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La buona sanità: Villa Betania in Roma.

Ho avuto la sventura di essere stato investito, mentre ero in bici nei pressi di Santa Marinella, da una incosciente automobilista, ed ho riportato una gravissima frattura scomposta e pluri-frammentaria al collo omerale, con contestuale rottura di due tendini. Dopo due notti di ricovero presso l’Ospedale di Civitavecchia (complimenti: reparto ortopedia nuovo, pulito, gestito benissimo!) sono rientrato, per motivi logistici, a Roma ove nei giorni successivi mi sono ricoverato a Villa Betania, presidio dell’Ospedale Santo Spirito.
Sono stato sottoposto ad un intervento difficile, come rimettere insieme i cocci di un vaso caduto in terra, che ha impegnato la sala operatoria per 5 ore, 3 e mezza delle quali per il solo intervento chirurgico.
Nella disgrazia e nonostante il dolore fisico e psicologico, ho avuto modo di apprezzare nei miei nove giorni di ricovero la professionalità e la disponibilità del personale tutto, ad iniziare da Direttore e chirurgo dr. Giuliano Cerciello, dei dottori Guglielmo Conte e Dario Rossetti, dell’anestesista Barbara Culla, della caposala Roberta Ercoli, delle/degli infermieri e delle/degli ausiliari.
Si parla spesso di mala-sanità; ritengo corretto segnalare un episodio di buonissima sanità per il quale non posso che dire grazie agli operatori sanitari ed alla Direzione della Clinica Villa Betania.
Celso Valerio Caferri
celso.caferri@tin.it