Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Roma
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Parto primo figlio

Pessima esperienza presso questo Ospedale, in cui ho partorito il 07/07/2022 il mio primo figlio.
Il parto dovrebbe essere il momento più bello della nostra vita, ma per me non è stato così. Il personale infermieristico, ostetrico e soprattutto quello del nido mi hanno riservato un assistenza mediocre.
Il parto è un esperienza soggettiva, ho avuto un parto difficile, nulla da reclamare, alla fine cesareo d’urgenza. Io ero in condizioni di estrema difficoltà, in quanto il mio compagno il giorno dopo ha contratto il Covid e, abitando a 100 km da casa, ero rimasta da sola. Non facevano entrare nessun altro familiare.
I giorni a seguire il parto sono stati veramente traumatici, avevo tantissimi dolori ma non mi somministravano antidolorifici perché non erano in grado di posizionare un accesso venoso. La Tachipirina in soluzione orale mi è stato detto che dovevo farmela portare da casa... premetto che ho genitori e suoceri grandi che non potevano fare 100 km per una Tachipirina, o meglio, io ero in teoria in una struttura ospedaliera e la cosa era alquanto ridicola. Comunque i giorni successivi al parto avevo segnalato di non vedere bene ma, nonostante questo, non mi aiutavano per l’assistenza personale e sopratutto quella del mio bambino; mi facevano sentire inadeguata nonostante gli dicessi che avevo troppo dolore e avevo spesso la sensazione di svenire. Potevo suonare il campanello anche per 20 minuti, chiunque arrivasse a rispondere alla chiamata riferiva sempre che era l’altro operatore ad occuparsene. 2 giorni dopo il parto arriva la montata lattea, un dolore allucinante, ragadi e seno duro come una pietra, non riuscivo ad attaccare nemmeno il mio bimbo. In questa situazione, solo una o due operatrici del nido hanno saputo aiutarmi e assistermi, ma ovviamente il turno cambiava e nessun altro che si degnasse di aiutarmi. Ero letteralmente abbandonata in un letto a piangere disperata perché avevo dolori ovunque, alla schiena, al seno, non riuscivo a vedere bene e sopratutto a stare in piedi tanto che il bimbo più volte ero costretta a cambiarlo sul letto da sola. Esasperata dalla situazione, decido di assumere un farmaco per inibire la produzione di prolattina e quindi smetto di allattare. Una scelta che rimpiango molto. Ultimo giorno il 10/07/2022 mi alzo per andare al bagno e tra bruciori e dolori arrivo al lavandino dove guardandomi allo specchio mi sono vista pallida come un cadavere, nel mentre avevo una forte sensazione di svenire. Arriva il medico (che, a parte la visita dopo il parto, non avevo più visto né soprattutto ero stata più visitata o informata delle mie condizioni) e chiedo a quanto avessi l’emoglobina. Mi è stato comunicato SOLO IN QUEL MOMENTO che avevo perso molto sangue e la mia emoglobina era arrivata a 7; mi ha comunicato che mi avevano fatto una consulenza ematologica senza degnarsi minimamente di comunicare una situazione del genere a una paziente che ha appena partorito. Sono stata abbandonata in una struttura ospedaliera definita l’eccellenza italiana, dove di eccellente io non ho trovato nulla. Esperienza da non augurare a nessuno e sopratutto da dimenticare.

Patologia trattata
Parto cesareo.

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