Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Roma
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Reparto Medicina

Mio padre di 84 anni è stato portato in ambulanza all'Aurelia Hospital.
4 giorni in p.s., dove hanno riscontrato polmonite + grave scompenso cardiaco in paziente già con quadro cardiologico importante.
Non potevamo vederlo, ma le notizie che ci davano erano sempre puntuali e c'era anche disponibilità da parte del personale.

Poi il 14 dicembre è stato spostato in Medicina. Al 2° giorno hanno consentito l'accesso ai parenti con pazienti in gravi condizioni.
Quando venerdì finalmente ho potuto vedere mio padre, l'ho trovato in una situazione di abbandono totale, lasciato a letto con mani e piedi fissati.
Ho immediatamente avuto certezza che questi anziani vengono lasciati in balia di sè stessi, mio padre aveva la bocca secca e ho passato la sola ora che potevo stare con lui a bagnare le labbra e lui me lo richiedeva... non poteva parlare, ma capiva, mi ha riconosciuta.
Sono uscita di lì con la convinzione di portarlo via immediatamente perché era assolutamente abbandonato, se non quando c'erano le terapie o l'igiene del corpo.
Mi sono mossa per provare a spostarlo, ma ieri mattina alle 8.30 è morto, da solo e nella completa indifferenza di tutti.
Ecco, voglio dire, forse doveva andare così perché aveva uno scompenso molto grave, ma la totale mancanza di assistenza alla persona, l'aver totalmente ignorato la sua dignità di persona è qualcosa di veramente grave e difficile da rimuovere.
Un paziente anziano in delirium non si "cura" fissandolo mani e piedi al letto e ignorandolo.

Patologia trattata
Scompenso cardiaco / polmonite.

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