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Ringraziamenti, ma non solo
Solo pochi giorni, purtroppo, di degenza di mio padre malato terminale, sono sufficienti a ringraziare il personale del reparto della premura e della gentilezza, la psicologa e i Braccialetti Bianchi, angeli di corsia. Tutte persone che mi hanno fatto sentire accolta e che meritano la mia riconoscenza. Non così il primario, che si è mostrato con me una persona con assenza empatia ed ha avuto un atteggiamento presupponente ed emotivamente aggressivo. Mi ha fatto provare una sensazione di colpevolezza ed inadeguatezza con un comportamento a tutti gli effetti sterile al fine dell'elaborazione di un lutto. Anche perché trattare i parenti con manifesta superiorità non aiuta a far sì che accompagnino il morente con serenità.
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