Dettagli Recensione

 
Ospedale San Giovanni Addolorata di Roma
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
5.0

Calvario

il 3/10/2011 è iniziato il nostro calvario. Mio padre è stato ricoverato per problemi motori nel lato dx del corpo, gli è stato riscontrato un idrocefalo e quindi sarebbe stato sottoposto ad un semplice intervento chirurgico introducendo una derivazione dal ventricolo al peritoneo. Fatto l'intervento sembrava tutto risolto, fino a quando dopo 10 giorni è stata chiesta una tac di controllo per valutare la situazione e trasferire mio padre in un centro di riabilitazione. Dopo la lettura della tac, è stata riscontrata una possibile infezione alla testa, così hanno deciso di togliere la derivazione facendo un altro intervento. Pochi giorni dopo è stato trasferito in un centro di riabilitazione, dove è rimasto per 10 giorni e poi subito riportato di urgenza in ospedale per effettuare di nuovo l'intervento, nel quale avrebbero di nuovo inserito la derivazione. Da qui è iniziato il calvario di mio padre. Dopo 3 giorni gli è stata riscontrata una peritonite e quindi di corsa in sala operatoria per aprirgli l'addome in due; una settimana dopo di nuovo in camera operatoria per togliere la derivazione interna, sostituendola con una esterna. era dato per spacciato perchè aveva avuto una grossa infezione, invece lui forte come sempre è riuscito ad andare avanti ed il 30 dicembre, dopo varie analisi del sangue e del liquor, tutto è risultato sterile, così si è deciso di operarlo di nuovo inserendo una derivazione collegata con il cuore. E qui è successo di tutto: dopo 20 ore ha avuto uno shock settico, quindi il 2 gennaio si è deciso di operarlo di nuovo togliendo per l'ennesima volta tutto, portando all'esterno la derivazione. Purtroppo tutto è andato male perchè il giorno dopo è stato colpito da setticemia ed allo stesso tempo ha avuto un'emoraggia cerebrale finendo in coma. è andato avanti fino al 6 gennaio ed alle 9,30 il cuore da guerriro che ha avuto ha cessato di battere. é stato operato da 8 dottori diversi, non ho parole perchè dopo 3 lunghi mesi di sofferenza l'unico risultato è stato la morte. I dottori, a detta di loro, ce l'hanno messa tutta però qualcosa non è andata bene, forse la causa di tutto è stata la troppa leggerezza in alcune circostanze??? Comunque alla fine chi ne ha pagate le conseguenze è stato mio padre.

Patologia trattata
Idrocefalo.

Commenti

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Inviato da marianna
08 Gennaio, 2012
La setticemia è una malattia degli ospedali (dicono...!)
Purtroppo ancora non si è capito come combatterla... certo la sanità italiana non fa molto per cercare di porre rimedio a tutto ciò! Ho visto personalmente pazienti del San giovanni uscire dalle sale operatorie, o da sale di terapia intensiva, per fare tac di controllo e percorrere intubati corridoi colmi di gente con porte automatiche che si aprivano al passaggio e che davano verso l'esterno della struttura ospedaliera!!! E la ciliegina sulla torta? Barboni che vivono al'interno della struttura stessa dove utilizzano bagni per lavarsi e sedie delle sale di attesa per dormire...bha!!!
E allora mi chiedo:
"A cosa serve indossare un camice e una mascherina... quando invece gli infermieri escono con i panni da lavoro per andare al Bar? e non ci sono precauzioni per casi come quelli elencati sopra?"
La contraddizione fa parte di questo paese e chi ci rimette è sempre la povera gente che va in una struttura pubblica per farsi curare..
In risposta ad un earlier comment

Inviato da salvatore
10 Gennaio, 2012
Concordo con quanto espresso da Marianna, la sanità ha sfornato migliaia di decessi per mancanza di sterilità.. come sembra sia accaduto in questo caso. Quanti ancora ne devono morire per questo problema...? è una piaga la setticemia, sembrava un male del secolo scorso.. ma dolorosamente per chi ne fa le spese è ancora attuale...
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