Dettagli Recensione

 
Ospedale Cardarelli di Napoli
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza negativa

Sono stata vittima di un incidente, vado al pronto soccorso, mi mettono sulla barella mal ridotta e li ci rimango la bellezza di non so quante ore. finalmente mi chiamano, effettuano rx ed aspettiamo le risposte; dopo circa un paio di ore tac, aspetto ancora un paio d'ore (premetto che siamo arrivati li verso le 16:30, ho saputo del ricovero verso le 2.003) durante l'attesa non vi dico quante persone che avevano bisogno di assistenza son state lasciate li con loro dolore. Nel frattempo chiedo del bagno, una guardia mi dice di portarmi la barella perchè vedendola incustodita non l'avrei più ritrovata!!! mi portano in reparto e solo li, ma per caso, vengo a sapere che faccio parte dei nuovi ricoveri (non vi nego che ho avuto paura, visto che non ti danno spiegazioni). finalmente arriva il medico, erano le 23.00, mi dice che dovevo rimanere sotto osservazione.
Tutta la notte e il giorno seguente non si è degnato di venire nessuno a chiedere come andasse e meno male che dovevo esser controllata. Il giorno dopo i medici in reparto per le visite, io dovevo uscire in mattinata, il medico del reparto mi viene a visitare alle 15.00, mi dice che avendo ancora mal di testa dovevo rimanere li SOTTO OSSERVAZIONE. io già stravolta per la situazione gli dico che me ne sarei tornata a casa visto che nessuno si è degnato ad interessarsi di me, mi rispondono che loro non hanno diritto a darci nessuna medicina, mi lasciano andar via senza un certificato, un foglio scritto ma solo un pezzettino di foglio rosa che dopo giorni siamo riusciti a capire cosa serviva: al ritiro del referto medico, visto che li non ti spiegano nulla. Sono ritornata dopo 40 ore, durante la notte non mi son sentita bene, e le infermiere del reparto mi hanno detto che avrei pagato 50 euro per il nuovo controllo, devono passare 48 ore per non esser più codice verde, me ne frego e rimango, e di nuovo tutto il calvario.. rimango tutto il gg. ma stavolta mi fanno una ecografia e le analisi del sangue. Ortopedico e neurologo dicono che è dovuto al trauma e che per loro posso ritornare a casa, durante l'attesa un povero signore era li per coliche, piangeva dal dolore, siamo intervenuti noi pazienti per fargli dare qualcosa, gli infermieri hanno risposto che non potevano far nulla fino a quando non avessero avuto le risposte dalle analisi. erano le 16.00, le analisi le avevano fatte alle 10.00.. Si fanno le 22.00, arriva il chirurgo e mi dice che dalle analisi stavo bene e che per lui il vomito non era stato causato dal trauma ma da qualcosa che avevo mangiato, visto che non avevo nulla. I primi medici mi dicono che è stato causato dal trauma, lui da una indigestione. Aggiunge che vorrebbe trattenermi, io rimetto la firma perchè li non ci sarei rimasta un'altra ora, il medico mi risponde che era già la seconda volta che mettevo la firma, mi fece intendere che non mi avrebbe voluta rivedere per la terza volta. Io mi chiedo, ma se una persona non si sente bene ha il diritto di ricevere assistenza? Mah Nel frattempo, nel reparto c'erano due signore con lo stesso cognome, ma con patologie diverse: ecco, portano nel reparto chirurgia d'urgenza la signora che non ne aveva bisogno e che era li per un altro problema!!! Ecco perchè sono andata via..

Patologia trattata
Trauma cranico e vari ematomi sul corpo causa incidente stradale.

Commenti

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Inviato da bruno
19 Aprile, 2014
Io sono stato ricoverato per 12 giorni al reparto medicina d'urgenza per T.E.P. tromboembolia polmonare, seguito dai dottori Vernieri- Massari e dott. Carafa. Nulla da dire per la loro professionalità, anzi, sono medici bravissimi. Solo il reparto lascia a desiderare, ma e' tanta la gente che passa di li' che gli stessi medici e paramedici fanno un lavoro davvero estenuante. Sono stato 8 giorni su di una barella, i primi due nel corridoio, poi passato in uno stanzone, ma sempre sulla stessa barella.. Gli ultimi 4 giorni ho avuto la fortuna di avere un letto e dormire meglio. Sembrava dopo 8 gg. con barella di stare in un letto di un albergo a 5 stelle.. vedi a che siamo ridotti... Ci sono stati all'inizio problemi logistici, in quanto un giorno alle 21.00 viene la infermiera di turno e io domando come mai il clexane alle 18.00 non me l'abbiano fatto; alche' la stessa mi risponde "ma siete sicuro?". Ed io di rimando, un po' risentito (ho 58 anni e non sono rimbambito) le dico che non stavo in coma, per cui due punture sulla pancia le avrei sentite no? Fosse stata una pillola poevo capire che io stesso avrei potuto dimenticarla. Ok, il clexane mi viene fatto alle 21.30. Stessa cosa il giorno dopo.. allora mi domando: ma non ci sono le consegne tra un turno e l'altro? io sono ansioso di natura ma vedendo questa mancanza e' normale che un po' di timore venga.. e mi domando: se al mio posto vi fosse stato un vecchietto solo senza parenti e badante (che in quel reparto ne girano a iosa comunque) che succedeva? Al paziente vecchietto non veniva somministrato il farmaco? o addirittura un farmaco per un altro? anche perchè, venendo dal corridoio e passando nella stanza dove in quello stallo vi era un altro paziente prima, si potevano confondere? Domanda lecita, in quanto il figlio di una signora che stava nel posto C dove io sono stato posizionato e lei al posto F, chiedeva se per sbaglio non venissero date medicine sbagliate. Quindi e' logico il mio turbamento. Comunque in compenso i dottori sono stati bravi, in special modo i dottori Carafa e Vernieri, che mi hanno salvato la vita. Cosa che al policlinico -centro emostasi- per una Trombosi venosa profonda alla gamba. dopo un anno di coumadin l'hanno sospeso ed ecco il risultato.. tromboembolia polmonare. Che devo dire? Chi ringraziare? Solo IDDIO CHE DALL'ALTO MI HA TESO UNA MANO. Quindi ai medici dico, e' vero, fate un lavoro difficile, ma se un paziente lo vedete impaurito, ansioso, capitelo di piu', perche' soffre due volte ed io prima la tromboembolia polmonare non sapevo nemmeno cosa fosse... Quindi resettate di meno ma pensate che avete a che fare con persone sensibili ed impaurite per ciò che è loro capitato addosso.
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