Dettagli Recensione
Sepsi neonatale
Mi chiamo Francesca, mio figlio è nato nel 2005 presso la clinica Santa Famiglia. Gli esami riguardanti la diagnostica prenatale li ho eseguiti presso la clinica Villa Margherita. Il ginecologo, durante i 9 mesi di gestazione non si è mai accorto che : mio figlio aveva un solo rene, con un reflusso vescico- ureterale di V grado massimo; dai primi 3 mesi di vita ad oggi si è sottoposto a 14 interventi chirurgici.
Avevamo la camera privata con la formula rooming-in e il bambino presentava difficoltà di suzione, ebbe un marcato calo ponderale inoltre ho avuto problemi di comunicazione con le puericultrici dedicate all'allattamento, alle quali cercavo di spiegare che mio figlio piangeva sempre, in modo inconsolabile, e che avevamo notato anche che i pannolini non erano molto pesanti e inoltre pieni di macchie di urina concentrata. Sono stata sempre rassicurata circa le buone condizioni di mio figlio dallo staff della Clinica e dal ginecologo. Il 2° giorno di vita mio figlio perse tantissimo peso, aveva un colorito giallo e, sempre su nostra insistenza, la notte fu posto in osservazione al nido con saturimetro. Il quarto giorno di vita, alle ore 13:26 -come da referto- in relazione a un prelievo del sangue e delle urine risultò: una sepsi generalizzata derivante da 1 milione di colonie di stafilococco aureo, 4.5 di potassio, 2.42 di creatinina, 177 di glicemia e 99 di azotemia. Lo staff della clinica continuava a rassicurarci dicendoci che si trattava di una semplice infezione delle vie urinarie. In 5° giornata alle ore 9:41 un altro prelievo del sangue evidenziò: azotemia 162, creatinina 3.23, potassio 6.9 e sodio 135 e la notte alle ore 5:00 sul diario clinico scrissero di aver raccolto 10 ml. di urine ematiche. Il bambino continuava a rimanere in osservazione al nido. Fu predisposto il trasporto del bambino con lo sten in ospedale pediatrico alle ore 13:40 su nostra pesante insistenza.
Non inserirono nessun catetere vescicale, non eseguirono nessuna ecografia renale pur avendo il bambino un'importante infezione urinaria in corso e pur avendo a disposizione i macchinari ecografici utili.
All'arrivo in Ospedale pediatrico ci venne comunicato che il bambino aveva un rene solo con un reflusso vescica- ureterale di 5° grado e una funzionalità renale gravemente compromessa; si resero indispensabili immediate trasfusioni di plasma e piastrine; la lista dei problemi era la seguente: sepsi, insufficienza renale, sospetto di meningite, sospetto di trombosi della vena renale, agenesia renale unilaterale, dilatazione delle vie urinarie, microcefalia.
Siamo stati 3 mesi in Ospedale, di cui 1 trascorso in terapia intensiva, e siamo usciti da quell’Ospedale con una ureterocutaneostomia addominale e un programma di follow up medico molto lungo e impegnativo.
Non proprio una condizione di totale benessere..
Commenti
Che tristezza ❤️️
Ti sono vicina e ti auguro di ottenere giustizia, perché ogni bambino merita una infanzia serena e tranquilla..
Marussia
sono contenta di vedere che nonostante sia trascorso un po' di tempo, ci siano ancora attenti lettori pronti a dimostrare nobili sentimenti come solidarietà e partecipazione. Purtroppo mio figlio, in relazione a quanto accaduto, ha subìto dei danni fisici ed emotivi irreversibili, del tempo prezioso è stato perso e ciò, oltre la mancata diagnosi prenatale, e' stato determinante. Quando il mio ginecologo mi consiglio' di partorire a Villa Margherita nel 2005, il web non aveva raggiunto ancora la sua massima espansione, non esistevano portali di condivisione on line e i siti venivano realizzati in una forma basic. Mi recai personalmente presso la clinica Santa Famiglia perché volevo vedere e constatare personalmente il luogo dove sarebbe nato mio figlio, parlai a lungo con l'ostetrica che mi avrebbe seguito durante il parto, parlai con il responsabile della clinica, primario della neonatologia del reparto, visitai le camere e rimasi talmente colpita positivamente al punto che a distanza di 11 anni ancora non riesco a capire come sia potuto succedere un evento così grave in una delle cliniche che sembrava all'epoca dei fatti, e credo sembri ancora oggi, una delle cliniche private più blasonate di Roma. Essere medici e' una grande responsabilità, ammiro i medici che vivono l'esperienza come una missione, quelli che sono in grado di saper usare con saggezza e moralità scienza e coscienza fedeli al giuramento fatto, fortunatamente ne ho incontrati nel mio percorso, certamente, sulla base di molteplici dati oggettivi, compresi ed emersi nel tempo, non posso dire di averli conosciuti presso la clinica Santa Famiglia. Grazie ancora per aver lasciato il tuo commento!
Francesca
situazione; dal punto di vista umano ciò ha avuto un peso enorme.
Francesca
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