Istituto Europeo di Oncologia Milano

 
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Giudizio dei pazienti

Voto ospedale
 
4 (69)
Voto reparti
 
4.8 (420)
Indirizzo
Via Ripamonti 435, Milano
Telefono
02 574891
L'Istituto Europeo di Oncologia IEO, fondato nel 1994 da Umberto Veronesi, è situato a Milano in Via Ripamonti 435. L'Istituto Europeo di Oncologia è stato creato per realizzare un modello innovativo di sanità e di ricerca avanzata nel campo dell'oncologia internazionale. Al suo interno i Direttori di Divisione e di Unità provengono da otto diversi paesi europei. La struttura, oggi Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) con decreto ministeriale del gennaio 1996, ha realizzato al suo interno la completa integrazione tra le diverse attività di lotta ai tumori: prevenzione e diagnosi, educazione sanitaria e formazione, ricerca e cura. L'attività è articolata nei seguenti tre dipartimenti: Dipartimento di anatomia patologica e medicina di laboratorio; Dipartimento di immagini e scienze radiologiche; Dipartimento di oncologia sperimentale. Altre aree cliniche: sviluppo di nuovi farmaci per terapie innovative; prevenzione e genetica oncologica; psiconcologia; cure palliative e terapia del dolore. E' possibile contattare il CUP - Centro Unificato di Prenotazione al numero telefonico 02/57489001.

Recensioni dei pazienti

69 recensioni

 
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1 stella
 
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Voto medio 
 
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3.9  (69)
 
3.5  (69)
 
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Filtra per malattia, intervento, sintomo

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4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Interventi al seno

Molto competenti e gentili.

Patologia trattata
Carcinoma al seno.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Chirurgia urologica - dott. Musi

Sono molto grato al professor Musi che mi ha operato per adenocarcinoma prostatico.
A mio parere un grande chirurgo!
Grazie, gli sarò infinitamente grato.

Patologia trattata
Adenocarcinoma prostata.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Ormonoterapia per cancro della mammella

Sono rimasta molto delusa. Il paziente dovrebbe essere al centro, ma qui non lo è più.
Sanità pubblica tutta la vita! E' la migliore.

Patologia trattata
Tumore mammario.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Urologia IEO - prof. Musi Gennaro

Bravissimi. Sono stato operato di adenocarcinoma prostatico con robot Da Vinci dall'eccezionale Prof. Gennaro Musi. Gli sarò grato per tutta la vita. A mio parere è il numero uno in Italia. Chirurgo che ha fatto della sua professione una missione. Grazie ancora Prof. Musi. Eccezionale.

Patologia trattata
Adenocarcinoma prostata 5 mm. gleason 3+3 localizzato.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Esperienza negativa presso Sviluppo nuovi farmaci

Prendendo spunto da un’altra recensione relativa a questo Istituto, ritengo anche io doveroso lasciarne una, per dare dignità a mia mamma, paziente oncologica venuta a mancare ormai un anno fa.
Mia mamma era in cura da diversi anni nella sua Regione di residenza. In seguito a fallimento di chemioterapia su metastasi al fegato da carcinoma della mammella, il suo oncologo la mette in contatto con la divisione di IEO relativa allo Sviluppo di nuovi farmaci per terapie innovative, diretta dal dottore Giuseppe Curigliano.
Mia mamma viene convocata presso la suddetta divisione per una prima visita e delle analisi del sangue preliminari. Dopo questa prima visita passa un mese e mezzo, durante il quale la sua situazione, già molto compromessa, si aggrava ulteriormente. Viene ricontattata per una seconda visita e delle nuove analisi del sangue – è necessario specificare che ogni visita richiede uno spostamento da Sud a Nord, con dispendio notevole di energia e di soldi. Durante questa seconda visita, la dottoressa Locatelli comunica a mia mamma che, a causa di alcuni parametri fuori norma (transaminasi molto alte), probabilmente non rientrerà nel percorso di terapia sperimentale che era stato inizialmente pensato per lei. In seguito ad alcune lecite domande di mia mamma, che ancora ricordo testualmente (“Dottoressa, ma posso fare qualcosa per fare rientrare questi parametri nella norma?”), la dottoressa, noncurante della delicata situazione psicologica di una paziente oncologica in stato avanzato, risponde dicendo: “Ma insomma signora, lei non si rende conto della gravità della sua situazione?! Lei ha un tumore in stadio avanzato, io non posso assumermi responsabilità su di lei.”
Comprendo benissimo che i parametri per rientrare in percorsi di terapia sperimentale siano molto rigorosi. Comprendo, altresì, che l'aspettativa di vita di mia mamma in quel momento era già molto bassa. Razionalmente, non potevamo sperare in una terapia risolutiva. Tuttavia, non augurerei mai a nessuno di essere nei panni di una paziente o della figlia di una paziente, in seguito ad un confronto così immotivatamente privo di tatto. In quel momento a mia mamma è crollato il mondo addosso, e certamente non meritava un trattamento simile.

Patologia trattata
Metastasi al fegato da carcinoma mammario.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Chirurgia toracica

Scelta migliore non si poteva fare per curare mio padre da un tumore al polmone.
Un ringraziamento al professor Spaggiari, alla dottoressa Casiraghi a tutto il reparto di Chirurgia toracica. Tutti splendidi, professionali e con la massima attenzione verso il paziente. Un ringraziamento anche al dottor Maiorca per la sua professionalità, disponibilità e gentilezza, e all'infermiera Della Giovanna Giulia.
Mio padre è ancora in cura, ha appena fatto un intervento per talcaggio pleurico e biopsia, ben riuscito. Affrontiamo la malattia con tanta serenità, con la fede in Dio e con la consapevolezza di essere curato da medici e infermieri meravigliosi.
Felici che in Italia ci possa essere un Ospedale così bello. Grazie a tutti.

Patologia trattata
Tumore al polmone.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Visita oncologica per timoma recidivo

Visita da oncologo per recidiva di timoma, per una consulenza se procedere con intervento o radioterapia. Totale noncuranza per la nostra necessità e l'oncologo non è nemmeno riuscito ad aprire le immagini della PET. Ci ha lasciato un referto facendo copia incolla dal referto della PET.. Non si possono buttare € 220 così!
Totale delusione.

Patologia trattata
Recidiva timoma ai polmoni.
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Delusione assoluta dopo 7 anni di malattia

Mio papà era in cura all'Ieo dal 2017, superato un tumore al polmone sinistro operato senza alcuna terapia coadiuvante non ritenuta da loro necessaria, due tumori alla vescica trattati in altro ospedale, nel 2021 recidiva al polmone, questa volta era al polmone destro, operato senza alcuna terapia coadiuvante non ritenuta da loro necessaria. A gennaio 2023 la Tac di controllo evidenzia un "nodulino" sospetto sempre sul polmone destro, decidono ad aprile 2023 di trattare con radioterapia innovativa, essendo di "piccole dimensioni". Fatta radioterapia ad aprile 2023.
Dalla Tac, eseguita a gennaio 2023, alla fine della radioterapia, l'Ieo non prevede alcun esame di controllo. Il primo controllo post-radioterapia è previsto per il 1° agosto 2023.
Le condizioni di mio papà a maggio peggiorano di giorno in giorno, dopo svariati solleciti da parte mia dall'Ieo prescrivono esami del sangue, lastra al torace e antidolorifici al bisogno. Questi esami non evidenziano nulla di particolarmente anomalo, ovviamente.
Mio papà peggiora ulteriormente, facciamo l'8 giugno 2023 Tac a pagamento (esternamente all'Ieo) ed il risultato non lascia scampo: metastasi alle ossa, al fegato e al mediastino.
Mio papà, un uomo di 75 anni, fino ad aprile 2023 sportivo e forte, muore l'8 luglio 2023 tra sofferenze atroci.
Dallo Ieo non abbiamo mai più ricevuto, nonostante le nostre tante disperate richieste, nè un supporto, nè una spiegazione, nè un riscontro. Da quando hanno visto l'esito della Tac non si sono mai più resi reperibili.

Patologia trattata
TUMORE AI POLMONI.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Reparto Urologia

Sono stato sottoposto ad intervento in laparoscopia per l'asportazione di un nodulo tumorale maligno di basso grado al rene sinistro.
Un grande ringraziamento al Dott. Mistretta Franco Alessandro e alla sua equipe medica che, essendo al corrente della mia paura riguardo ad una eventuale trasfusione, sono riusciti ad evitarla rendendomi il post operatorio molto più sereno e tranquillo.
Grazie mille, ve ne sono riconoscente.

Patologia trattata
Nodulo rene sx.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Chirurgia mammaria - mastectomia

Un sincero ringraziamento lo devo alla Dr.ssa Consuelo Morigi, che con la sua preparazione e professionalità ha saputo tranquillizzarmi durante l'intero percorso di cura. Non ho mai avvertito il senso di insicurezza che ti porta ad avere dubbi dinanzi a scelte tanto dolorose, né ho mai avuto l'incertezza che fossi nel posto sbagliato. La professionalità e le competenze di tutti coloro che ci lavorano, fanno dello IEO una struttura di altissimo livello. In assoluto sono i NUMERI 1.
Grazie di cuore.

Patologia trattata
Carcinoma mammario lobulare infiltrante.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

IL TOP DELLA CHIRURGIA SENOLOGICA

Ringrazio vivamente IEO e, particolarmente, il Prof. Caldarella Pietro, che mi ha operata 21 Febbraio 2022 di mastectomia e dissezione ascellare: ho trovato in lui competenza, umanità e dedizione completa all'ammalato oncologico. Io sono cattolica e lo paragono al Santo Moscati di Napoli.

Patologia trattata
Carcinoma mammario duttale a medio grado bicentrico con estesa invasione vascolare peritumorale.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

NON ci sono solo professionisti allo IEO

Ho mia madre che sta combattendo con un tumore e, su suggerimento del chirurgo di Roma, prendo un appuntamento allo IEO con il professor Ceci Francesco per una visita privata. Dopo aver pagato ed atteso per più di 15 minuti oltre l’orario di visita fissato, ci fanno sapere che il professore non può visitare per motivi familiari e quindi ci propongono o di riprogrammare la visita, o di fare una visita online.
Vi sembra un comportamento corretto?
In queste situazioni il fattore tempo è importante. Discutibile anche equiparare una visita online con una in presenza. Allora che senso ha prenotare aerei, alberghi o treni per una visita medica in presenza? Solo quando chiediamo il rimborso della visita pagata, ci viene proposto un sostituto del professore con il costo della visita più basso. Se l’avessi saputo prima però, non facevo spostare da Roma mia madre, che ha anche problemi di deambulazione.

Patologia trattata
Tumore della vescica.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Mancanza di UMANITA'

Mia sorella, giovane paziente oncologica grave, con la speranza nel cuore e che con tutta se stessa si aggrappava alla vita, è stata a visita dalla dott.ssa Milano, che le ha detto chiaramente che non c'era niente da fare e che di lì a poco sarebbe peggiorata sempre più, e vi lascio immaginare il finale... Uscita dall'ambulatorio, potete comprendere il suo stato d'animo.. Noi familiari sconvolti le abbiamo dato coraggio per quanto abbiamo potuto, ma aveva già ormai ricevuto "l'estrema unzione". Io credo che un medico debba preservare, oltre che la salute fisica, anche quella PSICHICA del paziente; essere compassionevole e dare speranza aiuta il malato ad affrontare con più positività anche la peggiore delle patologie.

Patologia trattata
TUMORE AL FEGATO.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Televisita notevolmente deludente

Effettuata una televisita, è apparsa immediatamente evidente la mancata conoscenza del caso clinico sottoposto. Deludente e sbrigativa la visita - se non addirittura assente - l'indagine visiva dell'arto leso. Suggerimenti terapeutici superati e da loro stessi evidenziati come impossibili e/o inutili da effettuare. Per come si sono svolte le cose, avrei ottenuto di più con una molto, molto, molto meno costosa telefonata ad un qualsiasi nosocomio non specializzato.

Patologia trattata
Melanoma a cellule di Merkel.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Chirurgia toracica IEO

Alla scoperta di un tumore al polmone destro, mio marito di 77 anni ha deciso di rivolgersi alla IEO di Milano e, insieme, abbiamo scelto il Prof. Petrella (che ha la stessa età di nostro figlio) ed è stata la nostra fortuna.
Il professore con grande professionalità, attento e scrupoloso, ci ha messo subito a nostro agio, illustrandoci chiaramente e con spiegazioni dettagliate le varie possibilità per un intervento chirurgico.
Mio marito è stato operato circa 2 mesi fa (ottobre 2022) di LOBECTOMIA SUPERIORE DESTRA e LINFOADENECTOMIA e tutto è andato bene.
Inoltre il Professore, con grande umanità, lo ha seguito anche nel post-operatorio. Mio marito non si è mai sentito solo o abbandonato
Grande è la nostra gratitudine e stima!
Grazie di cuore Prof. Petrella, e un grazie anche a tutto il suo staff.

Patologia trattata
ADENOCARCINOMA DEL POLMONE.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Second opinion

Ho chiesto una second opinion allo IEO.
Una volta inviata tutta la documentazione richiesta ed il bonifico, è arrivata la risposta in tempi brevi.
Poche righe estremamente stringate, motivo per cui ho inviato una email all'oncologo, dr. De Marinis Filippo, chiedendo se avessi potuto contattarlo telefonicamente per una breve delucidazione.
Nessuna risposta alla email.
Sinceramente è stato un servizio molto deludente e per mia esperienza non lo consiglio; con la cifra richiesta si può pretendere maggiore attenzione.

Patologia trattata
Carcinoma polmonare.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

RM PER CARCINOMA MAMMELLA BILATERALE NON ESEGUITA!

Oggi mi sono recata allo IEO. La mia recensione sarà lunga, ma sento che è doveroso farla.
La mia storia in breve: paziente oncologica di 32 anni, guarita, con elevata familiarità per k mammella (tutto il ramo della famiglia materna). Non ho fiducia nel sistema sanitario della regione Lombardia, pur essendo originaria dell'hinterland milanese, e con oggi ho avuto riprova del trattamento riservato ai pazienti in questa fantastica Regione!!!
Nel 2019 feci i primi accertamenti a Milano: ecografie su ecografie per un nodulo che io sentivo alla palpazione, ago aspirato negativo. A Roma, dove vivevo, per fortuna incontrai una senologa che mi disse che l'agoaspirato era un esame superato e richiedeva una biopsia, che è risultata positiva. Ho deciso di continuare ad essere seguita a Roma, dove gli oncologi addirittura mi prenotano le visite e gli esami diagnostici!!
Queste premesse per dire già quanto mi fidi per il mio vissuto della sanità lombarda, aggiungendo poi l'esperienza pessima che ho avuto anche per mia madre, che era paziente oncologica a sua volta (non allo IEO, ma ho familiari in cura un po' presso tutti i principali poli oncologici): impossibile prenotare gli esami, minimizzazione dei sintomi nuovi, tanti rimpianti per aver scelto a chi affidarsi...
La mia oncologa sbaglia in una cosa che le ho già fatto notare: dovrebbe farmi ogni volta una relazione nuova. Fatto sta che oggi mi sono presentata allo IEO per eseguire una risonanza bilaterale della mammella (ho le protesi dopo aver subìto una mastectomia bilaterale). Mi chiama una ragazza per entrare ad eseguirla e faccio per spogliarmi, ma mi blocca. La ragazza, che non ho capito se sia un medico, un tecnico radiologo o che altro, dal momento che non si è presentata, si è rifiutata di farmela!!
Ho chiesto delucidazioni e mi ha spiegato che la risonanza nel mio caso è assolutamente inutile, in quanto da LORO protocollo si farebbero solo le ecografie. Mi chiede dunque quando ho fatto l'ultima ecografia, ma non me lo ricordo e sulla relazione non è riportato... Ma ehi, io non faccio il medico, mi affido ad un'ONCOLOGA che stabilisce lei che esami fare e quando, e se la MIA oncologa mi dice che devo fare un'esame, io lo devo fare, punto e basta. In modo molto maleducato la signora rimarca che non è che perchè, cito letteralmente, "L'ONCOLOGO PINCO PALLINO" dice una cosa allora lei è tenuta a seguire le indicazioni di "UN QUALSIASI ONCOLOGO PINCOPALLINO". Io avevo un'impegnativa del medico di base, ma non era quello il problema. Ho provato a spiegare che l'oncologa mi prescrive questa risonanza una volta all'anno anche per vedere lo stato delle protesi, e lei ha ribattuto che si fa un'ecografia prima e solo se emerge qualcosa di dubbio da quest'ultima, allora si procede con la risonanza.
Come ha sottolineato l'operatrice (perché non ho capito chi fosse e con quale titolo mettesse in discussione l'indicazione di uno specialista), lei fa il suo lavoro e la mia oncologa pensa al proprio. Stando così le cose, è bene che ci si attenga alle indicazioni dello specialista e io non è che vado a farmi risonanze per divertimento. Se la mia oncologa reputa obbligatorio fare questo controllo, avrà le sue buone ragioni - che non mi devono necessariamente essere note e che io non devo difendere -, e io lo faccio senza battere ciglio, e non esiste al mondo che una persona presso cui io non sono in cura decide cosa devo fare. Tra l'altro ci ho messo mesi a trovare un buco di prenotazione in tutta la Regione, dal momento che le disponibilità partivano dal 2023!
Salgo su, parlo al telefono con la mia oncologa che mi dice: "può pure riferire che "l'oncologa pincopallina" segue delle linee guida precise e che è un esame che mi serve, tra le altre cose, a valutare lo stato delle protesi".
Torno a parlare nella stanza della risonanza con la stessa ragazza, e per educazione non mi sento di riportarle esattamente quello che mi ha detto l'oncologa, ma a questo punto avrei dovuto usarle lo stesso poco riguardo che ha avuto nei miei confronti. Questa persona insiste a dire che lo stato delle protesi si valuta con l'ecografia, mettendo di nuovo in discussione la prescrizione dello specialista che mi ha in cura. Sopraggiunge una collega più anziana, che almeno aveva dei modi garbati di parlare. A questa collega vengo introdotta con: "Dottoressa, le presento la signora ..xxx..". Mi prendi pure in giro?? Questa che penso di aver capito sia una dottoressa, si trova d'accordo con la ragazza e di fatto decidono di non permettermi di eseguire l'esame.
Sono uscita in lacrime, piena di frustrazione e di ansia per la paura di non riuscire a trovare un altro posto a giro breve, perchè questi controlli sono urgenti a un certo punto, anche se sono una volta all'anno. Non posso permettermi di fare la risonanza nel 2023!!
Sono anche stata nell'ufficio relazioni con il pubblico per un reclamo, ma dovrei compilare un fogliettino... cosa che farò senz'altro, ma sicuramente non sarà risolutiva perché loro possono decidere di rifiutarsi di fare un esame (seriamente?!).
Mi sono espressa pure con troppo garbo, perché sono furente e non mi è mai capitata una roba così. Poi ancora c'è gente che si stupisce del perché io non me la senta di essere presa in carico a Milano, nonostante ormai viva qui e mi costi sacrifici e tempo tornare a Roma.
Trattamento ad un paziente oncologico? 0.
Cordialità? 0.
Oltre il danno, pure la beffa di essere canzonata come se fossi una rompiscatole venuta a lamentarsi dell'unghia dell'alluce, con "le presento la signora...xxx...!!".

Patologia trattata
Carcinoma mammella.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Incontinenza post intervento alla prostata

Mi sono sottoposto a prostatectomia nel 2019, per nulla urgente per vostra stessa ammissione. Credevo mi avrebbe operato il primario, che mi aveva già visitato (a pagamento), ma ahimé mi sono fatto operato come convenzionato e non come pagante....
Purtroppo oltretutto ho poi saputo di aver fatto da nave scuola ad uno dei vostri chirurghi più giovani, evidentemente poco esperto perché, a causa di suture fatte male (detto sempre dai vostri addetti) ho dovuto portare il catetere urinario 2 mesi contro 1 settimana di media.
Il danno maggiore è stato il mancato riposizionamento della vescica, cosa che mi provoca una incontinenza assurda. A 3 anni dall’intervento mi devo alzare 2-3 volte per notte.
Quando sarò più anziano e le forze verranno a mancare, come farò?
Di giorno, poi, mi servono 4 pannoloni. Inutile dire del disagio di vivere così, sapendo che tutto ciò era evitabilissimo, perché la mia malattia della prostata non era affatto avanzata, si poteva affrontare la prostatectomia con la massima calma, invece è andata male.
Tornassi indietro, eviterei lo IEO e andrei in un ospedale pubblico. I miei conoscenti che lo hanno fatto si sono trovati benissimo.

Patologia trattata
Cancro prostata.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Chirurgia Urologica IEO

Sono stato operato il 14/07/2022, mi è stata asportata la prostata in robotica. Tutto è andato come avevano previsto il Dott. Matteo Ferro e i suoi collaboratori. Dopo quindici giorni riprendevo con normalità la mia vita sessuale, non avevo e non ho nessuna perdita.

Patologia trattata
Tumore della prostata.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Pagato una visita per un tumore alla prostata localmente avanzato con metastasi al retto, mi avevano detto di mandare i risultati delle analisi per una loro rivalutazione. Spedito il tutto, non mi hanno mai risposto. Visita pagata 300 euro per 10 minuti, dalla quale non ero manco uscito che il medico aveva già le cuffie per una video conferenza... e non ho potuto far le domande che volevo perché il mio tempo era finito... Pessimo.
Ora mi trovo con una metastasi e sono a letto aspettando l'ora di andare via e nessuno, e sottolineo nessuno, mi prende in carico come paziente.

Patologia trattata
Tumore prostatico localmente avanzato - terapia ormonale e chemioterapia.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Ricostruzione mammaria con lembo dorsale

Il 7/7/2022 sono stata operata per ricostruzione mammaria con lembo dorsale. Assistenza infermieristica eccellente ma, a causa del poco personale, veniva però somministrata la terapia oltre le 21.30 nei giorni del mio ricovero. Un po' tardi per chi ha precisi orari di terapia.
L'equipe medica era poco presente in reparto. Il chirurgo che mi ha operata. Prof. Rietjens Mario ed il dott. Zingarelli molto professionali e con una grande umanità.
Non condivido però mandare email quando la paziente avverte o ha problematiche fisiche da fare vedere personalmente al chirurgo. Per farmi visitare ho dovuto pagare un'altra prima visita in Libera professione e non controllo a distanza di un mese dal ricovero e due dalla prima visita. Suggerirei di prendere più in considerazione la possibilità di effettuare controlli in loco qualora sorgessero problemi come è capitato a me. Il rapporto medico paziente è fondamentale.
Termino questa recensione con un elogio al prof. Rietjens. Un grande medico.

Patologia trattata
Ricostruzione mammaria con lembo dorsale.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Mastectomia profilattica

Nel 2019 ho scoperto di avere il cancro al seno. Ad aprile del 2020 il dottor Veronesi e la dottoressa Adriana Tuttolomondo mi hanno fatto la mastectomia totale al seno malato con posizionamento di espansore.
Intervento andato benissimo.

A luglio 2021 scopro di avere la mutazione Brca1, in quanto mia mamma ha avuto il cancro all'utero e dato che dovevo togliere l'espansore e mettere la protesi, decisi di farmi togliere anche il seno sano per prevenzione. Il 1 aprile, dato che la dottoressa Tuttolomondo aveva cambiato istituto, mi hanno assegnato un altro chirurgo. Mi ha tolto l'espansore e mi ha messo la protesi, mi ha asportato il seno sano mettendo la protesi. Dopo pochi giorni che mi hanno mandata a casa, ma io sono dovuta correre al pronto soccorso perché il seno sano operato ha iniziato a darmi dolore. Dopo varie volte che mi ha fatto fare avanti e indietro tra le Marche e la Lombardia, decise di rioperarmi in quanto il seno buttava fuori molto liquido. Il 5 maggio mi riopera mettendomi una protesi più piccola, ma a distanza di pochi giorni stesso problema... Lui rispondeva raramente alle mie email ed era difficile da contattare. Sono arrivata ad avere il seno gonfissimo che buttava fuori tantissimo liquido, ma secondo lui non era grave. A forza di insistere mi ha dato un altro appuntamento e mi hanno operata a giugno. Solo che prima dell'intervento ho contattato tramite email Veronesi chiedendogli di operarmi lui o di farmi operare da un altro chirurgo. Veronesi non si è nemmeno degnato di una risposta. Il giorno dell'intervento per fortuna non mi ha operata lui. Il giorno che ho dovuto togliere il drenaggio mi ha fatto malissimo, ed inoltre ora mi trovo con un seno sano messo malissimo e ho finito tutti i soldi che avevo messo da parte per fare avanti e indietro tra le Marche e lo IEO. Rimasta delusissima da questa bruttissima esperienza, dato che mi ero rivolta a loro perché sono i "MIGLIORI". Se un domani dovró ricostruire il seno, lo faró ad Ancona, magari se mi fossi operata lì non sarebbe successo nulla di tutto quello che finora ho dovuto passare..

Patologia trattata
Carcinoma seno.
Mutazione a livello dei geni BRCA1.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Pessimi organizzazione e interesse per il paziente

Assolutamente NON soddisfatto, come letto in una precedente recensione, per loro siamo solo dei numeri. Mi sono rivolto alla divisione ricerca e sviluppo nuovi farmaci, pessima organizzazione, spesi un bel po' di soldi per poi farmi liquidare semplicemente con "Ci dispiace non possiamo far nulla per lei" e basta, senza alcun altro consiglio su eventuali strade da intraprendere; il tutto con una semplice e poco cortese telefonata, quasi scocciati alle mie richieste di spiegazioni più complete.

Patologia trattata
Sarcoma.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Senologia medica e oncologia

Ringrazio tutti gli oncologi, in particolare la Dott.ssa Monica Iorfida, sempre disponibile con gli ammalati, pronta a rispondere anche in via email, sempre pronta a spiegarci cose a noi incomprensibili, ma sopratutto sempre pronta a calmare le paure degli ammalati.

Patologia trattata
Tumore mammella.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Chirurgia ginecologica preventiva IEO

Ho dovuto sottopormi ad un intervento di escissione laser vaginale per recidive HPV. Da Genova mi hanno mandata in IEO. Sono particolarmente colpita per l'umanità, la cura e l'attenzione che mi hanno dimostrato.
Sono stata operata dalla dottoressa Iacobone, medico meraviglioso! Personale infermieristico eccellente.
Quando si hanno problemi di salute, è confortante trovarsi insieme a medici e infermieri che prima di tutto sono persone.

Patologia trattata
Recidive papilloma virus.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Chirurgia urologica IEO - dr. Cioffi

Il Dott. Cioffi Antonio è un fiore all'occhiello dell'urologia dell'I.E.O.
Tutta la mia stima e riconoscenza al Dott. Cioffi Antonio, medico eccellente sia sul profilo umano che professionale e con una grandissima disponibilità.
Un grazie a tutto il personale sanitario e amministrativo, che mi ha seguito e mi segue con tanta bravura e gentilezza.

Patologia trattata
Carcinoma uroteliale papillare prevalentemente di basso grado con ridotta componente di alto grado associato a carcinoma in situ.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Disappunto

Sono solo convinta di una cosa: si può essere bravi fin che si vuole, ma se non si ha l'empatia nell'interagire con i pazienti, è inutile fare il mestiere del medico!

Patologia trattata
Linfoma.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Figlia di paziente

E' doveroso da parte mia rilasciare una recensione per la dignità di mio padre e per far in modo che ci sia consapevolezza da parte di futuri pazienti prima di scegliere questo Istituto.

Ad Agosto 2021 ci siamo affidati allo IEO per la malattia del mio papà. Abbiamo scoperto trattarsi di un tumore ai polmoni a stadio avanzato.

Non descrivero' tutto l'iter perchè, per quanto breve, due mesi, e' stato molto intenso; mi limitero' a riportare la DISUMANITA' da parte di tutta l'equipe con cui ci siamo relazionati telefonicamente, via email e personalmente.

Mai dimentichero' la freddezza nelle loro voci e mai cancellero' il loro distacco emotivo.

Non posso esprimere alcun giudizio dal punto di vista professionale, dal momento che il mio papà non ha fatto in tempo a ricevere la loro terapia, ci ha lasciati prima di iniziare.

Prima di scegliere questa "azienda", tenete a mente che:
non permette di ammalarsi nel weekend nè di parlare con un medico, ma con le segretarie, i cui consigli sono quasi sempre quelli di recarsi al primo pronto soccorso.

Quando hai un parente sofferente ti senti letteralmente impotente e il supporto medico e' fondamentale per chi gli è accanto giorno e notte.

Da figlia che ha perso il suo papà prematuramente, sento senza alcun dubbio di NON consigliare lo IEO a nessuno.

Patologia trattata
Neoplasia polmonare.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Intervento odontoiatrico IEO Centro

Nel periodo giugno - ottobre 2021 ho subìto un complesso intervento odontoiatrico presso la struttura di Via San Luca a Milano.
Devo complimentarmi con il dott. Filippo Cazzulani per la sua bravura, competenza e cortesia; complimenti che vanno anche alla gentile collaboratrice Elena, assistente di sedia, ed alla signora Elisa per la competenza amministrativa.
Per ciò che riguarda l'intervento, io ho avuto dei benefici enormi, non solo riguardo la sistemazione delle arcate dentarie, ma ha anche risolto molti problemi collaterali che avevo, riscontrando un forte calo dell'indice glicemico, la scomparsa di una fastidiosa infezione intestinale ed il fatto di poter dormire molto meglio.
Grazie al dr. Filippo Cazzulani ed alla sua equipe, bravissimi e cordialissimi. GRAZIE.

Patologia trattata
Estrazione dentaria e protesi.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Il meglio

Sono stata ricoverata all'Istituto Europeo per una mastectomia monolaterale nipple sparing a causa di carcinoma duttale in situ.
SEGUITA dal Dott. Pietro Caldarella, medico ineccepibile e guida preziosa, insieme alla Dott.ssa Francesca De Lorenzi, chirurga plastica di estrema competenza e gentilezza, devo a loro la mia salute.
Grazie, non mi sono mai sentita una malata.
Struttura e personale medico sanitario al top.

Patologia trattata
Carcinoma mammario intra duttale in situ (DCIS).
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Intervento e chemio tumore cervice

Dopo visita privata dal ginecologo oncologo presso l'ospedale di eccellenza IEO, in una settimana sono stati fatti tutti gli esami (logico credo, visto che la visita era a pagamento), da cui è stata scoperta la presenza di un tumore al collo dell'utero. Dopo chemioterapia prima, intervento, terapie seguenti di chemio, radio e brachiterapia, mia nuora é stata dichiarata guarita e dimessa, senza però aver fatto alcuna risonanza o Tac di controllo.
Dopo circa un mese la ragazza era dolorante, si telefonava e nessuno rispondeva, si inviavano email e nessuno rispondeva, anzi: una sera il numero di emergenza ci disse di andare al pronto soccorso più vicino alla nostra abitazione. Al pronto soccorso vicino a casa le hanno fatto Tac col contrasto che ha rilevato un nodulo al peritoneo che non era stato visto durante l'intervento. Chieste informazioni ai medici dello IEO, nessun ci ha dato spiegazioni, la risposta e' stata: "rifaremo cicli di chemio". Io mi chiedo: ma dov'è l'eccellenza di cui si parla? Anche durante le terapie è stata abbandonata a sè stessa. Non é stata seguita per nessun motivo, per cui io questo ospedale non lo consiglio a nessuno.

Patologia trattata
Tumore collo utero.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Eccezionalità del dott. Antonio Toesca

Nel maggio 2016 ho subìto un intervento per carcinoma mammario al seno sinistro di mastectomia con robotica.
A seguito dell'intervento ho avuto un seno bellissimo.
Chi mi vede pensa che abbia fatto un intervento estetico, non ho una cicatrice. Questo aiuta dal punto di vista psicologico nel percorso della malattia.
Dopo 5 anni ho terminato la terapia oncologica e non sono mai stata sola, ma sempre supportata e aiutata dal mitico mio chirurgo senologo.
Il dott. Antonio Toesca si è preso carico di ogni mio problema, preoccupazione, ansia. Mi ha dimostrato serenità, professionalità scienza e ricerca e mi ha sempre risposto ad ogni mia perplessità. Non sono mai stata sola, il dott. Toesca era pronto ad ascoltarmi e a rassicurarmi con il sorriso. Mi ha risposto sempre per mail, whats-up sempre accanto.
Ringrazio la professionalità, l'umanità e la disponibilità fuori dal comune di questo grande professionista che sa stare accanto alle donne in momenti così difficili, con l'opportunità di un'altra vita, forse meglio della precedente.
Eternamente grata.
Elisabetta

Patologia trattata
Carcinoma mammario sx.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Senologia chirurgica IEO

Congratulazione per tutto. Come professionalità e gentilezza posso dire che l'IEO sia un istituto d'eccellenza.
Un grazie particolare al dottore che mi ha seguita dal primo momento.
Si tratta del dottor Pagani Gianmatteo.
GRAZIE INFINITE.

Patologia trattata
Tumore seno.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Otorinolaringoiatria

Ottima equipe, eccellente e molto professionale.
Dopo diverse biopsie, cicli di chemioterapia e radioterapia.

Patologia trattata
Carcinoma tra lingua e gola.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

UROLOGIA - Dott. CIOFFI

Roberto, Adenocarcinoma Prostatico Gleason 7 (3+4).
Sento anche io di dare il mio modesto contributo a quanti dovessero, seppur malauguratamente, affrontare il mio stesso percorso.
Nel mese di gennaio di quest'anno mi hanno diagnosticato un tumore maligno alla prostata.
Inutile dire come in questi casi si venga assaliti da pensieri negativi di ogni tipo, in un contesto di vita, all'improvviso stravolto, dove l'unico interesse che prevalga è quello di sapere della propria malattia e di chi sia in grado di offrire una soluzione.
Non è facile prendere decisioni!!!
Ho scelto quindi di rivolgermi ad una struttura collaudata, lo I.E.O. di Milano, e ad un professionista altrettanto di fama, il Dott. Antonio Cioffi, il quale mi ha rassicurato e accolto con estrema umanità e disponibilità guadagnandosi da subito la mia fiducia. Medico di grande umanità oltre che di straordinaria professionalità, un'eccellenza unica nel suo campo!!!
Nel mese di Luglio di quest'anno sono stato quindi operato. L'intervento è stato eseguito una tecnica robotica di ultima generazione, è durato 3,5 ore e dimissioni dopo 2 giorni, rimozione del catetere dopo 4 e poi, dopo una settimana, l'esito dell'esame istologico.
Oggi mi sento sereno, non tanto per l'esito positivo dell'intervento, quanto per la consapevolezza di aver fattola scelta giusta.
Non posso quindi che esprimere ammirazione e stima verso l'umanità, la sensibilità e la professionalità di questo Medico, che mi ha seguito prima durante e dopo l'intervento e, più in generale, alla struttura che mi ha accolto, considerato anche il particolare momento storico che stiamo vivendo
Ringrazio tutto lo staff ed in particolare l'infermiera Ilaria Marengon. Grazie di Cuore!!!

Patologia trattata
ADENOCARCINOMA PROSTATICO.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Otorinolaringoiatria - dott. Bruschini

Scienza, coscienza ed organizzazione.
Mio marito è stato recentemente operato in regime di salvezza nel reparto di chirurgia testa collo dello IEO dal dottor Bruschini Roberto, eccellente chirurgo sia dal punto di vista professionale, sia dal punto di vista umano. Attento, presente anche nel fine settimana, non ci ha mai abbandonato durante la degenza, ci ha sempre motivato psicologicamente fornendoci la giusta determinazione per affrontare questo percorso, chiarissimo ed esaustivo ci ha permesso di avere un quadro completo delle situazione e celermente di affrontare l'intervento chirurgico. La sua prima visita è durata quasi un'ora, rivelandosi scrupoloso, coscienzioso, solerte e, ripeto, umano, un angelo in corsia.
Ringraziamo tutto lo staff del reparto, che è stato attento e gentile, ed un grazie particolare agli infermieri Simone, Alice e Angela per averci sostenuto e premurosamente esserci stati accanto.
Dopo l'intervento bisognera' sottoporsi a terapie.
Consiglio a tutti questo reparto di vera eccellenza europea.

Patologia trattata
Carcinoma ghiandole salivari.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Senologia, chemioterapia e mastectomia

Sono stata appena dimessa dopo un'operazione di mastectomia bilaterale per un tumore al seno sinistro con mutazione brca1. Devo dire solo grazie a tutto lo staff dello IEO, un centro di eccellenza, una struttura formidabile... dottori e infermieri professionali, simpatici, gentilissimi.
Devo un grazie particolare al mio angelo custode, la dott.ssa Marzia Locatelli: una dottoressa con la D maiuscola, dolcissima, molto competente... grazie a lei sono riuscita in questa dura battaglia.
Un altro grazie va al Prof. Sacchini e al prof. Pietro Caldarella, molto simpatico e professionale; un altro grazie va al dott. Fava, un chirurgo di eccellenza.
Grazie a voi oggi per me è un'altra vita.
Monica

Patologia trattata
Tumore seno.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Tumore polmonare

Per niente soddisfatta né io, né mio padre malato di tumore. Nessuna attenzione al paziente. Il nome sarà anche prestigioso, ma noi ci siamo sentiti soltanto un numero.

Patologia trattata
Tumore polmonare.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Visita senologica ambulatoriale

Su consiglio del mio medico di base, oggi mi sono recata all'IEO di via Ripamonti a Milano per una visita senologica ambulatoriale.
Arrivando da fuori e gli ambulatori essendo disponibili solo in presto mattinata, sono arrivata con largo anticipo alle 6.50, per un appuntamento alle 8.00; il tutto al fine di compiere questa visita di controllo con più serenità possibile.
Ho preso subito il mio ticket e aspettato l'apertura delle accettazioni alle 7.30.
Nonostante avesse il numero 3, passa un quarto d'ora..
Arrivo al banco e comincia il surreale: non risulta mia tessera sanitaria (per motivi di salute, ho girato metà degli ospedali di Milano e regione), non risulta il medico, mille domande sull'impegnativa, se sono già stata in ospedale in Lombardia. Arie scortesi e sbruffone. Arriva la supervisore, manco lei ce le fa.
Dopodiché mi vogliono far pagare, e mostro la email di conferma della Unisalute che la visita non va pagata. Insistono. Sempre scortesi. Ribadisco che Unisalute mi ha detto e scritto che non pagavo.
Intanto ho tirato fuori la mascherina per proteggermi delle varie sostanze chimiche, purtroppo troppo spesso diffuse anche in ospedale. Soffro di MCS e già comincio a sentirmi male...
Con fare aggressivo, l'addetto mi chiede quando ho sentito Unisalute.
In che senso?
Gli spiego di aver pazienza perché ho problemi di salute, e questa situazione surreale non aiuta.
Ero venuta presto appositamente per non avere ansie e fare le cose con calma e serenità...
La supervisore mi fa pure la ramanzina, prima di rilasciarmi il foglio per la visita. Da non crederci!!
Finisce qui?
Magari...
Ricevuta dalla dottoressa in ambulatorio, constato purtroppo che c'è profumo anche lì e rimetto la mascherina.
Mi chiede se sono raffreddata.
Dico che soffro di MCS.
Cosa??
Da subito i modi e i toni sono scortesi e familiari... sarà una caratteristica dell'istituto in generale?
Mi chiede in modo poco carino che sintomi ho, cosa prendo per curarmi, etc. (non esistono attualmente cure per la MCS!! In più, la maggioranza delle persone affette sono anche intolleranti alle medicine).
Mi fa spogliare e mi palpeggia 30 secondi, senza chiedermi neanche del linfonodo per cui sono venuta a visita.
Le faccio vedere gli esami precedenti (ecografia recente + mammo ed eco di 3 anni fa).
Le chiedo il suo parere per la mammografia, in quanto ho avuto pareri diversi sulla sua utilità sulla donna non ancora in menopausa. Si offende quando le dico che i miei 2 medici me l'hanno sconsigliata.
Fa l'offesa e dice che è offensivo che non mi fidi in quanto qui sono specializzati e ognuno il suo lavoro, se mio medico la pensa diversamente è perché non si aggiorna e non gliene importa di quello che pensa lui.
Il tutto con aria autoritaria, altezzosa e maleducata.
Rimango senza parole e la lascio fare il suo resoconto. E' chiaro che i pazienti di ambulatori sono solo numeri per questa struttura privata, che sa più di azienda che di ospedale che si cura delle persone.
Ho girato tanti ospedali in vita mia, e ancora di più negli ultimi 2 anni per via dei miei problemi di salute, non ho mai visto niente del genere e così poca educazione, empatia e professionalità!!!
Noto nelle recensioni che altri hanno avuto esperienze simili per quanto riguarda la poca disponibilità, carineria e basica educazione!!
Una cosa è sicura: non tornerò mai più.

Patologia trattata
Visita senologica.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Grazie IEO

Ampiamente soddisfatta.

Patologia trattata
Tumore al seno.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Per sempre GRATO al dr. DI TRAPANI

Diagnosi di Carcinoma Prostatico di grado Gleason 7 ( 3+4) effettuata in altra struttura. Commento brutale del medico post biopsia: " E' bruttissimo, probabilmente c'è qualche cosa già in giro". Conseguente e giustificato stato d'ansia del sottoscritto. Decido di cambiare struttura e mi rivolgo allo IEO. Prima visita effettuata dal dr. Di Trapani che subito mi rassicura sulle potenzialità delle terapie odierne e comunicandomi la possibilità di intervento in robotica nerv sparing. Dopo 2 giorni e mezzo dall'intervento dimissioni e catetere rimosso con successo 5 giorni dopo. Controllo della minzione pressochè totale. Incoraggianti segnali di erezione. PSA a un mese: valore azzerato, nonostante uno dei 15 linfonodi asportati fosse risultato positivo all'esame istologico post intervento. Ne deduco che l'operato del dott. Di Trapani sia stato eccellente e che abbia provveduto meticolosamente e con estrema professionalità alla "bonifica" della zona. Non solo: oltre alle qualità appena esposte aggiungo una cortesia, sensibilità ed empatia assolutamente ammirevoli. Al dr. Di Trapani in particolare, ed in genere all'intero reparto, vadano le mie incondizionate stima, gratitudine e riconoscenza.

Patologia trattata
Carcinoma prostatico.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

RINGRAZIAMENTO AL PROF. DE COBELLI E STAFF

Lo scorso agosto a mio padre di soli 53 anni è stato diagnosticato un adenocarcinoma prostatico - Grado Gleason 6(3+3). Il suo referto diceva chiaramente che avrebbe dovuto rimuovere la prostata attraverso un intervento, o si sarebbe dovuto sottoporre a radioterapia. Dopo tanta insistenza sono riuscita a convincere mio padre ad andare allo IEO di Milano. Ero rimasta affascinata dal video del Dottor De Cobelli. Siamo riusciti a prenotare proprio una visita con lui nel giro di breve tempo e da lì si è aperta una piccola finestra di speranza per mio padre. Oggi, a distanza di 7 mesi, ci tengo sottolineare che le parole del Dottor De Cobelli si sono tradotte in fatti. Grazie agli strumenti avanzati di cui dispongono (risonanza magnetica multiparametrica) ma soprattutto alla professionalità, gentilezza ed umanità di cui dispongono tutti i dottori dell'Istituto IEO, mio padre potrà godere della cosidetta Sorveglianza attiva. A Taranto, e non solo, lo avrebbero già operato o fatto una radio.. All'IEO mio padre è stato trattato come persona... è stato analizzato accuratamente il suo caso, la sua età, sono state fatte indagini approfondite e per questo motivo non smetteremo mai di ringraziare il Dottor De Cobelli e tutto il suo staff.
Lucia - Taranto

Patologia trattata
Adenocarcinoma prostata.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Senologia chirurgica, angeli con il camice

A volte qualcuno si sara' chiesto se possano esistere gli angeli sulla terra. Bene, io oggi ne ho avuto la certezza!!! Questi angeli li ho incontrati allo IEO e per l'esattezza presso la senologia chirurgica. Il mio primo angelo è il dott. Pietro Caldarella, che con una dedizione che va ben oltre il proprio dovere, si dedica anima e corpo alle sue pazienti, senza mai risparmiarsi. Lo contraddistinguono alcune qualità eccelse come la sua grande professionalità, l'estrema competenza e la cortesia ma, soprattutto, tanto tanto amore per la sua professione che trasmette a tutte noi con una inconsapevole naturalezza!!! Cosa dire poi del dott. Pietro Loschi, tanto giovane quanto determinato nel ridare ad ogni donna la giusta dimensione estetica in un corpo che spesso viene messo a dura prova. Il suo modo di fare trasmette subito sicurezza e fiducia. In ultimo, ma non come ordine di importanza, le meravigliose infermiere che con il loro garbo e sorriso rendono la nostra permanenza dentro ancora più confortevole e gradevole. Fra tutte, voglio ricordare la meravigliosa Sabrina, sempre sorridente e gentile, come pure Francesca Caiffa, estremamente garbata e professionale, e poi tutta l'equipe al completo.
Complimenti a tutti per aver creato una realtà così gradevole in un ambito tanto difficile!!! Grazie davvero di cuore ad ognuno di voi.

Patologia trattata
Carcinoma Mammario.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

NODULO MAMMARIO

Siamo arrivati da Lecce per un consulto con per mia moglie per un nodulo mammari. Il grandissimo e immenso professor Paolo Veronesi, oltre all'altissima professionalità, ha davvero confortanti l'umanità e l'attenzione al paziente, che dimostra costantemente. Gran bella persona, una fortuna averlo conosciuto. Grandissima persona altamente professionale.
Per quanto riguarda l'istituto, ottimo sotto ogni punto di vista; personalmente ho solo elogi da fare, personale, composto da persone semplicemente stupende.

Patologia trattata
VISITA SENOLOGICA.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Adenocarcinoma gastrico

Sono trascorsi pochi mesi da quando mia sorella Giovanna ci ha salutato per sempre. Io e mio marito l'abbiamo accompagnata per circa un anno e mezzo all'Istituto Europeo Oncologico, da lei scelto con convinzione e fiducia per curarsi fin dalla diagnosi della sua malattia, avvenuta nel febbraio del 2017: Adenocarcinoma gastrico metastatico a livello peritoneale e annessiale. Un'infausta diagnosi che purtroppo consente la sola somministrazione di cicli di chemioterapia, escludendo qualsiasi intervento chirurgico. Noi familiari, contrariamente alla filosofia dello IEO, abbiamo però cercato sempre con amore di non toglierle mai la speranza di una possibile guarigione.

La mia disapprovazione, la mia delusione, nei confronti dell'Istituto (e purtroppo ciò percepito anche da mia sorella nel corso della malattia) non è inerente a una mancata guarigione (impossibile guarire da questo tumore), ma all'organizzazione e direzione interna dell'Istituto chiamata ripetutamente da loro "logistica", in particolare dall'operato di tutti coloro, medici compresi, che ci lavorano.

In questi lunghi mesi dove mia sorella Giovanna è stata a volte ricoverata anche per più giorni per i cicli di chemioterapia, abbiamo provato la spiacevole consapevolezza che lo IEO assomiglia più ad una grande azienda che ad un'Istituto tumori, dove tutto deve scorrere velocemente, deve essere "logisticamente" organizzato: dall'ingresso, all'eventuale operazione, al ciclo di chemioterapia, il tutto in un breve calcolato tempo. Il primo step, se viene scelto il regime di solvenza (e spesso con sforzo e sacrifici molti lo scelgono sia per un'ingresso più veloce e, soprattutto, perché li fa sentire più sicuri) è passare dall'ufficio accettazione, dove vieni ricevuto da personale che indossa belle divise, ma molto scostante ed autoritario dove sembra di trovarsi più che in un Istituto tumori in una banca, dove ti viene posto davanti il preventivo già ricevuto in precedenza, la richiesta di acconto ecc... Ogni volta questa burocrazia viene ripetuta ignorando la forte sofferenza del paziente che, come mia sorella, attendeva seduta fuori in sala di attesa aspettando di fare ingresso il prima possibile. Dopo la procedura di ingresso imposta, il paziente viene accolto dal personale infermieristico che fin da subito aggiunge un "cara" ogni volta che pronuncia il suo nome e ogni volta che risponde ad una sua domanda, da apparire così per le troppe volte ripetuto un atteggiamento antipaticissimo e fintamente gentile, adeguato più ad un luogo commerciale che ad un reparto di cura.

La sensazione per assurdo più sconcertante e irrispettosa per un paziente, è vedere tutto il personale medico all'interno dell'Istituto indossare un abbigliamento sicuramente più adatto a qualsiasi altro tipo di lavoro, ma sicuramente non a quella della professione medica. Rari indossano un camice bianco e quei pochi lo lasciano ben aperto facendo intravedere così la bella cravatta o l'accostamento dei colori abbinati. Sembra di trovarsi in una grande sfilata di moda, dove tacchi alti, scarpe di qualsiasi tipo nei lunghi corridoi dell'Istituto dominano e sostituiscono l'adeguata calzatura che ogni medico nello svolgere la propria professione dovrebbe indossare. Ma più offensivo, sono le acconciature, capelli sciolti e colorazioni diverse che si facevano notare, ma dove esiste il rispetto? rispetto in special modo verso tutte quelle donne, spesso ragazze che passeggiano nei corridoi sofferenti per la chemioterapia, molte di loro con bandane e copricapo spesso acquistati nei punti vendita per assurdo all'interno dell'istituto, assurdo perché sembravano più piccole boutique con oggetti regalo di qualsiasi tipo, ma se esiste la necessità, per chi è ricoverato di una semplice saponetta o simile non è possibile acquistarla. E chi purtroppo si trova lì non ha voglia di acquistare regali.

Ho letto tristezza negli occhi di mia sorella e rabbia provata da me per l'indifferenza e freddezza di sentimento di qualsiasi medico che potevamo incontrare nelle aree comuni dell'Istituto, ma specie verso coloro che la seguivano e la curavano, quando ad un nostro saluto o sorriso, molti di loro facevano finta di guardare altrove o cambiare direzione, per mia sorella quel semplice saluto avrebbe rappresentato un grandissimo regalo e penso sia la sensazione comune di molti pazienti.

All'interno dello IEO all'argomento week end viene data molta importanza, già dal venerdì mattina si percepisce una grande aria di allegria, specialmente nei pressi delle varie macchine dispensatrici di caffè, acqua, merendine ecc... situate nel corridoio adiacenti al reparto solvenza, attorno trovavi sempre un gran movimento fra infermieri, dottori, professori, dove ognuno raccontava come avrebbe trascorso il week end e Il lunedì mattina si ritrovavano tutti nuovamente per raccontarsi le giornate trascorse nel fine settimana. Vedere tutti loro quanto tempo trascorrevano per parlare di futili argomenti era veramente sconcertante, senza considerare quando accennavano al decorso senza speranza di alcuni pazienti.

Abbiamo visto spesso arrivare ambulanze all'Istituto a sirene spente entrando dal retro nel garage interno sotterraneo e prelevare pazienti che per complicanze dovevano essere portati in ospedale, visto che loro si definiscono "non essere un pronto soccorso"; continuavano a ripetere che quello non è un ospedale e in effetti non può essere definito un ospedale, perché allo IEO non puoi sentirti male nei giorni che vanno dal venerdì al lunedì, poiché veramente ti trovi senza alcuna assistenza di genere. Non esistono tecnici per effettuare esami urgenti e il reparto infermieristico è ridotto, diventa in tutta la sua area un Istituto deserto, dove il sabato notte esiste solo una guardia medica o poco più che copre quasi tutta l'area dell'Istituto e spesso come è successo a mia sorella, quando chiamata la dottoressa che esegue tale turno, nel nostro caso decisamente svolto in maniera nervosa e senza alcuna voglia di imbattersi in vite senza speranza, non perde tempo a comunicare al paziente il tipo di tumore che ha ed il sintomo che le potrà dare (proprio ciò che io ho sempre cercato di nasconderle). La frase della dottoressa è che mia sorella Giovanna avrebbe causato con la sua ansia problemi alle colleghe, che lei non aveva tempo di spiegarle le cose... e testuali parole: "lei ha un tumore, un adenocarcinoma allo stomaco prima o poi vomita". Ebbene quella notte di giugno dello scorso anno, quella dottoressa, quella frase cosi' orribile rimasta impressa a mia sorella (chiedendomi di riscriverla dettagliatamente) ha rappresentato per lei da quella notte, un vero incubo, incubo che l'ha accompagnata fino alla fine!

Nell'Istituto non riesci a parlare con nessun medico, non esiste una stanza, un ambulatorio, un giorno o un orario in cui puoi parlare o chiedere, ho passato giornate intere nel corridoio cercando di incontrare e fermare qualche medico del reparto di Oncologia Medica Gastrointestinale, ma spesso mi accorgevo che passavano da una porta interna entrando direttamente e velocemente in camera di mia sorella, dove certo non potevo chiedere in maniera esplicita il decorso della malattia, rare volte insistendo e discutendo sono riuscita ad essere "ricevuta" in tutta fretta nella sala infermieristica. Il Dottore dirigente del reparto di Oncologia Medica Gastrointestinale è sempre stato introvabile, in un anno e mezzo lo abbiamo trovato quattro volte, inviava alternando il suo team (come lo chiamava) composto da due o tre dottoresse giovani giunte da un anno o due allo IEO; addirittura gli ultimi mesi mia sorella ha avuto una dottoressa di riferimento ancora molto più giovane che dalle domande che faceva e come svolgeva la visita, intuivo che non era certamente al corrente di tutto quello che era stato il lungo decorso del tumore.

Il Dottore dirigente del reparto di Oncologia Medica Gastrointestinale, le rare volte che si è presentato è stato dietro pressante nostra richiesta, dove decretava il decorso del tumore sconfiggendo ogni richiesta di speranza che mia sorella le poneva sul suo proseguo di vita a cui lei con forza e coraggio voleva credere. Lo stesso medico, che insieme ai medici del reparto di Terapia del Dolore, si è impegnato con destrezza a "indirizzarla" nell'hospice, proprio di fronte allo IEO, definito dallo stesso "decoroso"... Un luogo dove è stata inviata mia sorella in assenza mia e di mio marito cercando di approfittare proprio di quella nostra assenza, addirittura in quella DOMENICA 30 APRILE, per mandarla in ambulanza (facendole pagare addirittura € 40) assicurandosi telefonando a noi, telefonata effettuata dalla Terapia del Dolore, allo scopo di accertarsi e convincerci di non arrivare a Milano in quella data se no, testuali parole "AVREMMO ROVINATO TUTTO", cioè il loro "piano" per far uscire mia sorella Giovanna dallo IEO, quella paziente "SCOMODA" così da loro definita che oltretutto si è molto opposta alla loro scelta, ma che riponendo negli stessi molta fiducia ha poi accettato.

L'hospice è un posto dove é il paziente che deve scegliere di andare, perché già dal primo momento in cui fai ingresso ti rendi conto e hai la consapevolezza (scacciata con fatica a momenti dall'inconscio) di non "AVERCELA FATTA", di non aver vinto la malattia. Questo ultimo ingresso all'hospice per mia sorella è stato un vero colpo psicologico, le ha immesso una grande paura e terrore, io che sono entrata da non paziente ho pienamente provato un enorme senso di orrore, mi immagino cosa può aver rappresentato per lei! Un luogo altresì dove internamente esiste una stanza chiamata dello "SFOGO", dove io e mio marito increduli ai nostri occhi abbiamo visto delle macabre maschere appese al muro, penso che la stanza e le stesse siano state allestite perché il paziente o i parenti possono scegliere di indossarle per poter piangere liberamente... ma dove eravamo? Non condivido affatto questo, io ho pianto quando mi andava e non importava chi mi poteva vedere, l'unica persona che volevo non mi vedesse era solo mia sorella.

Un posto l'hospice dove Giovanna purtroppo ha concretizzato l'idea di un FINE VITA.
QUESTO INGRESSO NON DOVEVANO DECIDERLO IN ASSENZA NOSTRA!

Appena appreso dell'ingresso all'hospice immediatamente l'abbiamo raggiunta, l'abbiamo trovata impaurita e mai ha voluto uscire di camera, non le importava di vedere o capire dove si trovava, aveva purtroppo già percepito la consapevolezza di cosa rappresentava quel luogo. Subito abbiamo lottato affinché lo IEO, come Terapia del Dolore, dove mia sorella era ricoverata e seguita, (prima di fare ingresso all'hospice) le concedesse l'assistenza infermieristica a casa a Milano. Ciò è avvenuto ma dopo circa dieci giorni, la stessa Terapia del Dolore ha organizzato il rientro di mia sorella in Toscana, concedendole dopo accorata richiesta da parte sua un breve rientro di pochi giorni allo IEO, per lei rappresentava una vera grande speranza! Ma l'enorme mancanza da parte loro, è stata nel non comunicare a noi familiari che mia sorella Giovanna talmente giunta al fine vita non sarebbe mai potuta rientrare allo IEO. L'abbiamo accompagnata a casa, insieme a noi in Toscana, ignari che di li a una settimana dal rientro, con difficoltà per il suo imminente peggioramento e sprovvisti di organizzazione infermieristica d'urgenza, ci avrebbe salutato per sempre. Era doveroso da parte loro, era semplicemente portare rispetto a noi familiari, informandoci che mia sorella non sarebbe più potuta rientrare all'Istituto, ma soprattutto metterci a conoscenza dell'imminente precarietà di vita in cui si trovava.

Dovevo esprimere, soprattutto per mia sorella tutto ciò che purtroppo anche lei si è resa conto all'ultimo di dove aveva scelto per curarsi e di sperare e per me, che ho vissuto questo anno e mezzo con un dolore enorme, con lo sforzo di sorridere per donarle speranza, ma soprattutto per l'enorme rabbia e delusione che ho provato nel vedere l'operato di medici in un Istituto per tumori, dove i pazienti cercano in assoluto negli occhi di quei medici la speranza, quella luce, che le viene negata dalla completa indifferenza, freddezza e superiorità. Vorrei si domandassero con piena sincerità se sono sicuri di agire in buona fede e con quel grande senso di responsabilità che li dovrebbe contraddistinguere.

Porto dentro di me e credo resterà per sempre, quell'amarezza di aver vissuto questa brutta esperienza accanto a mia sorella Giovanna, che accompagnavo nel suo doloroso percorso di malattia, tanta ma veramente tanta amarezza verso questo Istituto che dovrebbe essere solo ricerca!

Spero che questo mio scritto possa essere di aiuto a tutti coloro, che purtroppo si trovano ad affrontare una prova di vita, che per la sua unicità ha l'estremo bisogno oltre al proprio coraggio, di ricevere una grandissima fonte di sincera coscienza medica, rispetto e umanità.

Letizia

Patologia trattata
Adenocarcinoma gastrico.
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