Dettagli Recensione
Katia
Voto medio
5.0
Competenza
5.0
Assistenza
5.0
Pulizia
5.0
Servizi
5.0
Ottimo ospedale, tra i migliori a Roma
Sono stata operata diverse volte al Campus e, paragonandolo agli ospedali pubblici di Roma, è un altro pianeta... Il dott. Valeri e il dott. Zullo mi hanno seguita e tutelata in tanti anni sulle migliori scelte chirurgiche per il mio caso. Devo la mia alta qualità di vita a loro. Mi sono sempre sentita accolta e coinvolta nelle scelte. Io non dò nulla per scontato, nemmeno la loro attenzione.
Il personale infermieristico è professionale e disponibile, non si lamentano, né vedo atteggiamenti di impazienza, cose che in altri ospedali romani non si vedono quasi mai...
Grazie.
Patologia trattata
- Displasia neuronale intestinale di tipo b e pseudo ostruzione intestinale cronica.
- Neoformazioni al collo dell'utero.
- Neoformazioni al collo dell'utero.
Commenti
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Per Ordine
Concordo con la signora, il Dott. Valeri, come anche nel nostro caso il Dott. Brunetti insieme con tutti i collaboratori e dottori che hanno curato mio marito, sono fantastici e molto disponibili.
Purtroppo, fatta eccezione per la pulizia che è davvero il top rispetto agli altri ospedali, tutto il resto - infermieri e soprattutto gli OSS - sono il contrario: sembra una scolaresca, hanno scambiato le corsie per i corridoi della scuola, zero attenzione per i pazienti, non ti risponde nessuno, non arriva nessuno.
Medici meravigliosi, ma i pazienti vivono tutti male.
Purtroppo, fatta eccezione per la pulizia che è davvero il top rispetto agli altri ospedali, tutto il resto - infermieri e soprattutto gli OSS - sono il contrario: sembra una scolaresca, hanno scambiato le corsie per i corridoi della scuola, zero attenzione per i pazienti, non ti risponde nessuno, non arriva nessuno.
Medici meravigliosi, ma i pazienti vivono tutti male.
Purtroppo a distanza di tempo devo correggere i miei complimenti ai dottori citati, le cui scelte affrettate per mandare via il paziente gli sono costate troppo. Credevo volessero proteggerlo, ma in realtà c'è poca umanità e comprensione della situazione di ogni paziente e la cosa triste in questo caso è l'insistenza a perseverare nello stesso errore quando ti sei accorto che non era il caso di mandare via il paziente e hai continuato a mandarlo via, ed ogni volta è dovuto tornare in ospedale. Fosse stato per me, lo avrei portato in altro presidio, ma lui non ha voluto.
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