Dettagli Recensione

 
Ospedale Policlinico Sant'Andrea di Roma
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

DELUSIONE e RABBIA

Mia mamma aveva 69 anni e non mi ritrovo qui a scrivere perchè dopo 1 anno e 10 mesi dalla diagnosi è morta, ma per la pessima assistenza ricevuta da questo nosocomio.
Mia madre, in tutto il percorso della terapia, è stata seguita solo da specializzandi, che se avessero avuto potere decisionale, probabilmente non avrebbe avuto, per esempio, l'embolia polmonare come complicanza della chemioterapia. Eh già, perchè dopo 12 mesi consecutivi di chemioterapia, uno specializzando ci aveva consigliato di fare uno stop, ma la dr.ssa Mazzuca, nostra "oncologa ufficiale", mai vista in tutto il percorso, entra dentro l'ambulatorio e, senza rivolgerci nemmeno un saluto, ordina alla specializzanda di proseguire con la chemioterapia, e dopo la prima seduta del nuovo ciclo ecco l'embolia!
Solo che a quel punto mamma è stata considerata una paziente terminale ed è cominciato il "terno al lotto" sulla prognosi di vita di mia madre... L'ipotesi migliore era di 3 mesi... ma è vissuta altri 7 mesi e solo per la sua caparbietà ed in condizioni discrete.
Purtroppo ho scoperto che gli oncologi, almeno quelli del Sant'Andrea, sono tali fino a che prescrivono chemioterapia, dopodichè non si ha più diritto nemmeno ad una visita di controllo, si viene letteralmente buttati fuori dall'ospedale perchè il paziente diventa competenza degli Hospice... Solo che mia mamma credeva in questa struttura, desiderava essere seguita da loro, era in grado di uscire (è uscita fino al giorno prima del suo ultimo ricovero avvenuto il 16 aprile 17) e loro, solo dopo tanta insistenza da parte mia e raccomandazioni varie, avevano accettato mia madre alle Cure Simultanee.
Come figlia, ed avendo seguito mia madre in tutto il suo percorso, ho dovuto ingoiare tanti bocconi amari e ci sarebbe da scrivere ancora molto... VOGLIO comunque ringraziare tutto il personale infermieristico del DH oncologico, la dott.ssa Cavalieri, ematologa, (eh già, una ematologa, conosciuta alle Cure simultanee, che poco entrava con la patologia di mia madre, ma è stata l'unica a dimostrarsi sempre amorevole nei nostri confronti) e lo specializzando Marco Mazzotta. NON VOGLIO assolutamente ringraziare la dott.ssa Aschelter e la Mazzuca.
PS: condivido quanto scritto da Stefano Dionisi in un precedente commento.

Patologia trattata
CARCINOMA PANCREATICO CON METASTASI EPATICHE E POLMONARI.

Commenti

3 risultati - visualizzati 1 - 3  
 
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Inviato da daniela luzzi
05 Agosto, 2017
Ormai da 7 anni mio marito non c'è più. Nulla da rimproverare all'ospedale, dove ho trovato grande disponibilità e attenzione dalle infermiere, e immensa umanità nella dott.ssa Aschelter che, non essendo Dio, non poteva fare di più. Male mi sono trovata invece con la dott.ssa Ida Paris, priva di comprensione con dei pazienti già cosi psicologicamente e fisicamente provati, nonchè sfuggente anche con i parenti ansiosi di notizie. E' solo riuscita a spostare mio marito da una stanza dove si trovava benissimo e aveva fatto amicizia con l'altro paziente, all'anticamera della morte con un malato terminale che si lamentava giorno e notte e che ha contribuito al decadimento se non altro psicologico di mio marito, che si è lasciato andare.
Inviato da ALESSANDRA
15 Ottobre, 2018
Sto vivendo la stessa tua identica storia, solo che il soggetto in questione ha soli 47 anni. Prescrivono chemio a go go... Per fortuna dopo 12 mesi forse a questo ultimo ricovero abbiamo trovato il dott. Giusti (oncologo) che sembra una persona molto competente e umana, vediamo come andrà a finire.
Inviato da Anna
23 Luglio, 2023
E' successa quasi la stessa cosa a me, la prego, posso contattarla?
Grazie.
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