Dettagli Recensione

 
Ospedale Annunziata di Cosenza
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Amarezza..

Sono diversi mesi che mia madre soffre ogni giorno per la superficialità disarmante di un dottore che lavora in questo reparto. La storia di mia madre penso sia quella di tanti che si trovano a combattere contro un male grande.. Alla sofferenza derivante dalla chemioterapia, si è aggiunta quella causata dalla poca attenzione che i dottori a volte mettono nel loro lavoro, senza considerare le gravi conseguenze che una mancanza o una decisione presa con leggerezza possa causare. A seguito della terza seduta di chemioterapia, mia madre ha iniziato ad avere febbre alta.. Preoccupata, mi sono rivolta subito al dottore che la seguiva che mi ha tranquillizzata dicendo che la febbre dipendeva dalle punture che faceva per la crescita delle cellule staminali, che sarebbero servite poi per il prelievo che faceva a Reggio Calabria. Questa storia di febbre alta e brividi (che somigliavano più a convulsioni che ad altro), è andata avanti per 5 giorni. Nonostante la visita al centro ematologico per 3 giorni consecutivi, nonostante il visibile peggioramento delle condizioni fisiche, al dottore non è mai venuto in mente che magari ci potesse essere un'infezione in corso. Ma come si fa??? La mia inesperienza e l'ignoranza in materia mi hanno portato a fidarmi ciecamente di lui, inconsapevole del fatto che in realtà mia madre si stava spegnendo ogni giorno di più. In realtà quelle punture non c'entravano niente, perchè poi ho scoperto che non possono portare una febbre così alta. La febbre dipendeva da un batterio che aveva attaccato i polmoni.. E allora perchè non è stata fatta una TAC?? Perchè non si è proceduto ad accertamenti per scoprire la causa di quella febbre? Ignoranza o superficialità? è quello che mi chiedo da 5 mesi.. Grazie a Dio e all'intervento dei medici di Reggio Calabria (dove nonostante la febbre a 39.5 e la forte debilitazione eravamo stati mandati per il prelievo delle staminali) mia madre si è salvata. Ancora oggi lotta però ogni giorno con le sofferenze causate da quella leggerezza..
Vorrei che ci fosse più attenzione, meno superficialità e negligenza, e la consapevolezza per i medici che ogni giorno si deve lavorare per salvare una vita.

Patologia trattata
Linfoma.

Commenti

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Per Ordine 
 
Inviato da ANGELA
11 Agosto, 2015
LA STORIA DEL MIO PAPA' E' MOLTO SIMILE A QUESTA. IL GIORNO DOPO IL SESTO CICLO DI CHEMIOTERAPIA HA AVUTO I PRIMI SEGNALI DEL FUOCO DI SANT'ANTONIO. DA QUI UN CONTINUO PEGGIORAMENTO, CON FEBBRE ALTA E PERSISTENTE PER OLTRE DIECI GIORNI. NONOSTANTE LE NUMEROSE VISITE IN REPARTO, CI E' SEMPRE STATO RISPOSTO CHE ERA TUTTO NORMALE ED IL NOSTRO ERA UN ISTERICO ALLARMISMO. ALLA FINE DELLA STORIA, GRAZIE AL PRIMARIO DI MALATTIE INFETTIVE, L'UNICO CHE SI ERA RESO CONTO CHE DI NORMALE NON C'ERA PROPRIO NIENTE, MIO PADRE E' STATO RICOVERATO E SOLO DOPO UNA SERIE DI ESAMI E COMPLICAZIONI (DUE GIORNI DI RIANIMAZIONE), FINALMENTE DA UNA TAC SI E' CAPITO CHE MIO PADRE AVEVA UNA POLMONITE. IN TUTTO QUESTO TEMPO DI RICOVERO MAI UNA VISITA, MAI UNA PAROLA DALL'EMATOLOGO, CHE L'HA SEGUITO IN MANIERA SUPERFICIALE SIA DA UN PUNTO DI VISTA PROFESSIONALE CHE UMANO.
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