Dettagli Recensione

 
Ospedale dell'Angelo di Venezia Mestre
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Distacco di retina.

Tornato a casa da alcune ore dopo una degenza di 5 giorni per l'intervento di cui sopra. Scrivo a "briglia sciolta" ciò che avrei voluto scrivere alla stampa locale (classiche "lettere al Direttore"). Sono combattuto, perchè -da Mestrino convinto nato nel "vecchio" Umberto I- ho seguito con attenzione e -non lo nascondo- con orgoglio- la nascita e crescita della nuova struttura ospedaliera mestrina. Combattuto perchè una cosa è viverlo da paziente (almeno per come è andata a me) ed una cosa è viverlo da dipendente (qualsiasi sia il ruolo, infermiere o primario). La struttura è (per il paziente) straordinaria. Grande parcheggio coperto (a pagamento, ma anche prima i visitatori/degenti dovevano pagare). Entri e ti sembra di entrare in un centro commerciale all'americana (di quelli coperti dove in inverno gli americani si riparano dalle temperature glaciali), con un ricco giardino interno di piante bellissime. Sali ai reparti (tutto -ovviamente- è nuovo) e trovi pulizia, ordine, calma. E' un hotel a 4 stelle (io viaggio parecchio), non un ospedale. Perfino il cibo, semplice per i degenti, è di un'ottima qualità. Sorriderete all'idea che io abbia mangiato un vitello arrosto molto meglio di certi che si possono trovare in rinomati ristoranti. Ma veniamo a ciò che conta. L'intervento. Non ho parole per descrivere la competenza, la professionalità, la cortesia e -soprattutto- l'umanità del Prof. Lenni Buratto e -con lui- di tutto lo staff che mi ha adottato questa settimana. Diagnosi immediata (ed azzeccata). Ricerca immediata del posto letto: soddisfatta nel giro di 15 minuti, considerata l'urgenza. Intervento in anestesia totale (per "lavorarae" meglio). Risveglio tranquillo. Visita di controllo il giorno successivo già con esito positivo. Ma cosa si vuole di più? Sono passato da uno stato di semicecità (domenica sera non ci vedevo più con l'occhio sinistro) a vederci nuovamente. Incredibile. E, come molti di voi sapranno, trattandosi di un'importante lacerazione della retina (senza alcun preavviso!), mi sembra -mi ripeto- incredibile. Ho quasi 46 anni ho sono fortemente miope. Questa è -probabilmente- l'unica causa della mia "rottura della retina". Vengo ora dalla parte del dipendente. Persone straordinarie che -compiendo una missione- scelgono di aiutare il prossimo. Non credo che per gli stipendi a loro riconosciuti molti andrebbero a (scusatemi) "pulire culi ai vecchi" o altro! Eppure ...c'è chi fa anche questo a persone in difficoltà. Dipendenti (infermieri e dottori) che lamentano un "muro" fra loro e la Direzione del nosocomio; un "muro" che -ovviamente- non consente loro di lavorare in tranquillità. E, nonostante ciò, sono grandissimi! Dipendenti che lamentano (loro possono accorgersene) che nonostante tutto la nuova struttura ...non è il massimo! Ambulatori piccoli (questo lo vede chiunque) ed altri problemi logistici. Insomma, io sono vicino a tutti i dipendenti "dell'Angelo" ed in particolar modo a chi mi ha assistito, primis in tutti il Prof. Lenni Buratto. Concludo dicendo: se qualcuno ha dei dubbi.. Mestre tutta la vita! E per chi ci deve andare... In bocca al lupo!

Patologia trattata
Distacco di retina trattata con cerchiaggio e piombaggio crioterapico (credo si chiami così).

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