Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Milano
Voto medio 
 
3.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Tutto bene, ma quanta sofferenza

Da tempo non respiravo più. Ogni primavera da 20 anni un mese di allergia e traumi infantili avevano provato il mio setto e i miei seni paranasali, portando all'occlusione di piccoli passaggi da cui passa l'aria durante la respirazione nasale. A settembre 2017 richiesta TAC al medico di base e prenotazione al CUP di Rho, il 31/10 la TAC a Garbagnate, una settimana dopo l'otorino sentenzia in 5 minuti: operare. Turbinati riduzione, setto un po' convesso da rimettere in linea, seni pulire (scopro in questa sede la Functional Endoscopica Sinus Surgery, leggetene o guardate su YouTube se avete coraggio). Sará entro 6 mesi. Ok. A marzo mi chiamano: va bene 28 aprile? Va bene. Saranno due giorni sicuri, probabile terzo, poi controlli a 1 settimana, a 1 mese, poi a 6. Va bene. Tempistiche ok, sono 20 anni che non respiro... Sì fa il 28/4, finisco in stanza con una persona la cui moglie, presente tutto il giorno, fuma la sigaretta elettronica. Che lui sia sveglio, dorma, giochino a carte, e facciano 4 passi, la sua televisione, una presente per ogni letto, è in funzione a buon volume. Mi operano, mi risveglio con due tamponi (che poi scopro da 10 cm.) nel naso. Mi pulsa il cervello. Mi pulsa il naso. Sento il cuore battere negli occhi. Non puoi praticamente parlare, puoi solo tenerti un asciugamano sotto al mento e sbavare come un lobotomizzato, perché la deglutizione, col naso completamente occluso, è di fatto impossibile. Chiedo a gesti, intontito dall'anestesia totale, in questo stato di dolore mai provato prima, di abbassare un poco il volume delle urla, delle sirene, e degli applausi del quiz delle 18:30. Non ricordo di avere ottenuto risultati. Poi tutti i telegiornali in sequenza. Dato i due essere andati per macchinette, mi alzo e abbasso di qualche unità. Ma cavoli ora c'è la partita. Spossato prendo un vago sonno. Improvvise urla del telecronista mi svegliano di soprassalto, sento pompare sangue a getti dalle medicazioni, secondo il ritmo del cuore, esprimo un sofferto urlo e suono il campanello. Arriva infermiere che accende tutte le luci a giorno, e malvolentieri accoglie la richiesta di fare abbassare il volume della cavolo di tele del vicino. Mi metto tappi nelle orecchie, non bastassero quelli nel naso, o il riposo è impossibile. Una faccia come suonata da Tyson, durante una bella anestesia totale, evidentemente non è sufficiente a meritare del silenzio. La tv è andata tutta la notte. Poi tutto il giorno successivo. Che ho passato campeggiato in sala visite poiché non possibile accogliere la richiesta di tregua tv che andava ormai da 30 ore. Cibo ok, a me la pastina, il purè, le carote al vapore, la mousse di frutta piacciono. La faccio breve. Un paio di visite il giorno dopo l'operazione. Una altra notte con la tv accesa che una gentile infermiera ha abbassato più di quello di turno la notte prima, al risveglio il tizio il terzo giorno la rialza, mi accampo su sedie dure in sala visite, verso le 12.00 mi tolgono i tamponi, per le 14.00-15.00 sono libero. Varco la barriera di dieci quindici fumatori che staziona davanti le porte di questo luogo di cura, barriera che dovrò oltrepassare tutte le successive visite di controllo, e finalmente vaaaffa a questo ospedale, con la tv di quello accesa 60 ore no stop e fumo elettronico e tradizionale da non poter scansare.. Ospedale tanto tecnologico e tanto professionali i medici, quanto molle e pavida in perfetto italo-style la gestione degli inconciliabili comportamenti dei singoli.

Patologia trattata
Settoplastica, riduzione turbinati e FESS.

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