Dettagli Recensione

 
Ospedale San Raffaele di Milano
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Gastroscopia

Ho tentato di effettuare una gastroscopia con la dottoressa Chiara Notaristefano.
Cominciamo male già dal fatto che ci sono voluti 40 minuti a trovare il reparto. I fogli consegnati alla prenotazione riportavano dati diversi: uno diceva di andare a pagare in accettazione, l’altro di non pagare e andare direttamente in gastroenterologia… come se la cosa fosse semplice!
Abbiamo vagato per l’ospedale alla ricerca disperata di qualcuno che ci dicesse dove dovevamo andare.

All’accettazione tutto bene, personale cordiale e gentile.
Una volta entrata sono stata trattata il modo molto freddo: prelevata da un infermiere (gentile e che ha cercato di mettermi a mio agio), una volta accompagnata nella sala si è però dileguato. Mi hanno infilato l’ago e provata la pressione, ma senza dirmi assolutamente nulla. È arrivata la dottoressa che nemmeno si è presentata e mi ha parlato tutto il tempo da dietro (io ero sdraiata con tubi vari di monitoraggio). Sembrava avesse molta fretta e mi ha fatto due domande in croce. Nessuno mi ha particolarmente tranquillizzata o spiegato cosa sarebbe successo, e infatti ho iniziato ad agitarmi. Non era la mia prima gastroscopia, ma diciamo che non è un esame molto piacevole o rilassante, soprattutto se l’hai già fatto e sai cosa ti aspetta, che però varia da posto a posto.
Mi sveglio e molto freddamente la dottoressa mi spiega che non sono riusciti a fare l’esame perché cercavo di togliermi il tubo (naturalmente ero incosciente, quindi non potevo “decidere” di stare ferma) e mi dicono che loro non potevano (??) tenermi ferma.
Chiedo cosa devo fare e mi rispondono di fare un’altra gastroscopia (tempo d’attesa tipo 9 mesi….) in sedazione completa.
Alla mia domanda: “Siete comunque riusciti a vedere qualcosa?”, la risposta è stata che la gastroscopia non serviva per vedere il reflusso, ma gli effetti del reflusso. Io un po’ perplessa chiedo “Ma quindi non è l’esame che devo fare? Mi si risponde che devo fare una visita con un gastroenterologo (precedentemente mi avevano detto di fare prima la gastro e poi la visita, altrimenti il medico giustamente senza esame può dirti poco).
Entro in confusione e agitazione con la sensazione di aver fatto un esame “per nulla” e aver perso una giornata ed e essermi fatta infilare in gola un tubo apparentemente senza motivo.
Da lì accompagnata e mollata da sola su una sedia, ho assistito anche alla fantastica scena in cui un’infermiera mi vede lacrimare per l’agitazione e ridendo dice “Ah perfetto lei piange”. Unica infermiera gentile quella che mi ha provato la pressione, che mi ha vista un po’ scossa e ha richiamato la dottoressa, che una volta tornata ha negato di avermi detto che secondo le non dovevo fare l’esame.
Secondo loro il farmaco provoca amnesia e io non ricordavo bene quello che mi era stato detto.
Dopo questa tristissima scena, mi mollano lì sulla sedia e si dimenticano della mia presenza. Dopo un’ora mi guardano come dire “ancora qui?”. Peccato che nessuno mi avesse dimessa o tolto l’ago dal braccio.
Un trattamento vergognoso.
All’uscita mi sono rifiutata di pagare visto che l’esame non era stato effettuato e il trattamento non era stato dei migliori.
La prima gastroscopia l’avevo effettuata al Niguarda, dove mi ero trovata benissimo.

Vorrei sottolineare a qualsiasi medico che, anche se per voi è tutto una routine, per i pazienti molte volte no, sono spaventati e un trattamento del genere non aiuta nè voi, nè noi.
Personalmente, mai più al San Raffaele!!!

Patologia trattata
Sospetto Reflusso gastrico.

Commenti

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Per Ordine 
 
Inviato da lucio
06 Febbraio, 2022
Stessa cosa successami all'ospedale Sacco, stesso trattamento. Poi ho scelto la sedazione totale - la fanno anche con la mutua - all'ospedale San Carlo di Milano.
Se ti ricapita, informati lì.
Un abbraccio.
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