Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Torino
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Dov'è finita l'etica

L'altro ieri ho assistito involontariamente a una situazione che ha dell'incredibile, o meglio non ho aggettivi da poterla definire: un primario dell'ospedale del Mauriziano di Torino ha rifiutato le cure a una ragazza malata di tumore, che potrà aver avuto 18-20 anni, perché faceva troppe domande sugli effetti collaterali della chemioterapia, che loro dedicano solo 30 minuti a paziente e quindi di rivolgersi ad altri centri di Torino.
Chiedendo informazioni alla madre sconvolta, mi diceva che dopo mesi di analisi, prelievi e anche un intervento chirurgico, tutto era pronto per il trattamento questo giovedì. La mia domanda è questa: come può un primario di un ospedale che ha fatto Giuramento di Ippocrate, comportarsi così? non è legittimo che una ragazza di 18 anni faccia domande sul proprio futuro? Amareggiato ho scritto a voi che vi considero con dell'etica.
E vi garantisco che non è fantasia ciò che è scritto.
Distintamente vi auguro un buon lavoro.
Massimo

Oggi ho saputo che la ragazza è stata presa in carico dall'ospedale delle Molinette di Torino, forse un futuro ci sarà.

Patologia trattata
Tumore.
Punti deboli
La mancanza di rispetto del malato.

Commenti

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Inviato da monica ris
04 Agosto, 2011
Spero possa essere utile:

Articolo II - Valori e diritti umani

2.1. I valori e i diritti dell"uomo enunciati nei trattati internazionali citati nella premessa devono riflettersi nel sistema sanitario e soprattutto nei rapporti tra pazienti, operatori e istituzioni sanitarie.
2.2. In questo contesto, tutti i pazienti hanno diritto alla qualità della vita, all"integrità fisica e mentale, alla dignità, al rispetto della privacy, al rispetto dei propri valori e idee morali, culturali, filosofiche, ideologiche e religiose, e a non essere discriminati.

Articolo III - Diritto al trattamento e alle cure mediche

3.1. Il malato di cancro ha diritto all"eguaglianza di accesso al trattamento.
3.2. Gli aspetti medici e psicosociali sono egualmente importanti per il malato di cancro. Il malato di cancro, i suoi familiari e amici hanno bisogno di counselling, sostegno e assistenza specifica durante e dopo il trattamento.
3.3. Il malato di cancro ha diritto a cure qualitativamente adeguate, caratterizzate da elevati standard tecnici compatibili con le risorse e le competenze cliniche disponibili, nonché da un rapporto umano con gli operatori sanitari.
3.4. Il malato di cancro ha diritto a ricevere sempre l"assistenza sanitaria necessaria per la cura, riabilitazione e prevenzione dal rischio di recidive.
3.5. Il malato di cancro ha diritto di scegliere liberamente i medici e i centri di cura cui rivolgersi e di cambiarli se è insoddisfatto.
3.6. Il malato di cancro ha diritto a chiedere, in qualunque momento, la consulenza di altri medici.
3.7. Il malato di cancro deve sempre essere curato avendo per scopo il suo massimo bene in conformità con i principi deontologici della pratica medica e sulla base delle tecnologie disponibili.
3.8. Il malato di cancro ha diritto alla continuità di cura all"interno di un ospedale, tra più ospedali e anche tra ospedale e assistenza domiciliare.
3.9. Il malato di cancro ha diritto a ricevere un trattamento che assicuri la terapia del dolore secondo l"attuale stato delle conoscenze e un"assistenza terminale compassionevole, nonché a morire con dignità.

Articolo IV - Diritto all"informazione

4.1. Il malato di cancro ha diritto ad essere compiutamente informato sulle proprie condizioni di salute, incluse le implicazioni mediche; sulle procedure mediche consigliate, con riferimento anche ai potenziali rischi e benefici di ognuna; sulle eventuali alternative alle prescrizioni proposte, inclusi gli effetti dell"assenza di trattamento, nonché su diagnosi, prognosi e decorso del trattamento.
Tali informazioni devono rendere possibile il consenso informato come presupposto di ogni atto medico o della partecipazione a ricerca e didattica medica.
Il diritto all"informazione vale pure per qualsiasi partecipazione a ricerca scientifica o insegnamento di medicina.
4.2. Le informazioni devono essere fornite al malato di cancro in maniera appropriata, in modo comprensibile, anche attraverso l"utilizzo di idonei strumenti informativi, e gli operatori sanitari devono assicurare che il dialogo si svolga in buona fede.
4.3. Il malato di cancro ha diritto a non essere informato su sua esplicita richiesta.
4.4. Il malato di cancro ha diritto a indicare la persona che, eventualmente, deve essere informata per suo conto.
4.5. Il malato di cancro ha diritto a conoscere l"identità e la qualifica degli operatori sanitari, soprattutto al momento dell"ospedalizzazione. In tal caso, il malato di cancro ha diritto a essere informato sulle norme che regolano l"ammissione e la permanenza nel centro di cura.
4.6. I familiari del malato di cancro hanno diritto a ricevere informazioni chiare, in forma per loro comprensibile, relativamente alle opzioni terapeutiche e ai risultati, dalla diagnosi in poi. Le informazioni e il sostegno psicologico devono essere a loro disposizione in ogni fase del trattamento.
In risposta ad un earlier comment

Inviato da cristina
15 Gennaio, 2015
Io ho delle lesioni pre-tumorali- leuocoplachia.
Sto girando ospedali e medici del nord, tutti la vedono, nessuna la asporta, non la segnalano nei referti delle visite- e lo dicono verbalmente- e non ti dicono di operarla.. Se questa è etica.. a voi il commento.
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