Dettagli Recensione

 
Ospedale Molinette di Torino
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Loredana chiama Professor Berrone!

Se mi riesce, nonostante l'indirizzo e-mail, dopo ore sul computer, non sono riuscita a scrivere al Prof.Berrone, permettete quindi l'intrusione...

Gentilissimo Professore, la sua paziente reclama un po' di attenzione anche al 12 di agosto ha visto? certo che non vorrei disturbarla proprio oggi, proprio in questo periodo... mi scusi...

Sono contenta di essere in cura nel suo reparto e proprio da Lei che è così noto per la sua bravura! ma oggi termina la mia prima settimana di ferie qui in campagna a Cascina Misobolo e le fila non sono certo rallegranti, in quanto la scossa alla bocca e comunque il dolore mi hanno accompagnato tutta la settima. Con la duloxetina a 30 mg. per tre volte al giorno e il gabapentin un po' piu' basso rispetto alla mia media di 400 mg. per 2 volte al giorno e 300 mg. 1 volta al giorno, più la terapia psichiatrica, c'è stato un peggioramento molto significativo della scossa al labbro, alla gengiva e naturalmente al mento.
Questo peggioramento secondo me è stato dovuto al significativo calo di temperatura, dai circa 40 gradi di Torino alla campagna, spessissimo molto frescolina, ma il peggioramento c'è stato anche perchè ho "osato" diminuire il gabapentin, chiedendo comunque permesso prima ai medici della terapia del dolore.
Le assicuro che non ho passato una bella settimana, ieri sera alle 20.30 ero già un cadavere e così le sere prima.
Oggi ho dovuto riaumentare per forza il gabapentin e in questo equilibrio sempre precario dovrò restare.
Il mento solo allo sfioramento è una scossa, e già so che come gli anni passati se continuo così, questo inverno non potrò uscire indossando la sciarpa come tutti i cristiani, perchè solo allo sfioramento della stoffa sul mento salto come un'anguilla, dovrò accontentarmi di semplici lupetto anche a temperature sotto zero.
Io mi chiedo, in questa situazione in cui mi trovo con quindi un quantitativo di gabapentin molto elevato e anche di duloxetina con in più seroquel, alprazolam, valdorm, massaggi alla gengiva almeno 2 o 3 volte al giorno e placchetta, mi chiedo è vita questa per me? E' dal 2010 che vado avanti così, secondo lei sono migliorata, ma secondo me sono soltanto tamponata fino allo sfinimento, perchè lei saprà meglio di me che non posso abbassare il gabapentin neanche di una virgola e lo stesso per lo xeristar, farmaci datami dal dottor Sicuro, farmaci palliativi che quindi tamponano e non curano.
E' giusto che io debba vivere in modo così precario, senza una soluzione definitiva? tutt'oggi dove la microchirugia agisce benissimo su questi temi, soprattutto per una persona come me di 39 anni che ha in previsione, se non si opera, di assumere quantitativi enormi di medicine non curative e che oltretutto hanno enormi effetti collaterali.
Le chiedo gentilmente, non sarebbe meglio un intervento risolutivo? che dover invece assumere tante pastiglie che non curano ne stabilizzano questo disturbo a un livello accettabile? si perchè, anche assumendo le terapie a livello alto, il risultato sul mio star bene è molto, molto precario.
E' per questo motivo che le chiedo: non sarebbe nettamente meglio un intervento chirurgico risolutivo dove io poi non senta più quella maledetta scossa che mi destabilizza così tanto, mi rende insicura, mi limita in tutti gli ambiti della mia vita? Io so cosa voglia dire sottoporsi ad un intervento e mi creda, ne farei volentieri a meno e se già allora nel 1994 avessi evitato di farmi operare dal Professor Modica e dal Dottor Benech, sono quasi certa che avrei fatto cento mila volte meglio, ma invece è andata così purtroppo...
Spero che Lei abbia il tempo di rispondermi e di darmi speranza, a me questo problema al nervo porta gravi disagi, quando sto tanto male penso addirittura al peggio.. perchè vorrei sperare in una vita senza scossa elettrica in bocca e magari tanti Natali sotto luci colorate, fiocchi di neve e magari un bel cappotto e un bellissima sciarpa calda e colorata... le sarò grata per tutta la vita se potrà fare qualcosa per realizzare il mio sogno: vivere semplicemente! Mi scusi, mi scappa da vivere ma in queste condizioni non ci riesco e imbottirmi di pastiglie, è provato e riprovato che non serve, ho bisogno di un aiuto concreto.

Aspetto speranzosa una sua risposta al seguente indirizzo e-mail:loredana.bonanzinga@libero.it
Comunque, spero invece che Lei stia bene, che la gamba non le faccia più male e che ci potremmo incontrare al più presto possibile per vedere un futuro che adesso non riusciamo a vedere.
Grazie per la Sua attenzione.

Buona Estate e Buon riposo.

Loredana Bonanzinga
Corso Vigevano,58
Comunità Domenico De Salvia
cell:3345789318
San Giorgio Canavese, 12 Agosto 2012

Patologia trattata
Patologia al nervo mandibolare.

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