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NEUROCHIRURGIA: medici straordinari
In questo caso il malato non sono stato io, ma mio padre. Quest'ultimo viene ricoverato nella notte tra il 21 e il 22 luglio 2013 a seguito di un aggressione che lo ha ridotto in fin di vita, ferite agli arti, al volto, contusioni all'interno addome ma, cosa più grave, ferite gravi alla testa che hanno procurato una importante emorragia cerebrale. Arrivo in ospedale, Reparto di Neurochirurgia, alle 07.00 del 22. I dottori mi fanno immediatamente accomodare in un loro ufficio e cominciano a spiegarmi la situazione, tac alla mano. Le speranze sono poche, da quello che riesco a capire anch'io si vede benissimo dalla tac che l'emorragia è molto estesa, loro vorrebbero non aspettare ulteriormente e operare subito, sono convinti che sia meglio agire subito. Sentite le dettagliate spiegazioni, convincono anche me, e firmo i classici fogli che spiegano e rischi dell'operazione; le firme più determinanti della mia vita! Mio padre 5 minuti dopo è in sala operatoria. Quattro ore dopo esce fuori uno dei dottori che lo ha operato: "è andata bene!" tutti quanti ci tranquillizziamo e sappiamo che comunque bisogna vedere il decorso. Bhè, che vi devo dire che, a una settimana dal giorno in cui era in fin di vita, si alza dal letto e si sente benissimo. Io non ho parole per ringraziare questi dottori, maledetto me che non ricordo nemmeno i nomi! Voglio almeno simpaticamente descriverli, la Dottoressa di Genova e il Dottore con i baffetti e occhiali (reparto di neurochirurgia). Persone straordinariamente capaci nel loro mestiere e straordinariamente umane. Un ringraziamento speciale anche agli infermieri, sempre disponibili e simpatici. Si parla sempre male dei nostri ospedali, è vero che tante cose non funzionano... ma almeno ci sono angeli che ti salvano la vita!
Ciro de Sena
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In bocca al lupo per noi.
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