Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Roma
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Mai ad agosto

Oggi ho scritto alla direzione sanitaria di questa clinica e ve la copio di seguito. Di certo spero non capiti mai a nessuno di essere ricoverati ad agosto in questo mese devo dire che sono rimasta molto delusa da questa struttura, del 4° piano in particolare, dall'inesperienza e trascuratezza del paziente dei giovani medici lasciati a lavorare, mentre i "grandi" sono andati giustamente in ferie. Io so solo che mia mamma, dopo essere stata operata al femore il 25/07/2016, è stata trasferita il 1° agosto in questa struttura e ne è uscita il 1° settembre senza essere minimamente autonoma, in carrozzina e con il catetere perchè non la si poteva portare in bagno di continuo, non essendo in grado di alzarsi e fare movimenti con un minimo di autonomia. Il 05 settembre, solo 4 giorni dopo la dimissione mia mamma si trova in ospedale ricoverata per una grave infezione alla ferita dell'intervento e rischia di essere operata di nuovo perchè trascurata e non rinviata in tempo appropriato presso un ospedale dove l'avrebbero curata e sicuramente l'infezione sarebbe stata controllata. Sono arrabbiata.

Buongiorno,
mi chiamo ***** Marina e sono la figlia di una signora di 83 anni che ha avuto la sfortuna di essere inviata presso la vostra struttura per la riabilitazione dopo la rottura del femore, il 1° agosto, sig.ra GIULIA 4° piano stanza 4 letto 411. Le scrivo perché sono molto arrabbiata della poca cura riservata a mia madre che per voi, mi rendo conto sia solo un numero e nulla più, visti i risultati ottenuti, ed in breve spiego il perché:
dimessa il 1° settembre, in carrozzina, in quanto senza l’assistenza vigile del Dott. Tommaso Romano, persona squisita e professionale, non era in grado di rimanere in piedi neppure un attimo e con il catetere, mai successo nonostante i vari ricoveri di mamma, quindi senza che mia madre fosse assolutamente un minimo autosufficiente, dopo che il 17 agosto, con un colloquio voluto dal medico del reparto, l’assistente sociale, la fisioterapista e me per valutare gli sviluppi a loro dire ed i progressi di mia madre, vedendo, ma ignorantemente ovviamente non essendo un medico, che mamma non faceva alcun progresso, chiesi un prolungamento in altra struttura -ed anche a pagamento- riabilitativa, che mi fu sconsigliata poichè a loro dire mamma per la fine della degenza sarebbe stata in grado di riprendersi e fare progressi. Ovviamente loro sono medici ed io no, per cui ho accettato i loro consigli.
Una decina di giorni prima della dimissione mia mamma cadde dal letto, io sono stata avvisata dalle persone che erano ricoverate nella sua stanza, neppure una telefonata dalla clinica per avvisarmi, e quando sono andata dalla dottoressa di turno a chiedere se avesse avuto problemi, se si fosse fatta male, la risposta della dottoressa è stata “io neppure lo sapevo” e nulla più, massimo disinteresse.
Qualche giorno prima della dimissione mamma ha avuto la febbre e le sono stati somministrati degli antibiotici senza però darmi alcuna spiegazione, ho pensato avesse preso un colpo d’aria, di certo non potevo immaginare il perché della febbre, considerato che nessuno mi aveva avvisata di quanto stesse accadendo alla sua ferita e, seppure lo chiesi alle infermiere poiché mamma se ne lamentava ogni tanto, mi è stato detto che era tutto a posto.
Ieri 5 settembre, per cui 4 giorni dopo la sua dimissione, mamma è stata ricoverata per una grave infezione alla ferita dell’intervento, e rischia di essere operata nuovamente, cosa che, se fosse stata rimandata in ospedale in tempo utile, si sarebbe potuta evitare.
Dire che sono arrabbiata è dire poco, anche con la dottoressa (di cui non conosco il nome) che il giorno delle dimissioni è stata molto sgarbata nei miei confronti, ma soprattutto di mamma, visto che neppure l’aveva conosciuta ma si basava su quanto scritto ed ha anche messo in dubbio la mia richiesta di ulteriore assistenza fatta il 17/08 ai medici, che è vero che io sono ignorante in quanto non sono medico, ma che mia mamma la conosco bene e sapevo che qualcosa non andava, non reagiva, chissà forse anche perché qualcuno le aveva ricordato che ha poco tempo per vivere, ed alla faccia della privacy lo sapevano tutte le pazienti del reparto. Un po' di professionalità ed interesse per il malato, nonostante l’età e nonostante le condizioni di salute, servirebbero, se non altro ad evitare mali peggiori.

Patologia trattata
Riabilitazione dopo frattura del femore.

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