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Ottimo lo staff che si è preso cura di mia madre, nonostante qualcuna alla mia richiesta di informazioni al telefono sul suo stato di salute (perché mia madre aveva la febbre) mi ha riposto che per privacy non mi potevano dire nulla (sotto Covid noi non potevamo vederla).
Fisioterapisti ed infermieri scrupolosi ed umani.
L'intoppo è sorto nel momento in cui, in lista per essere ricontattati dalla struttura per la riabilitazione motoria da fare in day hospital, abbiamo richiamato per sapere notizie sul perché, trascorsi 10 giorni, non ci avessero più contattati; ci hanno risposto che avevamo fatto "12.000" telefonate e nè mia madre nè mio padre avevano risposto. Mia madre non ha mai ricevuto alcuna telefonata, e prove che loro lo abbiano fatto con noi non ne abbiamo. L'altro numero di telefono che avevano era di mio padre, che stava combattendo con una forma grave di Covid e non poteva rispondere al telefono. Abbiamo subìto un trattamento di profonda maleducazione con toni accesi da parte non solo di chi ha risposto al telefono, ma anche di chi era presente in sala (operatori vari) che urlava di avere telefonato e che noi non avevamo risposto. Perché non avremmo dovuto rispondere? Era tutto in nostro interesse. Attendevamo con ansia questa telefonata. Naturalmente la nostra parola non conta, conta la vostra e noi ci ritroviamo a dover non solo essere trattati in modo irrispettoso, ma ci siamo visti negare il diritto di accedere ad una prestazione di cui ne avevamo diritto.
Quando si lavora in una struttura con malati e persone che hanno bisogno di cure, è inaccettabile rivolgersi nel modo in cui avete fatto voi e comunque senza un contraddittorio, perché voi avete ragione e noi no!
Peccato! Ma qualcuno deve venire a conoscenza del modo in cui vi occupate di gestire le liste di attesa e del modo di relazionarvi con il prossimo.
Una figlia.