Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Roma
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

PESSIMA STRUTTURA

Sono la figlia di una signora trasferita dall'H di Tivoli alla Casa di "CURA" Villa Dante perchè non camminava a seguito di febbre e giorni di letto. Mia madre è arrivata che parlava e sorrideva e i primi giorni di riabilitazione iniziava a camminare (la riabilitazione giornaliera, non da ricoverati, è valida). Dopo qualche giorno di ricovero in questa struttura non mangiava più, si lamentava e all'improvviso è entrata in uno stato catatonico. Dopo varie domande ai medici, abbiamo scoperto che le davano un medicinale tipo Tavor mattina e sera. Mia madre si era completamente allontana dalla realtà, dormiva sempre, non riusciva più a parlare, non mangiava più, non riusciva a tenere più gli occhi aperti, le faceva male tutto il corpo anche solo lo sfiorare della pelle. STAVA MORENDO. Sono riuscita a farle togliere il "Tavor" e ha iniziato ad aprire gli occhi. Per il resto tutto malissimo. Su varie richieste fatte ai medici per aiutare a RISANARE mia madre, rispondevano che dovevamo insistere a farla mangiare e che mia madre era agitata. Il medico della sera non sapeva cosa aveva fatto il medico della mattina. Se volevi notizie dovevi sempre parlare con i medici della mattina, quelli del pomeriggio o della sera erano solo medici di guardia e per le emergenze. E MIA MADRE NON ERA FORSE UNA EMERGENZA. Lei non potendosi alzare stava sempre al letto con pannolone e catetere. Per il cambio dei pannoloni c'erano gli orari. Siccome il giro degli infermieri era organizzato che iniziava nelle stanze collocate al contrario di quella di mia madre, lei veniva cambiata in tarda mattina e stessa cosa la sera. Se chiedevi di cambiarla perchè aveva fatto dei bisogni, la risposta era: finiamo il giro e arriviamo. Qualche infermiere era gentile, ma il risultato non cambiava. Di flebo non si è mai parlato (forse costavano troppo per la struttura). I medici?????????? Poi finalmente abbiamo preso una decisione, dopo ansia, tristezza, angoscia e questo non fare niente da parte dei medici: l'abbiamo portata via con l'ambulanza privatamente in una struttura ospedaliera e lì finalmente il recupero.

Patologia trattata
Riabilitazione.

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