Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Bari
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Quando un’esperienza difficile ti migliora la vita

Ci tengo tantissimo a dire come un episodio che mi ha terrorizzata (spasmofilia e forte gastroenterite), dopo essermi recata presso l’ente ospedaliero Miulli, si sia rivelato la migliore esperienza che potessi fare per riprendere in mano la mia salute.
Arrivata al pronto soccorso in sedia a rotelle allo stremo delle forze, dopo una lunga attesa da codice verde, passata comunque stesa su un lettino sotto costante occhio vigile degli infermieri, sono stata ricoverata nella Osservazione breve. Immediati i primi esami di routine. Ho iniziato ad avvertire i primi miglioramenti tanto da riuscire a camminare nuovamente in maniera autonoma, sempre tutto in un clima calmo rilassato e al tempo stesso familiare pronto e presente a farmi sentire a mio agio e a tratti consolatorio delle mie preoccupazioni. In questo frangente vorrei ricordare in particolare Gianni, sempre con un sorriso per tutti, e la cara Silvia Giandomenico, mia compaesana che ha messo tutta la sua dolcezza nel non farmi pesare una situazione a me nuova e tanto difficile da accettare. Non ricordo i nomi di tutti, ma non c’è stato infermiere o medico che abbia lesinato le sue attenzioni sulla mia situazione e per questo ringrazio di cuore tutti , perché quando stai male diventi fragile e hai bisogno di aggrapparti a quel sorriso e a quella pacca sulla spalla per avere un po’ di conforto dalle tue paure. Di lì, dopo una degenza di due giorni al pronto soccorso, dopo i primi miglioramenti ma visti i dolori allo stomaco ancora inspiegabili, la gentile e sorridente dottoressa dalla folta chioma riccia decide di farmi ricoverare nel reparto di Gastroenterologia per ulteriori indagini.
Diciamo subito che adesso sono prossima all’uscita e sto decisamente meglio come non ricordo più da quanto e per questo ci tengo a farlo sapere a tutti.
È vero, gli ospedali, gli esami magari a volte invasivi, le procedure mediche a noi ignote, possono fare paura, ma se il tutto viene fatto con serietà, professionalità, discrezione e competenza, fidatevi che ne vale la pena. I medici sempre tutti pronti a risolvere i misti dubbi e a rispondere alle mie mille domande; purtroppo non ricordo e di alcuni non so neanche il nome, ma fanno il loro lavoro con tanta dignità e zelo da lasciarmi pensare che esiste ancora chi ama davvero il proprio lavoro, che esiste ancora sulla terra chi davvero fa della sua professione non solo un mezzo, ma crea delle possibilità reali per aiutare la gente a stare bene senza aspettarsi glorie ma solo probabilmente per sentirsi dignitosi di aver salvato vite umane. Cosa ci può essere di più gratificante per sè stessi?! E poi che dire degli infermieri?
Tutti sempre con il sorriso, subito pronti a venire frettolosamente ad ogni suono di campanello con il sorriso, con disponibilità e pazienza tanto amorevoli che di solito vengono riservate solo ai propri familiari. Sono andata a fare la gastroscopia mentre una di loro mi rassicurava e mi dava la mano. Mi scuso per non ricordare il nome di tutte, ma in particolare Annapaola Celestino rimasta a tranquillizzarmi per 15 minuti dopo il suo orario di lavoro (già ben lungo e non facile per chi lo fa), o la dolce e bella Clelia, sempre tanto paziente e pronta a spiegarti tutto quello che le chiedi e ad aiutarmi alle 3.00 di notte a dormire (mio marito mi avrebbe già mandata sapete dove?!). Tutte queste ragazze e questi ragazzi sono stati degli angeli silenziosi che hanno reso questa mia difficile esperienza molto più leggera di quanto le mie paure mi avessero fatto immaginare. Sempre tutti tanto cari e pronti ad una parola di conforto quando notavano la paura o la tristezza nei miei occhi. Il mio grande grazie va a tutti medici e infermieri perché il loro gioco di squadra ha reso quella che era una delle mie paure più grandi la cosa migliore che potesse capitarmi. In pochi giorni davvero mi hanno rimessa a nuovo. Non mi sentivo così bene da mesi. A loro in toto va il mio enorme grazie , a tutti loro resta il mio affetto e una profonda riconoscenza per aver reso questi giorni difficili pieni di tanta umanità da avermi commossa profondamente . Grazie di vero cuore a voi tutti. E anche quando magari vi troverete davanti un paziente un po più esigente o difficile continuate a essere voi stessi e a stargli vicino perché restare fedeli a se stessi è il più grande regalo che possiate farvi per essere sempre orgogliosi di voi e del vostro lavoro. Auguro a tutti voi con immenso affetto l’augurio che la vostra vita sia all’altezza delle vostre aspettative e che possiate realizzare tutti i vostri sogni perché ve lo meritate davvero. Grazie grazie grazie, sarete sempre tutti nei miei pensieri e nelle mie preghiere ma soprattutto nel mio cuore.

Patologia trattata
Gastroenterite e spasmofilia.

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Inviato da Giovanni Vasco
07 Dicembre, 2022
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