Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Roma
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
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Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

ANGELI

A nome di tutta la famiglia PARANINFI vogliamo ringraziare tutto il personale sanitario del reparto cure domiciliari che si sono occupati per tanti mesi di dare dignità ad un malato terminale di cancro, Paraninfi Mario.
Ogni giorno infermieri e medici della Merry House, reparto cure palliative domiciliari, si sono adoperati per svolgere eccellentemente il proprio lavoro, con professionalità, dedizione, umanità, pazienza e grande amore.
Vogliamo ringraziare in particolare tutti gli infermieri (nessuno escluso) che qui voglio elencare:
GIANCARLO il primo ad arrivare nella nostra casa, molto paziente e socievole;
RAFFAELE pragmatico, diretto e molto pratico;
MARCO silenzioso e discreto ma in grado di supportarci con uno sguardo;
ANTONIO chiacchierone, gentilissimo, in grado di anticipare le nostre necessità e risolverle;
TANIA che ha dovuto gestire "l'ultimo periodo" il più difficile, una forza incredibile - GRANDE PERSONA....

Per i medici purtroppo non conosciamo i nomi ma tutti ugualmente ECCEZIONALI, umani e professionali.
Il più stimato rimane il loro coordinatore il dr. Tempera che è venuto di persona moltissime volte e ci ha sempre assicurato assistenza CONTINUA...
A chi ha criticato il loro operato dico che forse non si è reso conto della grande fortuna, nella tragedia di una malattia come il cancro, di aver incontrato degli angeli come loro...
Bisogna capire bene che IL CANCRO in fase terminale è una malattia mortale e che non è certo colpa loro se non hanno potuto salvare la vita al nostro caro.
Nessuno lo può fare....è questa la triste verità..
Certo è che se non ci fossero loro, questa malattia maledetta, non gli avrebbe concesso neanche un minimo di dignità, che invece loro sono stati in grado di dare...

Per questo motivo, a nome della nostra famiglia vi auguriamo tutto in bene possibile.
Non sappiamo come ringraziarvi e non lo faremo mai abbastanza...
Un grosso abbraccio..
Famiglia Paraninfi Mario

Patologia trattata
Cancro terminale.

Commenti

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Inviato da Jayanti
31 Marzo, 2014
Gentile Famiglia Paraninfi,
Grazie per questa testimonianza che porta un po' di luce e speranza nelle tenebre della cure mediche del nostro secolo e relative strutture ospedaliere.
Un particolare vorrei sapere: è stata somministrata la chemioterapia a vostro Padre?
Ve lo chiedo perché mio Padre in un primo tempo fu ricoverato alla Clinica Merry House nel novembre 2012, a seguito di un evento che aveva fatto sospettare che avesse il tumore, o i tumori. Poi, a seguito della influenza di vicini ed amici della famiglia di mio fratello a Fiumicino, lo portarono via la notte dopo in un'altra struttura ospedaliera di Roma Eur, che porta in nome di un santo.
Li una sola dose di chemioterapia ha distrutto il cuore di mio padre e quindi i suoi polmoni.. E' quindi morto soffocato, dopo avergli distrutto tutti i centri vitali, davanti a me e mia madre in una sera buia di dicembre, dove non c'era nessuno dottore del reparto di oncologia... Il cancro lo avrebbe ucciso, sì, ma avremmo avuto il tempo di accompagnarlo verso una morte a suo ritmo e forse anche di curarlo con trattamenti naturali che sto mettendo in piedi e che danno risultati.
Non riuscirò mai a perdonarmi di averlo lasciato morire così. Tutto é andato talmente velocemente, la diagnosi ed il trattamento mortale, che non avrei potuto fare niente, specialmente a distanza. Con la chemio non si scherza..
E' un messaggio che mando anche a tutte le persone che leggono, perché possano trovare la strada per curarsi in maniera più umana.
In risposta ad un earlier comment

Inviato da nadia paraninfi
15 Dicembre, 2014
Caro lettore,
le rispondo subito.
Sì, mio padre purtroppo aveva fatto la chemioterapia.
Dico purtroppo perchè anche io non sono sicura che gli abbia fatto bene.
Gli ha distrutto il fisico al punto che, in un primo momento sembrava avesse fatto ridurre il tumore, ma subito dopo ha praticamente distrutto i reni per cui perdeva il potassio e questo gli ha procurato quasi un arresto cardiaco.
Salvato per un pelo, però poi ha dovuto interrompere la chemio.
L'ospedale era il Campus Biomedico, ottimo ospedale ma il problema non sono gli ospedali bensì la cura, che distrugge invece che curare...
Così è entrato ad agosto camminando, e a novembre ne è uscito che non camminava per quanto era debole a causa della chemio.
Quindi siamo stati accolti a gennaio alla Merry House, ma abbiamo comunque tentato la via della cura Di Bella.
Ti devo dire che grazie a quella è andata per circa 4 mesi molto bene.
Papà aveva ripreso le forze e si stava riprendendo, fino a che però, a luglio e agosto, ha avuto il tracollo e si è spento poi a metà settembre.
Non ha avuto bisogno di farmaci per il dolore fino all'ultimo mese.
Ti posso dire però che la morte che mi hai descritto non è dovuta alla chemio, ma purtroppo è il tumore al polmone che la provoca.
Il tumore al polmone, forse aggredito dalla chemio, diventa purtroppo più cattivo e aggressivo.
Non ce'è scampo per il tumore al polmone.
Probabilmente la morte per soffocamento lo ha dato il versamento pleurico (liquido nei polmoni provocati da infezione dovuta al tumore).
Non ti dare pena per i mesi persi.
Io ogni giorno penso che avrei preferito che fosse morto prima, piuttosto che averlo visto fare tante sedute di chemio, e poi tanti mesi dopo la cura Di Bella con la consapevolezza che stava morendo e che non sarebbe servita.
Una consapevolezza che anche lui aveva.
Incrociare il suo sguardo senza potergli dire che potevamo fare qualcosa è stato atroce.
Il suo corpo si è piano piano deteriorato e non è stato affatto una cosa piacevole.
Avrei preferito ricordarlo con il suo aspetto, forte e possente come era, piuttosto che vederlo asciugato fino all'osso...
Sono vicina al vostro dolore perchè so cosa significhi.
Se il paradiso esiste, spero che ora tutti i morti per cancro stiano insieme felici e ci guardino dall'alto...
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