Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Roma
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Protesi ginocchio: intervento e riabilitazione

Una prima impressione, buona o cattiva, non sempre è veritiera. Ma quando le vicende della vita ti portano a ripetere la stessa esperienza, allora alla sensazione o all’emozione subentra le riflessione, che aiuta a comprendere e a verificare.
La vita, a distanza di 6 mesi e per ben due volte, per protesi al primo e poi al secondo ginocchio, mi ha portata all’Aurelia Hospital di Roma, Divisione Ortopedia e Divisione di Medicina Fisica e Riabilitazione.
Nel tempo trascorso in entrambi i reparti, al di là della indiscutibile professionalità, ho metabolizzato i momenti, le cure, le accortezze, che non sempre sono spontanee nella sanità nella sua interezza.
Ringrazio di cuore il dott. Massimiliano Nannerini, chirurgo ortopedico, per la disponibilità, la grande professionalità non disgiunta dalla passione e dal cuore con cui espletata, per il suo ruolo di docente scrupoloso e non geloso della sua arte, per la didattica accurata , mirata alla formazione di giovani medici specializzandi, espletato in campo durante l’intervento e ascoltato da me operanda vigile. Lo ringrazio per lo stile gentile, mite, dall’atteggiamento bonario e pronto all’ascolto, per la “cura della persona” oltre che del paziente, virtù per la quale, prima che il malato, si cura e si rasserena l’”umanità”.
Ringrazio il dott. Vincenzo Gerace e il dott. Stefano Neri e tutto lo staff medico (non conosco il nome dei singoli) del reparto di medicina fisica e riabilitazione per la cura quotidiana scrupolosa, attenta in tutti i momenti e per ciascun paziente, onde prendere atto e registrare ogni singolo passo, ogni progresso, anche piccolo, fino al raggiungimento della completa autonomia.
Ringrazio lo staff dei fisioterapisti; mi permetto di ricordare in particolare Emiliano Bianchi e Annalisa Rotunno che mi hanno curata con grande professionalità, accompagnata e sostenuta in entrambi i ricoveri. Di fronte ai tanti degenti, tra i quali casi di cui è spontaneo chiedersi se avrebbero mai recuperato autonomia e poi si sono visti spediti ciascuno in rapporto alle condizioni di partenza, come non ricordare l’intero staff dei fisioterapisti che si avvicenda con professionalità di tutti e di ciascuno, nell’impegno di raggiungere l’obiettivo di loro competenza, unico per tutti, pur nella singola diversità delle tecniche?
Non di meno ringrazio l’intero personale, ciascun gruppo secondo il proprio ruolo e competenze sotto la direzione del proprio caposala; cito in particolare la dott.ssa Maria Cataldi del reparto di medicina fisica e riabilitazione. Alcuni nomi ho memorizzato ma non li cito per rispetto e dovuto riguardo nei confronti di tutti gli altri, perché tutti, in unica squadra, meritano il plauso e il riconoscimento di quanto operano. E’ emersa competenza, professionalità, accortezza gentilezza, pazienza anche nei momenti e con degenti difficili sotto il profilo caratteriale, disponibilità di fronte a qualunque richiesta anche oltre i singoli compiti, giovialità che allevia dolori e crucci che rendono pesanti i tanti giorni di degenza.
Ricordo anche la visita di psicologhe intesa a comprendere, attraverso domande di rito, vita, abitudini, status, onde coniugare la malattia con la persona e magari suggerire, lì ove fosse opportuno, possibili prospettive per un miglioramento delle condizioni di vita.
In ultimo e non da ultimo, un pensiero va al cappellano, il caro don Franco, che con l’Eucarestia e la sua benedizione quotidiana, ha curato l’anima di chi ha chiesto la sua presenza nel ringraziamento per i doni del Signore.
Di fronte a tanta professionalità congiunta ad umanità, si può non ringraziare? Da credente e cattolica, accanto a un abbraccio virtuale, dico a tutti “Dio vi benedica”
Concetta Tota da Bitonto (BA).

Patologia trattata
Protesi bilaterale ginocchio.

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