Dettagli Recensione

 
Ospedale di Parma
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

stavo meglio quando stavo peggio!

L'intervento cui sono stata sottoposta non solo non è riuscito, ma mi ha portato conseguenze a tutt'oggi non ancora risolte e questo penso non dovuto a uno scherzo del destino, quanto a una inesatta valutazione dei rischi e ad una assistenza post operatoria a mio parere molto superficiale. Voglio sottolineare che a nulla sono servite le mie segnalazioni sui sintomi presenti dopo l'intervento e che le mie paure, purtroppo fondate, sono rimaste inascoltate. Sono trascorsi due mesi e non riesco ancora ad uscirne..

Patologia trattata
glaucoma.

Commenti

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Inviato da Prof. stefano Gandolfi
13 Ottobre, 2011
Mi trovo costretto a dare una risposta a quanto segnalato dalla sig.ra Vozza, a difesa della nostra professionalità e per correttezza di informazione: il caso della sig.ra Vozza fa parte dei cosiddetti “casi disperati” in cui numerose persone hanno operato a vario titolo e che si presentano a guaio fatto e con un margine di manovra strettissimo, cosa che la Vozza ha trascurato di premettere. Nello specifico, l’occhio era già stato operato per distacco di retina grave e presentava un residuo visivo pari alla capacità di contare le dita a 30 cm dal viso (….). A esito delle varie procedure, restava un glaucoma terminale (cioè tale da accecare irrimediabilmente la paziente in poco tempo) che veniva affrontato con un intervento delicato e difficile di imipianto valvolare. L’intervento, eseguito senza problemi non stante gli enormi rischi di gravissime comlicanze intraoperatorie, veniva complicato nel post-operatorio dalla necessità di far monitorare la paziente, cardiopatica, in terapia intensiva cardiologica, dove la paziente si recava controvoglia (nonostante la espicita richiesta dell’anestesista) e da dove ritornava (dopo una degenza caratterizzata, a quanto ci è stato riferito dai colleghi, da una costante indisciplina e resistenza alle prescrizioni di quiete comportamentale) con una complicanza di media gravità (i.e. un sollevamento sieroso della coroide). Risoltosi dopo una ventina di giorni il sollevamento della coroide (sulla genesi del quale aveva giocato un ruolo primario l’atteggiamento comportamentale della paziente), la retina, già oggetto di distacco in passato, restava sollevata e necessitava di intervento dedicato, che la paziente esguiva in altra sede e da cui tornava a noi con una serie di esiti tali da compromettere quanto da noi fatto per curare il suo glaucoma. Anche in questo caso, siamo di fronte o a malafede, nel riportare i fatti, o a colpevole ignoranza nel non aver voluto accettare il profilo di rischio. Qui a Parma siamo abituati a gestire casi del genere (cioè casi disperati, dove nessuno se la sente di mettere mano) e lo facciamo con professionalità a prova di riscontro. E’ chiaro che abbiamo bisogno che i proprietari degli occhi malmessi, su cui noi cerchiamo di fare il possibile, si rendano conto della gravità della loro situazione. Chiaramente, nella signora Vozza, questa consapevolezza non c’è.
Inviato da Carla
21 Agosto, 2016
Ciao sono Carla, ho letto la tua recensione; anch'io sono stata operata a entrambi gli occhi e ho dei problemi irrisolvibili.. Tu ti sei rivolta a qualcuno o a qualche legale??
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