Dettagli Recensione

 
Ospedale Cardarelli di Napoli
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Splendidi alleati

Mia madre è una cardiopatica severa e purtroppo nell'ultimo anno siamo dovuti ricorrere spesso al Pronto Soccorso, con tutto il giro che ne consegue, di padiglione in padiglione. L'ultimo ricovero è durato 2 mesi e mezzo e, tra un'emergenza e l'altra, non è stato affatto un ricovero semplice sotto nessun aspetto. Dopo il consueto girone dei dannati, approdiamo in Medicina 3, al padiglione B. La prima impressione è stata poco rassicurante, sembrava di essere arrivate in un luogo sconclusionato e di trovare solo referenti e personale sbrigativo. Eppure, vivendo il reparto giorno per giorno per 2 mesi, dal momento che mi sono praticamente trasferita lì con lei, ho notato fin da subito piccole sfumature che fanno la differenza e l'iniziale impressione è cambiata radicalmente, malgrado ci sia comunque qualcosa da poter migliorare. Il paziente chiaramente non è affidato ad un medico specifico, la cartella clinica passa tra i vari dottori di turno e, come in tutti i reparti vissuti finora, non tutti sono votati ad approfondire, a richiedere consulenze esterne, preferendo restare ancorati al mero superamento dell'evento acuto anziché puntare al miglioramento globale delle condizioni di salute e di vita, guardando solo al "caso" e non alla persona. Fortunatamente però i Dottori preparati, competenti, capaci di ampliare le proprie vedute e, nel nostro caso, risolutivi anche nei momenti di massima emergenza, sono numericamente superiori (dott. Bassano -cui sarò riconoscente sempre per averla rianimata dopo l'arresto cardiaco- dott. Di Monda, dott. Gallucci, alcuni nomi su tutti) e loro, insieme allo staff infermieristico, sono il vero motore del reparto.
Essendo infatti lì giorno per giorno e per tanto tempo ti accorgi poi che c'è anche questo popolo più silenzioso forse, ma altrettanto efficiente che svolge il vero lavoro sul campo: infermieri e OSS (Rosaria, Maria, Susy, Gennaro, Rosanna, Maria, Roberta, Marco, Angela, Massimo, Maria, Angela, Luisa, Lia, Annalisa, Titty, Pasquale, Enrico e Massimo). Sono loro a seguire nel concreto le esigenze delle persone ricoverate, a fare i conti con le difficoltà legate al taglio dei fondi sanitari che causano inevitabilmente carenza di materiali e medicinali, ritardi nelle tempistiche di realizzazione degli esami esterni o degli spostamenti e a cercare soluzioni. Sempre loro che,con una marcia in più, si interfacciano realmente con parenti e pazienti innervositi e stanchi e che si fanno carico delle esigenze delle "persone", sempre attenti nella quotidianità dalla somministrazione delle terapie, alla risposta a richieste specifiche fino alla gestione di urgenze e momenti critici. Sempre in un continuo equilibrio tra competenza, professionalità ed empatia malgrado vivano il forte sovraccarico di un lavoro difficile da gestire già solo per il fatto di essere a contatto diretto con un'utenza provata emotivamente e fisicamente. A capo di quest'orchestra il Caposala che cerca costantemente di rimboccarsi le maniche, di trovare soluzioni e di gestire al meglio le poche risorse che ha a disposizione. Detto ciò, non posso che ringraziarli per essersi presi cura di mia madre e per averci fatte sentire costantemente protette e in buone mani! Nella sanità pubblica attuale nulla è scontato e il valore aggiuntivo di un lavoro ben svolto, caratterizzato da umanità anche a dispetto delle tante difficoltà che incontra, e che vada oltre lo "stipendio", non è da sottovalutare. Ricordiamocene anche noi utenti, quando siamo troppo esigenti o poco gentili; davanti a noi ci sono persone che spesso fanno la differenza tra la vita e la morte, dobbiamo essere riconoscenti verso questi alleati!

Patologia trattata
Coronaropatia trivasale.

Commenti

 
 
Per Ordine