Dettagli Recensione

 
Ospedale Cannizzaro di Catania
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

VITA DISTRUTTA

Buongiorno,
volevo raccontare la mia storia, la mia esperienza e quella della mia famiglia con il Prof. Alfredo Galassi (Responsabile dell’Emodinamica del Cannizzaro di Catania).
A fronte di una visita privata e dopo aver esposto al Prof. Galassi la situazione cardiologica di mio padre, il Prof. Galassi decide di sottoporlo a coronarografia.
Giorno 08/10/2013 mio padre viene ricoverato al reparto di cardiologia ed emodinamica del Cannizzaro di Catania per essere sottoposto alla coronarografia l’indomani giorno 09/10/2013.
Durante questo intervento il Prof. Galassi ci chiama dalla sala d’attesa dove aspettavamo e ci comunica di aver chiamato i medici della rianimazione perché mio padre ha perso i sensi.
Dopo qualche minuto i rianimatori ci informano che mio padre è stato intubato e che è in COMA.
Il Prof. Galassi ci dice che non capisce cosa sia successo e come sia potuto accadere, non riesce a spiegarci e ci dice di stare calmi perché sicuramente tra qualche ora si risveglierà.
Ad oggi mio papà, a fronte di un ipossia cerebrale ed infarcimento emorragico secondario ad arresto respiratorio durante la coronarografia effettuata, dopo un mese di coma, dopo 6 mesi nell’unità di risveglio della struttura il Giglio di Cefalù, si ritrova ricoverato nel reparto di lunga degenza del Giglio di Cefalù.
Non mangia, non beve, persiste un rallentamento ideomotorio, disfagia, portatore di cannula tracheostomica e PEG.
In parole povere una vita distrutta, una famiglia distrutta!
Tutto a fronte di... non si sa perché!
Il Prof. Galassi non ci ha saputo o voluto spiegare cosa sia successo, una fatalità, un errore???
A fronte di tutto ciò il Prof. Galassi non si è premurato neanche di fare una telefonata, di seguire anche da lontano un suo paziente dalla vita compromessa! Inoltre quando, dopo qualche mese dall’accaduto, abbiamo chiesto aiuto al Prof. Galassi in merito alla ricerca di un centro importante ed idoneo che potesse aiutare mio papà, beh, non solo non ci ha neanche aiutati, non si è degnato neanche di prendere qualche informazione in merito.
La sua prima preoccupazione è stata chiederci se avevo i soldi per poterlo spostare perché sarebbe stato troppo dispendioso!!!!!

Ferlisi Giovanni

Patologia trattata
CORONAROGRAFIA.

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