Dettagli Recensione
Esperienza traumatica e inaccettabile
Sono stata ricoverata in questo ospedale alle 3 di notte per un parto naturale. Quello che ho vissuto nel reparto di maternità e ostetricia è stato un vero incubo durato oltre 20 ore.
Nonostante la mia richiesta chiara e ripetuta di ricevere l’epidurale, mi è stata negata ostinatamente. Le ostetriche continuavano a sostenere che “non tutte le donne devono partorire con l’anestesia”, come se il mio dolore fosse soggettivo o irrilevante, e non un parametro da ascoltare e rispettare. Mi veniva detto che non era ancora il momento, che bisognava attendere una visita ginecologica per valutare la dilatazione, ma da quando sono stata ricoverata questa visita non è MAI stata fatta.
Solo alle 16 del pomeriggio, dopo 13 ore di travaglio estenuante, mi hanno fatto la visita e finalmente somministrato l’epidurale. A quel punto, il mio corpo era stremato e ho iniziato a manifestare febbre alta. Per sospetto di infezione — che poi gli esami hanno escluso — mia figlia è stata trasferita in terapia intensiva neonatale per due giorni, separandoci in un momento che avrebbe dovuto essere di contatto e serenità.
Tutto questo non è stato un errore clinico, ma il risultato di un atteggiamento ideologico, bigotto e impregnato di una cultura pro vita che antepone le convinzioni personali del personale sanitario ai diritti, ai bisogni e alla salute delle pazienti. Nessuno dovrebbe soffrire o rischiare complicazioni evitabili perché chi ha in mano la nostra salute rifiuta di ascoltare, impone la propria visione e non agisce con scienza e coscienza, ma con giudizi morali.
Un reparto di ostetricia dovrebbe essere un luogo di accoglienza, ascolto, umanità e professionalità. Qui, purtroppo, ho trovato l’opposto. Racconto la mia esperienza affinché altre donne sappiano e, soprattutto, affinché nessuna la debba più subire.
Commenti
Dopo ore di travaglio, non ti lasciano neppure riposare che già ti piazzano il bambino... da quel momento non esisti più in quanto essere umano, sei mamma e devi essere al top... devi saper già allattare e cambiare il pannolino, tutto da manuale d'istruzione... peccato che invece sei distrutta, gli ormoni a mille, provo emozioni contrastanti.
Io sono stata male quando sono tornata a casa, avevo perso non so quanto sangue, che per poco, non ho fatto una trasfusione... il ferro bassissimo da non riuscire ad alzare un bicchiere.
A chiunque vedo sconsiglio di partire al San Gerardo, ma di recarsi in altre strutture.
È giusto che una donna nel 2025 possa scegliere come partorire, perché in altri ospedali lo permettono.
Buona fortuna
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