Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Roma
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Visita ambulatoriale oculistica

Premetto: abito fuori Roma e lavoro a Roma centro.
Quando sono costretta a prendere appuntamento per visite specialistiche a Roma devo far coincidere i tempi di percorrenza per raggiungere la struttura e quelli per poi poter arrivare al lavoro in tempo utile.
Appuntamento del 15/05 ore 11:40 per visita oculistica.
Al momento della prenotazione mi viene raccomandato di arrivare mezz'ora prima per pagare il ticket. Io arrivo alle 11.03, pago e salgo al primo piano dove, all'accoglienza, mi viene chiesto se mi hanno rilasciato un numero con cui sarei stata chiamata (scoprirò dopo che nessuna delle persone in attesa per visita oculistica verrà chiamata con un numero). Prendono il mio nominativo e mi segnano come arrivata nella loro lista. Arrivano diverse persone dopo di me, mi metto pazientemente in attesa essendo in anticipo sull'orario fissato. Il dott. Grieco esce ed entra dal corridoio delle sale visita chiamando le persone "a mano", con un cenno, senza rispettare alcun orario (giammai!), nè tantomeno un ordine di arrivo. Quando sono prossima al mio orario, alle 11.30 circa, chiedo una prima volta ad una delle due infermiere presenti che tempi di attesa sono previsti e se posso scendere a prendere un caffè al bar interno al piano inferiore. Mi dice di andare tranquillamente perchè mi terrà libera la stanza (...) nel caso il dottore chiamasse. Torno dopo pochi minuti, vengono chiamate altre persone, sempre e solo dal dott. Grieco, sempre e solo "a gesti" e poi lo stesso se ne va perchè chiamato in Reparto. Una delle infermiere intanto mi dice che sono la prossima e cerca di farmi accomodare in una sala visita, ma, ahimè, il dott. Grieco ci aveva già fatto accomodare altre pazienti chiamate prima di salire. Chiedo quindi, nuovamente, quanto dovrò ancora aspettare (sono già le 12.10- 12.15 circa), l'infermiera è, comprensibilmente, senza risposta. Il dottore torna e chiama altre persone, l'infermiera gli fa notare che io sono in attesa e lui, con gesto alquanto sgarbato con la mano, muovendola come a voler scacciar via qualcosa, dice che fa "prima i controlli e poi le prime visite", e qui sorge spontanea la domanda: quale sarebbe il senso dell'orario di prenotazione visite? Quando sono praticamente ormai al limite della possibilità di attendere (sempre per questioni lavorative!) vengo miracolosamente chiamata ed introdotta dal dottore in una delle stanze visita e... lasciata lì. Dopo ulteriore attesa, alle 12.35 prendo le mie cose e faccio per andarmene. Il medico appare nel corridoio, entra nella stanza e, senza scusarsi, mi fa accomodare in poltrona. Mi guarda velocemente con un macchinario, guarda le lenti dei miei occhiali (senza misurare) mi mette le gocce di atropina e se ne va, senza alcuna spiegazione. Non lo vedrò più! Alle 13.05 esco dalla stanza e vado a chiedere ad un'impiegata allo sportello accoglienza, che aveva sostituito l'infermiera precedente, chiedendole dove fosse il medico e mi risponde che è salito nuovamente. Le dico cosa devo fare, devo andare via, è troppo tardi per me, devo raggiungere il posto di lavoro. Mi dice che può provare a sollecitarlo, ma non fa alcunché in proposito.
Torno nella stanza, prendo le mie cose e me ne vado. Sono le 13.10 circa.
Complimenti!!! 2 ore abbondanti di attesa (ripeto: sono arrivata alle 11.03), senza effettuare una visita, con gocce fastidiose che mi dilatano le pupille senza alcuna effettiva necessità vista la mancata visita.
MAI PIU'!

Patologia trattata
Secchezza oculare.

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