Dettagli Recensione

Oggi è esattamente un anno che ho trovato, insieme alla mia famiglia, degli Angeli prima che dei professionisti. La storia di mia madre, forse, è una come tante, ma la voglio raccontare affinché si sappia che esistono nella sanità ancora medici pieni di umanità e passione per il loro lavoro. Mia madre ha una forma aggressiva di diabete che le ha portato quasi tutte le relative complicazioni: cecità, insufficienza renale, cardiopatia, ischemie vascolari con conseguenti ulcere agli arti inferiori.. Motivo quest'ultimo che ci ha portati a conoscere la struttura Humanitas di Bergamo, dove sono specializzati in questo campo. Il giorno 28 agosto dell'anno scorso mia madre era stata portata nel blocco operativo solo per una angioplastica alle vene degli arti inferiori, con conseguente amputazione delle dita del piede. In realtà la situazione è degenerata per un infarto in corso, che il Dott. Roberto Francesco Ferraresi prontamente è riuscito a fronteggiare, salvando nostra madre e dandoci la possibilità di riabbracciarla. L'intervento al piede fu rimandato, ma successivamente lo stesso giorno si bloccò l'accesso femorale per la dialisi e mia madre non aveva altri accessi venosi dato che le era stato riscontrato precedentemente un trombo nella vena cava superiore. Consultammo diverse strutture, ma nessuno si rese disponibile, data la criticità e il rischio alto dell'intervento. Il Dott. Ferraresi nuovamente intervenne e riuscì a sbloccare quella vena, quando in altre strutture del sud e centro Italia non ci avevano dato speranze. Oggi mia madre a distanza di un anno è qui con noi, posso ancora ascoltare la sua voce, abbracciarla e sentirla ridere e scherzare. Voglio ringraziare e se potessi vorrei urlare al mondo intero il mio GRAZIE a tutti i medici, agli infermieri e a tutto il personale dell'Humanitas di Bergamo, che è una struttura che funziona perfettamente in tutta la sua organizzazione. Un ringraziamento particolare va al Dott. LOSURDO, che non è solo un medico disponibile dal cuore enorme, ma è diventato per noi un punto di riferimento, non ci ha mai lasciato e ci ha sempre sostenuto e indicato la strada da seguire.