Psichiatria Molinette

Diagnosi errata, minacce di TSO e poca chiarezza nell’informare il paziente sulla diagnosi.
Tra l’altro le diagnosi errate mi hanno portata ad essere stigmatizzata dagli stessi medici .
Avevo un disturbo da molestia e da aggressione, i medici psichiatri delle Molinette hanno pensato bene di farmi una diagnosi di “fragilità emotiva”. Forse sarebbe meglio togliere alle Molinette il Centro Antiviolenza se gli psichiatri inducono ad una vittimizzazione secondaria.
Dopo le molestie, le donne subiscono anche le valutazioni sulla loro personalità, mai invece quella degli “aggressori”.
Esperienza personale negativa.

Quasi tutto si regge sulla competenza e buona volontà degli infermieri e delle OSS. Dei medici salvo il Dr. Giulio Barzega ed il Dr. Alberto Vitalucci, che hanno sempre cercato di aiutare. Ho corso molti rischi dai pazienti più agitati e devo dire grazie a 2 infermieri e 3 OSS se mi è andata abbastanza bene.

Un ottimo livello di ascolto e comprensione della mia situazione in relazione al mio ambiente di vita.
Nei limiti oggettivi della struttura architettonica e dei mezzi a disposizione del servizio, mi è stata data la possibilità in breve tempo di recuperare il sonno e di elaborare una strategia per affrontare diversamente le condizioni che avevano portato al ricovero.
Un breve soggiorno in struttura decisamente utile.
Indubbiamente con locali più grandi e moderni (sale di vita, spazi fumatori e non, una vera medicheria separata dalla segreteria, stanze per colloqui e per attività terapeutiche di parola, di gruppo o psicomotorie) questa équipe potrebbe esprimere al meglio il grande potenziale di cura che già si intuisce.

Sono stata ricoverata con due TSO all'ospedale Molinette - reparto Villari per psicosi in seguito all'uso di sostanze: mi sono buttata contro un vetro pensando che dovevo rinascere.. Ho subìto anche un intervento al ginocchio a causa del taglio. Poi non mangiavo, nè mi lavavo, avevo pensieri fuori dal comune, vivevo nella mia realtà.
Per fortuna mi hanno fatto prendere Risperdal e mi sono ripresa completamente e, dopo qualche settimana, grazie a loro sono ritornata normale. Adesso, dopo un anno, non prendo più farmaci antipsicotici, solo l'antidepressivo perchè ero depressa quando ho iniziato a usare sostanze stupefacenti.
Adesso sta andando molto bene, sono serena finalmente :)

Assistenza molto umanitaria, medici e personale affettuosi, comprensivi e molto professionali, nonchè disponibili all'ascolto del paziente. Nel mio caso ho avuto molta attenzione da tutto il personale e dal prof. Villari!! E non solo con me, notavo lo stesso trattamento per tutti i ricoverati. Grazie allo staff.. E anche se non sono ancora fuori da mio problema, sono stata affidata in ottime mani. Grazie ancora!

Vedo solo commenti negativi sul reparto del Dottor Villari e dedico 5 minuti del mio tempo per lasciare il mio feedback.
Sono stato ricoverato più volte, sempre per brevi periodi, sempre per disturbo bipolare, e credo di essere stato sempre seguito e curato bene.
La malattia psichiatrica genera una grave frattura all'interno del malato che non si sente bene, non sa esattamente cosa ha e cerca un sostegno psicologico costante.
Il reparto in questione non è una "casa della consolazione", il livello di empatia del personale non è alto (anzi), ma credo che il livello di specializzazione (vedere curricula) sia degno di nota ed il personale medico sappia affrontare tutte le casistiche della materia.
Vengono organizzate, nel limite del possibile, visite con psicologi (forse troppo giovani per la gravità di alcuni casi) ed alcune (poche) attività alternative.
Il livello di monitoramento e di sicurezza del reparto é alto.
Io mi sono sempre trovato bene, probabilmente sono stato più tranquillo di altri pazienti perchè avevo la certezza che la mia degenza sarebbe stata breve.

Quel giorno ero agitata, avevano appena fatto un TSO a mio figlio, io ero appena arrivata dalle vacanze e mi ero fiondata in ospedale, a trovarlo, al san giovanni. la dottoressa mi guarda e mi dice di passare a farmi dare un'occhiata, che le sembravo provata. vado alle Molinette dal dott. Villari, lo conosco già per un consulto privato nel suo studio, credendo di avere a che fare con uno psicologo, non uno psichiatra (che ne so io..) una specie di basaglia, magari. Mi dice si fermi qui un attimo, prenda queste pillole eccetera. Morale: alla fine sono uscita dopo due mesi, con un soggiorno in clinica a Bra, all inclusive. Nel frattempo ho visto pazienti che rifiutavano la terapia venir costretti a prenderla, ho respirato l'aria della paura, ho imparato a non parlare, perchè i medici ti scrutano e poi ti somministrano pastiglie che ti tolgono anche le forze. Io quel reparto lì lo chiuderei, ma non solo quello: tutti i reparti psichiatrici per come sono concepiti e per come funzionano. Servono secondo me solo nell'emergenza a sedare un agitato. Stop. Non a tenere per settimane la gente a vegetare fissando il vuoto.