizio, dopo un primo parere favorevole al quale sarebbe seguito l'appuntamento per l'estrazione, avendo fatto IO presente che avevo con me una lastra (panoramica, peraltro non richiesta), ha chiesto di esaminarla e, tornando sulla decisione presa, mi ha comunicato che essendo il dente del giudizio (inferiore destro) in posizione "scomoda" era necessario effettuare l'estrazione nello stabilimento 17, ossia quello di chirurgia Orale.
In sostanza avrei dovuto farmi rifare l'impegnativa, prendere un nuovo appuntamento tramite il CUP, e rifare tutta la trafila già fatta da agosto ad ottobre, Ma stiamo scherzando???
Comunque io l'appuntamento l'ho preso il giorno stesso e mi è stata data la visita per il 10 novembre 2010.
Ora mi domando: è possibile che il 10 novembre io mi presenterò, verrò visitata dopo neanche 20 giorni dal precedente appuntamento, per sentirmi dire esattamente la medesima diagnosi, ma soprattutto dovrò aspettare altri come minimo 1-2 mesi per poter fare le analisi opportune e altri successivi 10 giorni circa per questa benedetta estrazione??
Come suddetto il dente è pure rotto e mi da quindi dolore; è dal 13 agosto che ho richiesto la visita per questa prestazione devo aspettare tutti i tempi da capo? Mi sembra un iter burocratico incredibile che snerverebbe qualunque cittadino con i più buoni propositi di aiutare a far funzionare questo sistema.
Ma è possibile che l'unico modo di ricevere la giusta attenzione sia quello di passare dal pronto soccorso lamentandosi?