Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Roma
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Riabilitazione post ictus

Mio padre di oltre 70 anni, colpito da ictus ischemico, dopo la Stroke è stato ricoverato qui a fine novembre 2015. Per la Struttura il voto è massimo. Per l’assistenza, sia medica che infermieristica, considerate quanto segue: a causa dei tagli alla Sanità, la Regione sovvenziona la riabilitazione in questa struttura per un periodo di circa 50 giorni (al massimo). Festività e domeniche incluse. La Riabilitazione si riduce di un terzo. Il problema è che i pazienti vengono dimessi troppo presto dai reparti della Stroke Unit. Dovrebbero come minimo rimanere un mese in più in Terapia intensiva negli Ospedali di provenienza, invece si trovano ricoverati qui con patologie serie, impossibilitati per il primo periodo a fare terapie riabilitative. Questo non è un Ospedale. Per le patologie come ad esempio la Cardiologia o Urologia, è competente il vicino S. Eugenio. Al Pronto Soccorso, per l’appunto, se l’evento accade il fine settimana o un prefestivo-festivo, se sei fortunato ne esci dopo 6-7 ore. A noi è capitata la Vigilia di Natale.. 12 ore lì.. Oppure, dal lunedì al venerdì, sono utilizzati gli Ambulatori sottostanti, dove anche lì occorre mettersi in fila con i pazienti esterni. Un paziente post-ictus come mio padre, afasico, quasi immobile, con il catetere da un mese e mezzo, cardiopatico e diabetico, lasciato solo legato per oltre 5 ore su una barella. Meno male c’eravamo noi familiari. Ma è stato un caso però.
Qui veniamo ad un’altra questione: il vostro famigliare va visitato UNA volta al giorno. Non potete affidarvi assolutamente agli infermieri, almeno per i primi periodi. Altrimenti farà poco progresso. Il catetere ad esempio aveva causato una infezione. Papà, non potendo esprimersi, essendo totalmente afasico, lamentava dolori fortissimi e aveva la febbre. Non faceva riabilitazione da vari giorni. L’abbiamo fatto subito notare. Risposta: ‘non lo sapevamo, abbiamo tanti pazienti..’ Ripeto, assolutamente da visitare una volta al giorno, specialmente il fine settimana, quando il personale medico è al minimo, come gli infermieri, spesso tirocinanti. Rischiate così di trovare il vostro famigliare legato sulla sedia a rotelle per tutto il giorno. O con la flebo staccata (….).
Poi il periodo: noi ci siamo trovati con tutte le festività e con poche terapie. Festività iniziate dal 19 dicembre e terminate l’11 gennaio 2016, periodo in cui mio padre ha fatto poco o nulla come riabilitazione. La logopedia è iniziata l’8 gennaio, dopo 40 giorni che stavamo lì.. Risultato: papà è uscito senza alcun progresso a livello verbale. Afasico era e afasico è rimasto. Anzi, ha acquisito delle abitudini a farfugliare difficili da sradicare. Recupero parziale della gamba destra. La mano destra invece è rimasta quasi ferma. Con una flebite per le flebo effettuate, in cura. E con flebite con infezione piede sinistro diabetico, che ha tuttora. Quindi valutate. Se uno deve stare per 24 ore in una struttura per ricevere 40 minuti la mattina e altrettanti la sera quando va bene (dipende dalle condizioni psicofisiche del paziente), esclusi i fine settimana e i festivi, da visitare tutti i giorni da parte vostra, da portare in Ospedale quando è necessario (non si prendono la responsabilità su patologie serie), con un’assistenza infermieristica a volte supponente (fanno quello che possono..), dovreste valutare se è il caso di utilizzare un’altra struttura; efficiente però.

Patologia trattata
Esiti da ictus.

Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2  
 
Per Ordine 
 
Inviato da Anna Villella
07 Gennaio, 2019
Anche mio cognato è ricoverato qui.
Nessun progresso e estremo disinteresse.
In risposta ad un earlier comment

Inviato da Federica
30 Aprile, 2019
Anch'io devo far ricoverare un familiare per riabilitazione post ictus.
Mi sa consigliare un buona struttura a Roma in alternativa al S. Lucia per favore?
Grazie..
2 risultati - visualizzati 1 - 2