Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Roma
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Eccellenza Prof. Platania e team Medicina

Ringrazio di cuore il Dott. Andrea Platania, tutto il personale medico e infermieristico e tutti gli addetti alle pulizie e pasti del primo piano per le attente cure ricevute.
Complimenti per la professionalità, la prontezza degli interventi e l'attenzione riservata al paziente.
Lo stesso dicasi anche per l'esperienza vissuta presso la fondazione Pansadoro.

Patologia trattata
Broncopolmonite bilaterale e infezione vie urinarie.

Commenti

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Inviato da Patrizia Rosicarelli
03 Mag, 2023
IO sono stata presso la clinica Pio XI per accompagnare mio marito affetto anche lui da broncopolmonite. Lo ho accompagnato con la mia macchina, appena arrivati lo hanno sottoposto ad un tampone rapido per la rilevazione del virus Covid 19. Vista la negatività del tampone, ci hanno assegnato una stanza singola, come da noi richiesto. Hanno proceduto con l’inserimento di un agocannula e quindi ad un prelievo di sangue per le dovute analisi. Un’infermiera è poi venuta per effettuare un altro tampone, a suo dire, per rilevare altri ed eventuali germi comuni presenti nel naso. Dopo un’attesa, piuttosto lunga, sono venuti a prendere mio marito per accompagnarlo alla Tac ed hanno chiesto a me di scendere per aiutarlo eventualmente a svestirsi. Mentre eravamo in attesa è arrivato un dottore, allarmantissimo, dicendo che dovevamo andare via subito perché si trattava di Covid….. avevano fatto il tampone molecolare ed era risultato positivo, anche se, con una bassissima carica virale. Da questo momento, in un attimo, ci siamo ritrovati fuori la clinica senza che nessuno si preoccupasse nemmeno di rimuovere l’agocannula….. Ammesso che queste siano le direttive umanitarie della direzione sanitaria, ammessa la pericolosità del virus (io lo ho assistito per 10 giorni rimanendo negativa), ammesso tutto, una rinomata clinica romana, una clinica che passa per una eccellenza sanitaria, una clinica che si “distingue nel panorama della sanità regionale per l’elevato grado di umanizzazione”, una clinica fondata da “una congregazione che si basava sui valori di fratellanza, solidarietà e speranza”, può “cacciare”, direi in malo modo, alle 19.30 di un giorno che precede un ponte di tre giorni, un paziente ottantacinquenne con una polmonite in atto?? Se, per il rischio dei contagi, non ricoverano malati di Covid, non avrebbero dovuto prima predisporre un ricovero in un ospedale Covid e comunque dare una qualsiasi indicazione su dove recarsi? non sapendo dove andare siamo tornati a casa affidandoci alla Divina Provvidenza, l’unica cosa possibile per i residenti laziali…. Dimenticavo di dire che all’accettazione un sergente in gonnella, però, non si è dimenticata di dirci che avremmo dovuto lasciare un assegno, che non avrebbero “bancato”, ma che doveva servire di copertura se l’assicurazione non avesse saldato il dovuto. No, non posso dire che la Mia esperienza sia stata positiva!
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