Dettagli Recensione

 
Ospedale Umberto I di Ancona
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

commento

Sono Giancarlo, il papà di Andrea DI GIROLAMO, il ragazzo scomparso l’8 dicembre 2006 a seguito di un incidente stradale avvenuto il 18 novembre.
Per dovere d’informazione, qualche mese fa, a seguito di una richiesta di risarcimento danni all’Ospedale di Torrette da parte mia e della mia famiglia e dopo un incontro ufficiale con i responsabili legali del Nosocomio, l’Azienda ci ha corrisposto una somma previo accordo extragiudiziale.
Invece l’esposto denuncia penale presentato qualche anno fa è stato da poco archiviato.
La richiesta era scaturita in quanto ci erano venuti alcuni dubbi circa il decorso del ricovero di Andrea presso il reparto di Anestesia e Rianimazione degli Ospedali Riuniti di Ancona; ricordo che Andrea è deceduto per politrauma cranico aggravato da polmonite polibatterica.
Dalla cartella clinica si evince infatti che Andrea, durante il ricovero in Rianimazione, era affetto da polmonite “Klebsiella”, un classico batterio che può rientrare tra le più comuni infezioni nosocomiali.
Ebbene, tutto lo staff medico della Rianimazione, ci ha parlato sempre della grave situazione di Andrea a livello polmonare, ma non ci ha mai parlato di infezioni nosocomiali dicendoci che non avevano spiegazioni in merito (per la verità ci hanno parlato di tatuaggi).
Il giorno che è morto ci siamo recati presso l’Ospedale, ci hanno fatto vedere il corpo di nostro figlio, ma nessun medico, dico nessuno, ci ha parlato o quanto meno ci ha stretto la mano, sono spariti (eppure la notizia era “importante”). Siamo stati ricevuti da un infermiere il quale dopo la visita ci ha congedato dicendoci di recarci direttamente in obitorio la mattina successiva.
Oggi, a distanza di circa tre anni dal tragico evento io e la mia famiglia abbiamo pensato molto su quanto sopra descritto e siamo giunti alla conclusione che il punto debole di molti reparti ospedalieri specifici per la terapia intensiva sia il proliferare di numerosi batteri che forse attaccano i pazienti debilitati ed in coma e che conseguentemente possono, talvolta, ridurre le percentuali di vita del paziente; pertanto ci batteremo affinché si possa arrivare alla completa e più sicura asetticità e sterilità di tali stanze. Abbiamo ancora davanti ai nostri occhi l’immagine di muratori che lavoravano nel reparto Rianimazione durante il ricovero di nostro figlio!!
Noi immaginiamo che Andrea poteva comunque morire ugualmente ma non abbiamo avuto la “fortuna” che, senza la complicanza della polmonite polibatterica, ciò potesse non accadere e questo, secondo noi familiari è quantomeno lecito pensarlo.

Patologia trattata
grave trauma cranico complicato da polmonite polibatterica.

Commenti

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Inviato da fabrizio
24 Dicembre, 2010
Buonasera, mi rivolgo al signor Giancarlo rinnovando le mie condoglianze e stringedomi a lei e alla sua famiglia.
Il mio è un semplice messaggio di solidarieta' nei confronti della vostra situazione, della vostra straziante storia.
Lei forse non si ricorda di me, io ero amico di Andrea ed ero il suo fisioterapista della Zenith proprio nel 2006, quando si operò al LCA del ginocchio dx se non sbaglio.
Purtroppo appresi della tragica notizia dell'incidente e della morte un po dopo che queste avvennero e nonostante gli anni passati lo sgomento è ancora vivo in me. In questo momento per esempio, dopo tanto tempo e ad un giorno dal natale mi era venuta voglia di rivedere una foto di suo figlio e digitando su google ho scoperto questa sua lettera, che mi ha scioccato ancora di piu'... ho lavorato 3 anni nell'ospedale regionale di torrette e devo dire che lei ha ragione. Molti reparti hanno carenze in termini di igiene e di controlli, a volte per mancanza di fondi, a volte per distrazione del personale o sottovalutazione dei pericoli da infezione. Tuttavia lavorai per 6 mesi anche in rianimazione e, perlomeno negli anni dal 1995 al 1998, devo dire che era un reparto davvero ben curato e tenuto scrupolosamente. Noi fisioterapisti potevamo entrare solo vestiti da "astronauti" e neanche i familiari accedevano, se non accompagnati e bardati dalla testa ai piedi... se la situazione è cambiata bisognerebbe proprio farlo sapere, perche un genitore puo accettare una morte per quanto cattiva e brutale se questa non ha responsabili diretti, ma una polmonite batterica per infezione dentro al reparto lascia troppi dubbi e timori.
Con questo non voglio entrare nel merito di quanto successo, perche non conosco i fatti, ma vorrei solo mandarvi un abbraccio grande, anche se non ci conosciamo, e dirvi che a volte ripenso a quel sorriso furbo e dolce di andrea, e devo dire che per quanto poco lo conoscevo, mi manca... e non oso immaginare quanto manchi a voi.
Vi mando un abbraccio sperando possiate leggere un giorno questo messaggio e consolarvi almeno del fatto che molti come me ancora pensano molto ad andrea con affetto.
spero ci guardi dall'alto e che rida con noi come un tempo.
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Inviato da giancarlo
13 Gennaio, 2011
Caro Fabrizio, ho letto il tuo commento e sono io che ti abbraccio.Non ti dico altro ma se vuoi, puoi chiamarmi al 3493948261, se gradisci ti offro un caffè e ti racconto di persona i "noti fatti".
PS: Grazie anche da mia moglie e mia figlia Giorgia per il pensiero che hai avuto nei nostri riguardi, sei una persona molto gentile. A presto, ciao
Giancarlo
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Inviato da Donatella
30 Luglio, 2012
Caro Giancarlo, per caso mi si è aperta questa pagina cercando il tuo cognome su google e mi si è riacceso un ricordo... Un paio di anni fa sono stata con mia figlia al distretto mandata da tuo cognato Fabio, non so se ti ricordi. Tu sei stato tanto gentile con noi e ci siamo anche andati a prendere un caffè, ci hai raccontato di tuo figlio, ci hai fatto vedere le sue foto che tempestavano il tuo semplice ufficio. Volevo dirti una cosa che forse quel giorno non sono riuscita a fare: siete una famiglia stupenda, la vostra unione è la vostra forza e il modo in cui parli di tuo figlio lo fa sembrare ancora tra noi. Io non ho avuto la fortuna di conoscerlo, ma sono sicura fosse un ragazzo eccezionale, cresciuto in una famiglia speciale. Vedo Fabio quasi tutti i giorni e non gli ho più chiesto nulla di come tu stessi; lo faccio ora qui e ti mandiamo un abbraccio forte forte. Battetevi fino alla fine per questa storia perché se c'è un colpevole è giusto che paghi, nulla vi ridarà più vostro figlio, ma una giustizia gli è dovuta povero angelo. Un abbraccio da Donatella e Giulia.
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