Dettagli Recensione
Una morte assurda!
Nostra madre Teresa è stata ricoverata sabato 30 ottobre 2010 presso il reparto di neurologia di Padova. le era stato diagnosticato un meningioma di circa 5 cm. sul lato destro del cervello...
Era in attesa di essere operata e a tale scopo le erano state prescritte tutte le analisi del caso.
Dopo una settimana fu trasferita in neurochirurgia e poco prima della data fissata per l'operazione le fu diagnosticata una tromboflebite a una gamba (ci fu detto che era stata probabilmente causata dalla angiografia che le era stata fatta qualche giorno prima). L'operazione chirurgica venne annullata e rimandata a data da destinarsi.
Fino a questo punto nulla da dire... di fronte a una trombosi in atto qualunque anestesista avrebbe avuto delle remore a far operare una paziente rischiando di farle venire una embolia polmonare...
Ma quello che non ci è chiaro (e che non ci fa più dormire la notte) è perché i medici della neurochirurgia presero la decisione che nostra madre dovesse essere subito dimessa dal reparto, malgrado il suo stato palesemente sofferente, per curarsi a domicilio nell'attesa che questa flebite passasse. Nel dimetterla ci fu assicurato che sarebbe stata seguita a distanza e che dopo pochi giorni avremmo dovuto farle un ecodoppler per poi fissarle una visita di controllo in cui sarebbe stata decisa (fermo restando la guarigione dalla tromboflebite) la data dell'operazione.
Il primo di dicembre portammo fiduciosi nostra madre a fare questo ecodoppler e conseguentemente telefonammo al numero che ci era stato dato per fissare l'appuntamento di controllo...e, Udite, udite, il centro preposto a fissare l'appuntamento era chiuso fino all'8 di dicembre causa congresso.. Di conseguenza chiamammo subito il reparto di neurochirurgia e il dr. Rotilio ci assicurò che la paziente non era in pericolo di vita e che presto ci avrebbero contattato loro per fissare la data dell'operazione.
Così passò qualche altro giorno e, fiduciosi di essere presto chiamati, ci dedicavamo a coccolare la nostra cara mamma... In mattinata di Lunedì 6 dicembre Teresa cominciò a sentirsi male e noi chiamammo subito il 118 per farla ricoverare a Padova, ma ci fu detto che era Impossibile il ricovero in quella sede in quanto la chiamata era partita dalla provincia di Venezia (Teresa era provvisoriamente in casa della figlia).
Quindi fu portata al pronto soccorso di Mirano dove le fu fatto una Tac... purtroppo dalla tac fu subito chiaro che Teresa aveva avuto una emorragia cerebrale sul lato opposto (il lato sinistro) di dove aveva il meningioma. La tac fu spedita a Mestre e un neurochirurgo decretò che la paziente era inoperabile!
Basiti da questa decisione chiamammo subito in neurochirurgia a Padova solo per sentirci dire dal dr. Pavesi che purtroppo un'emorragia cerebrale è un evento fortuito, una tragica fatalità che poco avrebbe a che fare con il suo meningioma e che comunque era avvenuta sul lato opposto di dove era dislocata la massa tumorale.
Nostra madre fu portata in rianimazione a Dolo... e da li a poche ore morì!
Che dire dopo la morte di una persona cara?... che dire dopo che è venuto a mancare il cardine di una famiglia... anzi il cardine di molte famiglie?
Che pensare di un Ospedale come quello di Padova che rimanda a casa una paziente in attesa di essere operata e sofferente come era sofferente nostra madre?
Che pensare di un Reparto di Neurochirurgia che demanda alle amorevoli ma inadeguate cure dei familiari le sue doverose prerogative?
Teresa era una donna solare e vitale...ci ha lasciato sicuramente molto prima di quello che era a lei dovuto come aspettativa di vita...e ci ha lasciato in un modo così assurdo da suscitare tanta rabbia..
In questa sede non vogliamo lanciare accuse... ma non lasceremo nulla di intentato per far si che venga fatta piena chiarezza su questa triste vicenda...in modo che la nostra cara mamma possa riposare in pace...e noi figli possiamo trovare quella serenità che ora ci manca!
Fiorella e Andrea Peron.
Commenti
Altri contenuti interessanti su QSalute