Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Milano
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Ricovero in Medicina

Racconto qui l'esperienza avuta dalla mia famiglia con il reparto di Medicina 1 tramite mio padre di 86 anni.
E' stato mandato dal pronto soccorso di Legnano dopo 2 giorni - vi era arrivato il 3/9/2021 perchè vomitava un liquido scuro - perchè non avendo posti letto lo hanno mandato a Cuggiono.
Cardiopatico da 2 anni, seguiva una terapia farmacologica a casa seguito da i suoi famigliari tramite i medici dell'ospedale di Legnano.
Durante la degenza a Cuggiono la terapia che seguiva è stata sospesa e l'unica esame a cui è stato sottoposto è stata una gastroscopia, dove è stato rilevato un polipo maligno.
Decisione dei medici che lo seguivano: non operabile, troppo debole ("è un grande anziano, troppo debole per essere operabile").
Secondo gastroenterologo: bastava un sondino per continuare ad alimentarlo (nota presa dalla cartella clinica).
Nel mese che e' seguito di ricovero praticamente non ha piu' mangiato ed è caduto persino dal letto (le sponde coprivano a malapena il materasso, soluzione: sposato il letto vicino al muro).
Ci era consentito vederlo per mezz'ora a giorni alterni causa Covid (4 giorni senza vederlo per sospetto contagio, poi rilevatosi nullo..).
I medici con cui abbiamo avuto a che fare solo sentiti per telefono, mai visti di persona, richiamavano loro quando potevano farlo.
Due settimane dopo il ricovero ci hanno proposto le cure palliative (mai trasferito nel reparto apposito).
Per concludere, e' morto 1l 4 ottobre 2021 dopo un mese di ricovero senza mangiare; pesava 40 chili, non aveva piu' accesso venoso dicevano. La notizia mi e' stata comunicato telefonicamente da un medico che non avevo mai sentito (sotto si sentiva ridere e scherzare).

Patologia trattata
Cardiopatia, polipo maligno stomaco.

Commenti

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Inviato da Nadia
02 Dicembre, 2022
Forse la gravità della situazione non dava speranza di guarigione, ma non è un motivo per togliere anche il diritto del malato di essere accompagnato nel fine vita con cure dignitose, senza aumentare la sofferenza anche morale.
Purtroppo spesso non viene garantita la minima assistenza umana e non si garantiscono le relazioni affettive ai malati, soprattutto anziani.
Forse vengono visti come un "costo sanitario che non è conveniente sostenere" per la scarsa aspettativa di vita.
La sanità è carente di risorse professionali e questo può portare alla freddezza e scarsa empatia, perché può capitare che il personale stanco e sfruttato sia risoluto e insensibile alla cura della dignità del malato.
È un decadimento generale della sanità, chi ci passa indenne è fortunato perché ci sono realtà positive, ma è solo bravura dei singoli, non è la regola e nemmeno più "diritto alla salute", ma dovere di far quadrare i budget delle aziende sanitarie.
Poi ci siete voi, c'è il vostro dolore per vostro padre, il dispiacere di saperlo solo e sofferente.... Ma questo spesso non fa notizia, se non capita a qualcuno di famoso.
Mi dispiace tanto.
Un saluto pieno di rispetto per tutto quello che avete vissuto.
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