Dettagli Recensione

Il 7 febbraio 2019 alle ore 12.30 – dopo un improvviso svenimento con caduta a terra, trauma cranico e perdita di coscienza sul posto di lavoro - sono stato portato in ambulanza (grazie al tempestivo intervento del mio caro amico/collega Antonio Montisano) - al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare di Napoli in “Codice giallo” e trasferito in tarda serata dopo un’approfondita angiografia cerebrale al reparto di Neurochirurgia. La mia permanenza in questa mega-struttura sanitaria è durata 16 giorni di ricovero, sospesa in un baratro infinito in cui sono rimasto immobile a letto per una serie di accertamenti. I primi quattro giorni li ho vissuti in una realtà virtuale, dove tutto mi appariva surreale, probabilmente per i sedativi e gli anestetici che mi erano stati somministrati. Il letto 711 B in cui mi trovavo, nella stanza al 7°/Hd1 piano, sembrava collocato in verticale alla parete ed io vedevo tutto ribaltato… perfino la predominante immagine del Vesuvio che s’intravedeva sullo sfondo della panoramica affacciata della camera verso l’esterno. Nei giorni successivi sono stato portato più di una volta ai “Livelli” sottostanti per altri esami diagnostici. Ambienti immensi e lunghi percorsi, apparati tecnologici a dir poco fantascientifici ruotavano intorno ai miei occhi in una moltitudine di luci accecanti e frammenti di colori sbiaditi che sfumavano verso il grigio-azzurro delle innumerevoli corsie. Le sagome del personale medico e infermieristico che mi assistevano dall'alto della mia lettiga in movimento, sparivano vorticosamente in specchi riflessi, vibrando in una sorta di frenetico caleidoscopio.
Oggi fortunatamente sono in ripresa e sono ritornato a casa. Di sostegno, aiuto e amore, ne ho ricevuto tantissimo: in primis dalla mia famiglia, dai miei fratelli, dai miei cognati, dai miei cari amici e colleghi e da moltissimi conoscenti. Ringrazio tutti di vero cuore. Vorrei ringraziare anche il personale medico e paramedico del Reparto di Neurochirurgia per la grande umanità che mi hanno quotidianamente dimostrato. L’Ospedale del Mare oltre ad essere una struttura all'avanguardia è una straordinaria realtà sanitaria dotata di personale eccellente, persone gentili, premurose e umanamente disponibili. Durante la degenza ne ho conosciute tante che si avvicendavano spesso al mio capezzale, per aiutarmi in qualsiasi momento. I loro volti, le loro voci, ma anche i loro nomi, sono ancora impressi nella mia mente: Rosario, Luigi, Tommaso, Giacomo, Giuseppe, Marco, Salvatore, Pasquale… e inoltre, voglio ricordare due formidabili donne, piene di carisma e umanità, Annamaria e Rosa.

Un abbraccio affettuoso a voi tutti e grazie infinite per il vostro importante operato!