Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Roma
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Post acuzie vergognoso

Mio padre Ivo è stato dirottato qui dopo 20 gg. di degenza al San Camillo in quanto, essendo affetto da demenza senile (atrofia cerebrale per l'esattezza ), al San Camillo non c'era un reparto adeguato.

La degenza di mio padre in questa struttura doveva essere di 60 gg., in attesa di RSA; tutto ciò non per scelta della famiglia, ma per insistenza del personale medico del San Camillo, che diceva che mio padre a casa non era più gestibile... Mio padre, a parte qualche momento di mancata lucidità, è ancora completamente autonomo.

Beh, dopo solo 48 ore l'ho riportato a casa.... sono andata l'indomani del trasferimento per effettuare l'accettazione e mi sono resa conto della gravità della situazione: appena salita al reparto per andare a trovare mio padre, senza neanche un buongiorno un medico si è rivolto con testuali parole: suo padre non mangia, è aggressivo e non si lascia avvicinare; se così "LO LEGHIAMO e lo NUTRIAMO con il SONDINO...". A quel punto ho chiesto di poter vedere mio padre, che ho trovato iper sedato ed ho impiegato diversi minuti toccandolo continuamente per svegliarlo e fargli aprire gli occhi; era affamato al punto che ha mangiato un pacco intero di biscotti. Le condizioni mi sono parse assurde, mio padre al San Camillo mangiava da solo senza l'aiuto di nessuno e, anche se avesse rifiutato il cibo, nessuno si è prodigato per farlo mangiare. Credo sia anche compito del personale aiutare i pazienti e non lasciarli a sè stessi, o sedandoli ed infischiandosene delle loro condizioni fisiche e psicologiche. Credo che chiunque sia cosciente e autonomo non ami stare in una casa di cura, soprattutto come quella, piena di anziani lasciati a sè stessi, un odore nauseabondo di urina dappertutto e il personale medico (sempre che lo sia vista la poca pietà e pazienza nei confronti dei malati), che è lì solo per salvare le apparenze.

Informatevi bene sui diritti del malato (esiste la carta dei diritti del malato), e non cedete davanti ad abusi inutili (può diventare reato nei confronti del personale), medici ed infermieri hanno il dovere di assistere il malato in qualsiasi condizione e non trattarlo in modi del genere solo perché non ci sta più tanto con la testa, o fisicamente, suo malgrado.

Purtroppo non ricordo il nome del medico, in quanto non si è neanche presentato a differenza mia, ma gestiva il secondo piano della palazzina A la mattina del 24/01/2014 e vorrei tanto dirgli, vista la sua età, di finire un giorno nelle stesse condizioni.

Patologia trattata
Demenza senile.
Patologia trattata
Demenza senile.
Punti deboli
Personale medico; struttura e attrezzature fatiscenti.

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