Rianimazione 1 San Giovanni Addolorata di Roma

Sono stato operato nel dicembre del 2020, nel pieno della pandemia, con successivo trattamento chemioterapico. Dopo circa 9 ore d'intervento, venivo lasciato in coma farmacologico e poi successivamente risvegliato il giorno seguente in RIA. Ringrazio il personale tutto della Rianimazione per le cure e l'assistenza datemi con professionalità. Vorrei tanto ringraziare uno ad uno il personale tutto, dai medici agli infermieri e OSS, per essermi stati accanto con infinita pazienza e professionalità, donando sollievo alla mia sofferenza.

Nella disgrazia di quanto successo, sono stato fortunato ad essere portato presso il centro rianimazione dal 118, dove ho trovato persone davvero eccezionali, uniche, simpatiche, affabili; grandi professionisti con i quali si è instaurato subito un rapporto fraterno, umano e anche di amicizia. Un reparto da tenere sempre attivo così come l'ho conosciuto, non cambiate mai... Vi voglio bene a tutti.
Un grazie dal profondo del mio cuore ai medici, agli operatori, agli inservienti, a tutti. Vorrei ringraziarvi per nome, ma ne dimenticherei tanti non conoscendo il nome di tutti, così ne prendo uno per tutti che faccia da portavoce: ciao grande Alessandro...

Mia sorella è stata ricoverata il giorno 16 Dicembre 2019 in seguito a grave trauma cranico conseguente ad una caduta ed è entrata in coma. L'assistenza iniziale è andata bene nonostante la gravità del caso. Il chirurgo che l'ha operata è stato eccezionale, un reparto veramente eccellente. I guai sono cominciati quando l'hanno portata in terapia intensiva, in quanto non è un centro in grado di valutare i danni reali cerebrali e specializzato per aiutare le persone ad risvegliarsi dal coma, ti aiutano a rimanere in vita sostenendo mediante macchinari i parametri vitali. Strutture come Cavalieri di Malta, San Giovanni Battista, San Camillo, il Gemelli e un'altra struttura a Roma (quindi relativamente poche) hanno questi centri di unità di risveglio dal coma. Dopo solo quattro giorni, poiché non si risvegliava dal coma, non era reattiva per loro, ci hanno proposto di trasferirla in un hospice, dove si mandano i malati terminali... Non abbiamo firmato e acconsentito. Ci sono persone che hanno impiegato mesi o settimane per uscire dal coma, stiamo parlando di grave trauma cranico che richiede dei tempi, così abbiamo cercato altre struttre, purtroppo con tempi lunghi perché in cose come queste se non ci passi non trovi subito la soluzione. Siamo riusciti a farla rimanere in reparto per 25 giorni, mentre cercavamo un modo per trasferirla in una di queste strutture per questi gravi cerebrolesi. Ma purtroppo, dopo l'ennesima "minaccia" di trasferirla in reparto senza ausili del respiratore della terapia intensiva (e l'assistenza che ne deriva) se non avessimo accettato di farla trasferire all'hospice per il fine vita, abbiamo dovuto optare per l'hospice, senza contare le volte che l'hanno staccata dal respiratore in quei 25 giorni, così da dimostrare, come più volte ci hanno detto, che respirava autonomamente (invece subito dopo che lo toglievano ripeggiorava) per farla trasferire a tutti i costi. Non ci sono parole per quello che ci hanno fatto passare, questa esperienza può aiutare chi si trova in questa situazione, perché ci sono due soli neurologi in tutta Roma in grado di valutare queste persone, e aiutarvi nel seguire il percorso giusto. Purtroppo ne sono venuta in contatto il giorno che mia sorella è morta e non è stato possibile, dato che all'hospice, dopo essere stata tolta dalla terapia intensiva, ha cominciato a peggiorare dal primo giorno che è arrivata lì. Bisogna sapere chi contattare dopo aver ricevuto le cure iniziali in situazioni come queste. Tutte le persone che ci sono state per tutti quei giorni vicine, possono testimoniare quanto da me esposto. Anche se mia sorella non sarebbe sopravvissuta, o avrebbe riportato danni irreversibili, ciò non toglie che doveva essere valuta da un neurologo competente, come sarebbe accaduto se non si fosse aggravata non continuando le cure dovute, ma soprattutto questi pazienti devono essere trattati con un percorso adatto.

Complimenti per l'assistenza ricevuta e la grande disponibilità verso noi famigliari, che ogni giorno chiedevamo informazioni. Uno staff indimenticabile.
Un abbraccio a tutti e un bacio al prof. Mario D'Ambrosio.

Desidero ringraziare i medici e gli infermieri della rianimazione per le cure che hanno prestato al mio compagno. Tutti si lamentano della sanità, ma é bello poter fare i complimenti per come viene gestito questo reparto.
I medici sono molto gentili ed umani, sempre a disposizione per spiegare la situazione del paziente.
Gli infermieri formano un team instancabile che segue le indicazioni del primario e di tutti i medici. A tutti loro va il mio ringraziamento, perché hanno trasformato la mia paura in chiarezza.
Grazie di cuore al dott. Mario D'Ambrosio e ai suoi colleghi per l'eccellenza dimostrata.
Buon lavoro a tutti.

Desidero ringraziare il Dott. Mario D'Ambrosio e tutto lo staff del reparto di rianimazione, per l'alta professionalità dimostrata e per avermi restituito mio figlio sano e salvo dopo un brutto incidente col motorino. Grazie, grazie, grazie, sarò sempre devota al Vostro operato.
Una eccellenza.

Scrivo questa recensione a 7 mesi dalla morte di mio padre. Ma voglio farlo per ringraziare il dottor Mario D'Ambrosio, la dottoressa Norma Pistilli e tutto il personale del reparto per l'impegno, l'assistenza, la tenacia con cui hanno assistito mio padre. Li ringrazio per l'estrema professionalita' e la grande umanita'. Sono certa che e' stato fatto di tutto per salvargli la vita, sino all'ultimo. E grazie anche per come con "gentilezza" lo avete accompagnato nei suoi ultimi giorni.
Grazie da parte mia e di tutta la famiglia.

Sono stata "OSPITE" (non volontaria) del reparto di rianimazione sala B, letto 4 (18 - 25 ottobre 2014) e, nonostante la mia situazione abbastanza critica, devo ancora una volta ringraziare tutti i dottori, ma soprattutto il personale infermieristico che, nonostante la mia situazione di salute, sono riusciti a rendere quei giorni "piacevoli" e pieni di un ricordo che nel lato positivo ancora mi accompagna.
Grazie di cuore.
Loredana

Alla competenza di questa straordinaria equipe devo la mia vita, grandi professionisti cui non manca una grande umanità.
Ancora un grazie a voi e a tutto il personale infermieristico, eccezionali anche loro.

Mi fa piacere segnalare un caso di "buona sanità": il Reparto di Rianimazione del S.Giovanni Addolorata guidato dal Dr. Mario D'Ambrosio.
Tutta l'equipe, a cui aggiugno anche il personale paramedico, brilla per professionalità e per umanità sia verso i pazienti che i loro familiari.
Tutto ciò assume particolare valore se si pensa alle difficoltà economiche in cui versa la Sanità.
Quindi: grazie di cuore anche e soprattutto da parte di Loretta, che sta facendo passi da gigante.

Ringrazio tutti coloro che mi hanno assistita per le straordinarie cure ed attenzioni ricevute, che sicuramente hanno favorito una degenza molto breve, nonostante, la mia fosse una patologia molto importante.
Ancora grazie per la Vostra competenza ed umanità. É stato un momento molto difficile della mia vita, ma la vostra disponibilità, dimostrata anche nel gestire i rapporti con i miei familiari concedendo loro ascolto e comprensione, è stata di grande aiuto.

A TUTTO IL PERSONALE UN GRAZIE DI CUORE PER L'ASSISTENZA PROFESSIONALE OFFERTA A NOSTRA MADRE.
LE FIGLIE DEL LETTO 8- RAFFIO ELENA

Desidero esprimere i miei ringraziamenti a tutto il personale medico e infermieristico dell'ospedale San Giovanni Addolorata di Roma- reparto rianimazione primo piano sala B- per aver ridato una speranza di vita a mio fratello Giuseppe, colpito da aneurisma cerebrale il 1 febbraio 2012.
Intendo sottolineare la grande professionalità dei medici Virgilio Ciacci (neurochirurgo) e D'Ambrosio (responsabile del reparto rianimazione).
Sentiti ringraziamenti da tutta la famiglia Consiglio.

Un sincero ed affettuoso ringraziamento a tutto il personale impiegato nel reparto di rianimazione che, tra mille difficoltà strutturali, con grande impegno ed incondizionata dedizione fa si che il reparto di rianimazione del San Giovanni possa essere ritenuto uno dei fiori all'occhiello della sanità laziale. E un particolare e personale ringraziamento va al dott. Mario D'Ambrosio, attuale responsabile F.F., al dott. Fabio Damico e al dott. Giancarlo Metelli, che con la loro professionalità ed umanità hanno in primis salvato la mia vita e successivamente con la loro vicinanza mi hanno ridato la voglia di vivere dignitosamente nonostante la mia condizione da invalido. Altresì un sincero ringraziamento va al tutto personale infermieristico, il cui elenco sarebbe troppo lungo da citare, ma la loro competenza ed umanità li rendono speciali. Quindi non mi resta che ringraziare l'intera struttura con l'augurio che mantenga nel tempo la stessa efficienza per permettere, a chi in futuro ne avrà bisogno, la sicurezza di essere assistito come lo sono stato io. GRAZIE