Dettagli Recensione

Ho partorito naturalmente la mia seconda figlia al San Gerardo il 20 giugno 2025. Avevo avuto un pregresso (e probabilmente regalato) cesareo nel 2023 presso una grande maternità milanese.
Lo staff del San Gerardo mi ha accompagnata e sostenuta nella mia volontà di avere un VBAC (vaginal birth after cesarean), ambito in cui sono un’eccellenza italiana assoluta.
Sia in gravidanza che al momento del parto mi sono sentita sempre monitorata attentamente, ma allo stesso tempo non come una “sorvegliata speciale”, come accade invece in altri ospedali che pure si definiscono “pro VBAC”. Le ginecologhe e le ostetriche incontrate nel mio percorso sono sempre state rispettose della mia idea di gravidanza e parto (no induzione e in generale no interventi iatrogeni non necessari in caso di fisiologia).
Avevo delle remore a inizio gravidanza sulla reputazione di questo ospedale, da alcuni giudicata eccessivamente “troppo” incline alla naturalità a tutti i costi, ma non è vero niente; l’approccio è molto equilibrato e attento al singolo caso.
Sia medici che ostetriche sono estremamente preparati e umani: una menzione speciale va alla Dott.ssa Maini e alle ostetriche Vanessa e Rosmary che mi hanno assistita, l’una di giorno e l’altra la sera, durante il mio faticoso e lunghissimo travaglio (Vanessa è venuta persino a trovarmi in reparto dopo il parto).
Anche durante il puerperio, l’attenzione alla puerpera è ottima: ogni giorno, senza essere chiamata, veniva l’ostetrica di reparto a presentarsi e a controllare l’allattamento, trattenendosi anche 20-30 min in stanza (il rooming in qui è veramente sostenuto, la mamma non viene lasciata sola). Tutte le ostetriche di reparto sono veramente competenti in tema di allattamento, tutte dicono le stesse cose, e sono molto empatiche; ti chiamano per nome di battesimo e non “mamma”.
Sono immensamente grata per l’esperienza avuta al San Gerardo e mi rammarico di non averlo preso in considerazione per la mia prima gravidanza. Lo consiglio a tutte le donne incinte, soprattutto primipare e a quelle donne che aspirano ad un VBAC.