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Statene alla larga
Scrivo solo ora ma mi riferisco al parto avuto a gennaio. Notte fonda. Contrazioni ogni 2 minuti, mi danno codice rosso ed entro in visita. Mi attaccano monitoraggio e la prima domanda che mi fanno è stata "chi è il suo ginecologo interno di riferimento?" ed io che mi aspettavo un'altra domanda, del tipo "da quanto tempo ha queste contrazioni" oppure "di quante settimane è" ecc ecc rispondo "si chiama.. .ma non lavora presso questo ospedale". Loro 5, si guardano e mi dicono "signora non c'è posto per farla partorire, le sale parto sono tutte piene". E io con faccia attonita oltre che dolorante chiedo quindi cosa dovessi fare. Mi guardano e mi dicono che potevo scegliere se partorire totalmente sola in barella oppure se volevo avere il listino prezzi per partorire lì. Ah quindi se pago, la sala parto magicamente si libera?! Mah. Scioccata risposi che il listino poteva usarlo per altro, sono stata anche troppo gentile ma non avevo le forze per rispondere, e che non accettavo di partorire in barella. Chiesi il trasferimento, nel frattempo le acque si erano rotte e le contrazioni più ravvicinate.
Morale della storia l'ambulanza dell'ospedale ospitante fece salire anche mio marito e mi portò di corsa al santo spirito i quali carinissimi hanno fatto nascere mia figlia.
Sarebbe da denuncia ma purtroppo non ho prove per poterlo fare.
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