Dettagli Recensione

 
Ospedale F. Miulli di Acquaviva delle Fonti
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Una totale delusione

Sono arrivata al Miulli dopo una attenta ricerca di ospedali che praticavano parti non medicalizzati. Ho scelto appositamente un ginecologo residente per essere megli seguita, ho frequentato con mio marito il corso pre-parto in loco, per conoscere il personale e sentirmi più a casa. Avevano prospettato un rispetto raro per la nascita non medicalizzata, ci hanno impastato ben bene con uno scenario pieno di nuvolette rosa e farfalline, ma la realtà che poi ho riscontrato è stata ben diversa. Sono arrivata in ospedale alle 5.30 di mattina dopo una notte di travaglio a casa, con due cm. di dilatazione circa. Dopo aver fatto il tracciato, secondo loro non ero in travaglio e volevano rimandarmi a casa. Dopo mia insistenza hanno fatto un altro tracciato. Mentre mi recavo nella medicheria per ulteriore visita, rompo le membrane. A quel punto il ricovero è obbligatorio. Una ostetrica quasi scocciata pulisce le mie perdite. Intanto mi cambio con notevole difficoltà perché in preda alle contrazioni. Nessuno accenna ad aiutarmi. Mi portano in sala travaglio-parto e mi attaccano una flebo con antibiotico perché positiva a streptococco e, per lo stesso motivo, ostetrica e ginecologa mi somministrano ossitocina per indurre un parto più veloce. Da lì è andato tutto malissimo. Dolori insopportabili, senza pausa, io ero ormai persa nel mio dolore, in preda al terrore, l'ostetrica che mi guardava scocciata e passiva. Dopo qualche ora di agonia, i battiti del bambino perdevano colpi, perciò hanno deciso per il cesareo. La spinale in sala operatoria non riuscivano a farla perché i dolori fortissimi e continui m'impedivano di stare ferma il tempo necessario. Mi hanno tenuta bloccata due persone. Durante il cesareo uno dei due chirurghi mi rimprovera per aver preso troppi chili. Insomma alla paura, al dolore e alla vergogna di stare davanti a tanti sconosciuti nuda e con un catetere infilato in vescica, anche l'umiliazione di sentirmi dire queste cose. Le mie braccia legate tremavano come foglie al vento, tant'è che dopo c'è voluto un calmante per farle smettere. Il bambino non l'ho visto appena nato, me lo hanno portato svariati minuti dopo già lavato per 30 secondi e poi dopo 5 ore di incubatrice. Mi hanno messa in piedi alle 24 ore dal cesareo. Negandomi persino gli antidolorifici. Dalla seconda notte neanche volevano che restasse mia madre ad assistermi. Secondi loro dovevo essere in grado di fare tutto da sola, andare in bagno, alzarmi e rimettermi a letto, accudire mio figlio... Puericultrici scorbutiche e poco pazienti, che pretendevano andassi a cambiare mio figlio di persona a poche ore da un intervento. Solo poche persone sono disponibili ed umane, e solo la neonatologia potrebbe farmi decidere di tornarci.

Patologia trattata
Parto cesareo.

Commenti

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Per Ordine 
 
Inviato da Rossana
18 Giugno, 2017
Ciao, quanti sono i giorni di ricovero in ospedale con il cesareo?
Inviato da alessandra aloia
10 Giugno, 2021
Mi sembra di rivivere il mio parto... A differenza tua, mio figlio, nato dopo 30 ore di travaglio, è finito i TIN perchè le puericultrici dicevano che era stanco e non voleva mangiare.. Peccato che aveva avuto un calo glicemico! Ho dovuto minacciare di chiamare i carabinieri se non fosse venuto nessuno a guardare mio figlio!!
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