Dettagli Recensione

 
Ospedale Maggiore Policlinico di Milano
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

La mia spiacevole esperienza al Mangiagalli

Sono arrivata in PS sabato (30/11/2019) in piena notte (ore 2.00), accusando forti dolori al fianco destro. Sottoposta a diverse ecografia e prelievi, durante la notte, domenica mattina vengo dimessa con diagnosi di una gravidanza extrauterina. Nelle predette ecografie mi veniva riferito che la dimensione di quanto visualizzato nella tuba destra era di 1,7 cm. e dai prelievi a cui mi sono sottoposta i valori delle beta-hcg erano di circa 549 mlU/ml, quindi molto bassi. Pertanto, trattandosi di prima gravidanza e rientrando i suddetti valori nel protocollo previsto dal trattamento con Methotrexate, si sarebbe potuto intervenire subito con terapia farmacologica, soluzione quest’ultima che vedeva il parere contrario delle Dott.sse De Giorgi e Zaina, queste ebbero a riferirmi che sarebbe stato necessario, invece, attendere 48 ore. Io non comprendendo il motivo di questa scelta, per la quale non mi venivano date ulteriori spiegazioni; su invito delle suddette dottoresse me ne tornavo a casa, con l’intesa di tornare dopo 48 ore. Al mio ritorno in ospedale dopo due giorni, e precisamente martedì 3 dicembre 2019, mi veniva comunicato che purtroppo era troppo tardi per una soluzione farmacologica. Dall’ecografia, infatti, risultava che la tuba si era già lesionata e le dimensioni della formazione tondeggiante visualizzata nella tuba erano già di 4 cm. e le beta-hcg aumentate di pochissimo (circa 590 mlU/ml). Dopo altri controlli (eco e prelievi) da parte di diversi specialisti (i quali si chiedevano le ragioni per cui non fossi stata invece sottoposta a terapia farmacologica nei due giorni precedenti, fino ad arrivare a scusarsi per quanto non fatto dai loro colleghi sopra citati presenti al PS), vengo sottoposta ad intervento chirurgico d’urgenza, con rimozione della tuba destra, operata dal dott. Cazzaniga, costretto ad intervenire in un quadro ormai fortemente compromesso. Spero vivamente che la rimozione della tuba, che si sarebbe potuta sicuramente evitare, stante la precocità dei tempi di individuazione e soprattutto per la dimensione di quanto visualizzato nella tuba e i valori delle beta-hcg al momento della prima visita al PS, non comprometta in maniera irreversibile la mia fertilità, atteso che non ho ancora figli.
Questa mia denuncia vuole essere di monito, evitando situazioni in danno ad altre donne che possano trovarsi nel mio stesso stato, e oltremodo subire un dolore morale che va ben oltre quello fisico, qual è quello che sto ancora provando.

Patologia trattata
Gravidanza extrauterina.

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