Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Salerno
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Neurologia riabilitativa

Il primario dr. Pugliese l'ho trovato arrogante e presuntuoso; medici nervosi, unica apprezzabile la dottoressa Trotta; caposala fumatore; infermieri poco professionali.

Patologia trattata
ICTUS.
Punti deboli
sporcizia, confusione, arroganza, scortesia.

Commenti

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Inviato da Giovanni
29 Marzo, 2015
Cari amici, vorrei rispondere al commento appena letto non solo perchè parte in causa, ma per riportare un po' di ordine laddove sia le carenze strutturali, sia quelle organiche, sono sotto gli occhi di tutti. Ma questo discorso è troppo lungo e complesso per poterlo affrontare in questa sede. Non voglio scomodare il codice comportamentale nè il codice, mai scritto, dell'educazione e del saper vivere civilmente, e cito: "Amor con Amor si paga".
A buon intenditor poche parole. Il Primario è persona molto buona ed onesta, oltre che ottimo professionista; il personale di comparto è formato per affrontare ogni tipo di situazione; la preparazione dei medici è invidiabile, perciò lasciateci lavorare in tranquillità, e voi utenti attenetevi alle disposizioni fornite dalla Direzione Aziendale, cosi come fanno tutti coloro che per questa Azienda e a favore dell'utenza si sacrificano tutti i giorni dell'anno per tutto l'anno. Auguri a tutti.
Inviato da Luigi Conte
23 Mag, 2015
Rispondo al commento di Giovanni.
Pura illusione.
Occorre che finalmente con energia si affrontino i problemi reali, che non si risolvono senza il coraggio di elencarli e senza guardare in faccia la realtà di:
- struttura oggetto di un progetto obsoleto, che sopravvive ad ogni direttore: difficile pensare che si possa creare una struttura moderna con quel modello progettuale inossidabile e pur presuntuoso;
- assunzioni fatte italicamente con gerarchie italiche;
- mancanza di qualità di gestione;
- affossamento delle migliori risorse, che non hanno spazi: meritocrazia nulla. Vale più la forma che il contenuto. E' ovvio che la competizione diventi lotta;
- personale operativo che non si riesce a governare e rendere realmente professionale e psicologicamente adeguato al rapporto con l'ammalato;
- manutenzione minima e praticamente "indipendente", cioè non controllabile, con carenze tecniche dei gestori del tecnologico; ci si può chiedere come siano stati assunti i gestori!
- ricambio di direttori che in tale situazione difficilmente riescono ad imprimere un passo in avanti, rispetto a modelli e soluzioni cancerogene che sin dall'inizio hanno condizionato il Ruggi.
Caro amico, il nostro ospedale deve cambiare: ne dobbiamo essere orgogliosi. Non è giusto nasconderci come figli della Scuola Medica Salernitana e confondere le idee con la nuova facoltà di Medicina. Ma cosa insegniamo ai giovani!
Nulla toglie a chi fa il proprio dovere, ma nella vita fare il proprio dovere significa anche emergere ed avere la forza di dire la verità, altrimenti si diventa corpo inerte di una struttura non gestibile, non manutenibile e non proiettabile al futuro, come è nella fisicità e nella qualità il Ruggi. Basta vedere la senescenza delle facciate e la disumanizzazione degli interni per comprenderne l'attuale stato.
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