Dettagli Recensione

 
Ospedale Maggiore Policlinico di Milano
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

Delusione

Io e la mia famiglia viviamo a Bari, 12 anni fa mio padre si ammalò di carcinoma della lingua e lo portammo all'Istituto Nazionale dei Tumori, dove fu operato dopo 15 giorni dalla RM e fu salvato. Dopo 12 anni il tumore si è ripresentato, ma questa volta, per far sì che potesse essere operato dagli stessi medici che lo salvarono 12 anni fa, lo abbiamo fatto operare al policlinico di Milano. E' stata però una grande delusione. Oltre ad essere stati chiamati dopo 1 mese e mezzo dalla prenotazione, è stato effettuato un intervento di semplice rimozione della lesione anziché resezione della parte della lingua infiltrata e ricostruzione con lembo della coscia, senza prescrizione dopo l'intervento di radio e chemio, per cui dopo 2 mesi dall'intervento il tumore si è ripresentato con una malignità maggiore, invadendo in poco tempo quasi tutta la lingua, per cui abbiamo dovuto portarlo d'urgenza al policlinico di Bari, dove hanno dovuto asportare tutta la lingua e fare una ricostruzione minima con lembi della mucosa facciale, che potrà solo permettergli di sopravvivere con flebo e cannula tracheale, ma non certamente di mangiare, nè tanto meno di parlare. Praticamente mio padre e’ ridotto ad un vegetale. Non ho parole.

Patologia trattata
Carcinoma squamoso della lingua.

Commenti

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Inviato da Tullio
27 Marzo, 2024
Sono molto dispiaciuto per il percorso che non ha portato alla guarigione del papà però vorrei riportarle dei dati che forse solo in parte potranno rispondere alle sue domande.
Il paziente ha eseguito il prericovero con biopsia nello stesso giorno a fine settembre ed è stato operato circa il 18 giorni dopo.
Il paziente era già stato sottoposto a chirurgia della lingua del collo e a chemio radioterapia 12 anni prima con una riduzione del volume della sua lingua.
Data l'età del paziente e le condizioni generale (insufficienza renale severa...) si è optato per una chirurgia transorale e svuotamento del collo differito di 30 gg.
L'esame istologico ha evidenziato un tumore stadiato T2 con un DOI (profondità di infiltrazione) di 1 cm., dati che nel quadro generale del paziente giustificano la scelta per un intervento transorale.
Dopo 30 giorni circa ha eseguito una radicalizzazione sulla lingua (l'esame istologico aveva evidenziato un focolaio di tumore marginale nella resezione) ed uno svuotamento dei linfonodi del collo. Il risultato istologico è stato assenza di malattia nei linfonodi e presenza ancora di 1 focolaio di tumore della lingua, ma i margini di asportazione erano puliti.
Abbiamo discusso il caso del paziente con l'equipe multidisciplinare ed i radioterapisti, essendo il paziente già stato sottoposto a radioterapia e chemioterapia sul collo e cavo orale 10 anni prima non hanno ritenuto possibile eseguire un nuovo trattamento sulla stessa sede per la tossicità locale. Pertanto la scelta di non eseguire terapie post-operatorie non è stata trascurata ma ampiamente dibattuta. Da quello che risulta il paziente ha manifestato un ricaduta sulla lingua rischio che purtroppo esisteva ma non ha voluto più essere seguito da noi, ci rendiamo però conto della difficoltà di intraprendere un percorso così impegnativo. Molto dispiaciuto di questo percorso del paziente, spero che almeno i miei chiarimenti possano attenuare in parte i suoi rimpianti.
Con cordialità.
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