Dettagli Recensione

 
Ospedale di Padova
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza pessima

Mia sorella si è rivolta a loro per il trapianto di fegato che doveva essere la sua salvezza a marzo 2015, su consiglio del suo dottore di Potenza che l'ha curata per 15 anni. Dopo la prima visita con il Prof. Cillo, è tornata a casa con una lista di esami da effettuare e di ritornare dopo sei mesi. Ritornata a settembre, altra lista di esami da fare e mandata dalla signora Magrofuoco, che avrebbe seguito il caso. Gli accordi erano di mandare risultati esami tramite fax e loro avrebbero richiamato per prenotare gli appuntamenti con i vari specialisti. Fax mandati il 3 ottobre 2015 e la chiamata non è arrivata mai, e anche mettersi in contatto con la signora Magrofuoco è stato complicato e la signora non è stata molto disponibile nè alle nostre richieste, nè alla richiesta di urgenza del dottore di mia sorella, che premeva di spostare mia sorella dall'Ospedale di Potenza a quello di Padova. Mia sorella l'hanno ricoverata il 13 febbraio (aspettavamo dal 3 ottobre) ed ha dovuto aspettare il ricovero 10 giorni in albergo. Una volta ricoverata, hanno iniziato una terapia con sondino naso-gastrico perchè mia sorella in tutti questi mesi di attesa e di malattia che nel frattempo peggiorava, ha perso peso e secondo loro non poteva affrontare l'intervento di trapianto con quel peso. Dopo quattro giorni di ricovero viene mandata a casa con questo sondino con l'illusione che in un mese avrebbe preso peso e avrebbe potuto fare il trapianto. Non hanno detto niente dei rischi di questa terapia, cioè che si poteva alzare l'ammonio e quindi rischio coma epatico, cosa che è avvenuta appena ritornata a Potenza ed è deceduta il 25 febbraio. Attenzione a questo centro, che lascia i pazienti troppo soli, specie se si ignora quello importante ed essenziale per i dottori per prendere più a cuore la paziente.
Mi chiedo perchè i pazienti non vengono seguiti dall'Ospedale di Padova anche per quanto riguarda gli esami da effettuare, perchè essendo esami particolari non è semplice farli negli ospedali della propria città.

Patologia trattata
Colangite sclerosante primitiva evoluta in cirrosi micro-macronodulare.

Commenti

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Per Ordine 
 
Inviato da Marina
24 Ottobre, 2016
Stessa esperienza sia con i dottori che con la dottoressa. Personale di Sub-intensiva eccellente, professori assenti. Dopo 2 mesi di incertezze mio marito è deceduto a soli 55 anni. Poi leggo di un trapianto a 71 anni a rischio, riuscito.
Inviato da Tatiana
01 Marzo, 2017
Mi stringe il cuore leggere certi commenti, quando questi grandi medici hanno salvato la vita a mio papà.
Sono prima di tutto persone umane, poi grandi professionisti - per me degli angeli tutti quanti.
E grazie ad Angelica che tanto si è presa a cuore la nostra storia.
Non smetterò mai di portarli nel mio cuore.
Inviato da antonella
26 Mag, 2017
Mi chiedo, come mai un trapianto a 70 anni, se ho sempre saputo dai medici che per mettersi in lista per i trapianti al fegato, non si devono superare i 60 anni di età?
Inviato da Max
10 Settembre, 2019
Una info: ho mia zia che ha problemi al fegato.
Sono di Modena e siccome mia zia non naviga nell'oro... quali sono i costi per una eventuale visita?
Grazie in anticipo.
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